| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 10:52
“ Mi permetto di dire la mia: ovunque si vada in questo disastrato paese si può facilmente notare come non esista cultura del territorio e rispetto per tutti gli esseri viventi che popolano il mondo.
il fatto che nel bosco si trovino bande di casinisti senza rispetto non mi stupisce affatto.
ritengo sia in via di estinzione l'abitudine di godere del silenzio e dello spettacolo che la natura ci offre. „
Parole sante! Peccato solo che anche siti come questo promuovano simili atteggiamenti anziché combatterli; vedi qui:
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1035453&l=it |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 11:06
Ho letto con interesse tutto il post... E prima di essere citato in un futuro post come disturbatore chiedo a voi che sicuramente ne sapete più di me... :-)
Naturalmente non mi metterò il pile bianco ma il mio solito abbigliamento tecnico da montagna grigio mimetico... Non sono un novellino della montagna e degli animali ma non ho mai fotografato cervi in bramito quindi chiedo a voi se vi sono degli accorgimenti particolarida considerare...
Generalmente nelle mie zone le valli sono molto strette e per i pochi camosci che faccio 200mm mi bastano... Domani oltre al 200mm potrò farmi prestare un sigma 150-500... Se avete qualche buon consiglio e sempre ben accetto |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 11:19
@Barabicu: Il link fa riferimento ad una foto realizzata in centro di recupero per animali feriti...ed è stato dichiarato dall'autore e rispettando il regolamento del forum. Non ci trovo nulla di male in questo scatto (anche se non mi piacciono gli animali dietro le sbarre...) |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 11:25
“ @Barabicu: Il link fa riferimento ad una foto realizzata in centro di recupero per animali feriti...ed è stato dichiarato dall'autore e rispettando il regolamento del forum. Non ci trovo nulla di male in questo scatto (anche se non mi piacciono gli animali dietro le sbarre...) „
La dichiarazione da parte dell'autrice è stata fatta SOLO DOPO il mio intervento!!!!!!!!!!!!!!! Nessuno dei vari commentatori se ne sarebbe accorto/preoccupato, e questo è il punto. E per favore che nessuno dica che in quel caso si commenta la foto e non le condizioni in cui è stata fatta: se così fosse dovrebbero solo esserci commenti negativi, infatti tutto è sbagliato, dalla composizione alla messa a fuoco, dall'eccesso di maschera di contrasto alla ridotta profondità di campo, per non parlare poi dello sfuocato ...  |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 11:28
Io sono stato pesantemente insultato (con tanto di foto su FB) e addirittura minacciato di prenderle da "PRO" anche presenti in questo forum (salvo poi spacciarsi per qualcun altro quando ci si trova a tu per tu). Può succedere di trovarsi in situazioni del genere anche facendo tutto il possibile per evitarlo. Ti racconto la vicenda così da farti capire che non sempre ci si può arrogare il diritto di giudicare. Mesi prima mi viene segnalata una posizione approssimativa per riprendere i famosi cervi al bramito, non amando aree battute di altri lascio perdere per molto tempo poi decido di farci una capata esplorativa. Il lunedi mi presento sul posto senza sapere da dove accedere all'area e mi inerpico per un sentiero ripido che mi porta via circa 30 minuti. Entro nel campo e strisciando sull'erba faccio le foto che vedi nella mia galleria, distanza dal soggetto circa 7 metri al minimo. Bello mi dico, ci tornerò! Prima di andarmene trovo un punto favorevole a poca distanza in un boschetto ben riparato (non sapevo lo frequentassero 100 fotografi). Il giorno dopo arrivo sul posto, (premetto che l'abitudine di recarsi ore prima dell'alba sul posto per impadronirsi dell'area è per me errata serve solo a spargere il proprio odore ovunque, non puoi piazzarti al centro di un campo in conca e pensare di essere supermimetico da qualche parte a seconda del vento hai fatto danno) comunque, arrivo sul posto e ci trovo uno...caxxo, penso ora come faccio!. Mi guardo attorno e decido che, non conoscendo l'area è l'ora di levarsi di torno per non disturbare nessuno. Mi avvio alla macchina per l'unica via che conosco e mentre attraverso il campo in salita di passo svelto un gruppo di cerve mi viene incontro...Sono allo scoperto e l'unica cosa da fare sensata è buttarsi a terra immobile. Di fatto le cerve mi guardano ma non scappano, in un avvicendarsi di anda rivieni di esemplari, è normale che gli ungulati allertati dalla vista cercheranno di fiutarti ma se il vento è dalla tua al massimo ti fisseranno per un pò ed essendo totalmente coperto di realtree e coprendo il viso con la fotocamera speravo di non allarmarle ulteriormente. Dall'oculare vedo che le cerve fiutano alle spalle segno che stanno fuggendo da qualcuno. Passano i minuti e il branco pascola, compreso momenti di sfida tra due maschi segno che per loro sono poco più che un mucchietto verde irrilevante. Sono dovuto rimanere li, non potevo alzarmi. Dopo circa 30 minuti tutti gli esemplari prendono il largo tranquillamente (era anche tardi) e dalla macchia escono altri fotografi a cui il vento aveva fatto un brutto scherzo. Mi avvicino a loro per le presentazioni e farmi dare qualche informazione sull'area onde evitare nuovamente i momenti spiacevoli appena vissuti. In tutto questo sono stato fotografato, deriso e offeso dal professionista nel boschetto che frustrato dagli scarsi risultati incolpava noi (si tutti) per avergli fatto scappare i cervi, In realtà noi le foto le abbiamo fatte e di cervi in fuga non ne abbiamo visti. Semplicemente dalla sua postazione non poteva vedere niente per via della conformazione del terreno. Il giorno dopo idem, lui o loro sempre nella loro bella conca non vedono che 6 persone percorrono il sentiero del CAI sul crinale, il campo è VUOTO ed io non amo perdere tempo e me ne vado, ancora una volta colpevole di essermi mosso...Appreso dell'incazzatura nei nostri confronti aspetto l'uscita dei fotografi dal boschetto, fotografando dall'alto uno di questi brillanti esperti che attraversa il campo mettendo in fuga un intero branco di cervi! Dico che sono persone CAPACI, i loro scatti denotano competenza e capacità, anche mimetiche ma bisogna stare attenti anche con chi ci si relaziona. Essere smentiti con dati non soggettivi ma oggettivi (carte dei venti del giorno, materile fotografico etc) è un secondo :)! Da li in poi ho trovato la strada e capito gli orari e i modi di operare e resomi conto che tale posto è praticamente uno ZOO ho smesso di andarci per i miei scopi, preferisco fare ZERO scatti ma sudarmi la giornata in altri posti. C'è da capire che non basta svegliarsi presto la mattina per andare a prendersi il posto migliore purtroppo per fare un buon lavoro bisogna necessariamente essere soli altrimenti c'è poco di cui essere fieri, io ho bisogno di spostarmi in base al vento, alla luce ed al comportamento dei soggetti non riesco a star dietro anche ai fotografi nascosti nella macchia, è un mio limite. Scusate la lungaggine, ma ho anche tagliato corto!  |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 12:06
La convivenza civile è difficoltosa in tutti i campi. |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 12:52
ecco perchè amo andare in posti che voi umani non potete nemmeno immaginare...perchè mi ripugna l'atteggiamento di molti che fanno foto solo per il fatto dell'"io ce l'ho più lungo", perchè odio chi pensa di essere solo nel bosco e urla e strepita e perchè odio farmi rovinare le giornate. Oasi, riserve ecc le lascio a chi non ha abbastanza stress durante la settimana e deve accumularne altro...poi dai...dico...cioè...perchè andare a fare foto in posti dove si sa che c'è la ressa? dico....uscite, esplorate...la soddisfazione è molta di più.
“ La convivenza civile è difficoltosa in tutti i campi. „ amen |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 13:01
@papy49 penso tu abbia sintetizzato tutto con una frase.
Non è questione di regolamenti, accordi, educazione (certo serve anche questa). Basterebbe cercare di capire gli altri e dove possibile aiutarli a muoversi. Senza attaccare, che è del tutto deleterio. Il problema è sempre lo stesso, soprattutto a queste latitudini. L'appropriasi di intere aree, addirittura degli animali "MIO MIO MIO" prevaricando anche il diritto di libertà degli altri e non ammettendo errore ma poi diciamoci la verità spesso per molti la sola esistenza degli altri è insopportabile. |
user2112 | inviato il 03 Ottobre 2014 ore 13:01
“ ecco perchè amo andare in posti che voi umani non potete nemmeno immaginare...perchè mi ripugna l'atteggiamento di molti che fanno foto solo per il fatto dell'"io ce l'ho più lungo", perchè odio chi pensa di essere solo nel bosco e urla e strepita e perchè odio farmi rovinare le giornate. Oasi, riserve ecc le lascio a chi non ha abbastanza stress durante la settimana e deve accumularne altro...poi dai...dico...cioè...perchè andare a fare foto in posti dove si sa che c'è la ressa? dico....uscite, esplorate...la soddisfazione è molta di più. „
Sagge parole che condivido al 100 %  |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 13:07
Bravo Matteo, condivido il tuo pensiero...meglio muoversi da soli. Sto imparando ad apprezzare anche la fase di ricerca e avvistamento; mi piace fermarmi ed accucciarmi sotto un albero per ascoltare in silenzio i rumori che mi circondano.
Circa 3 settimane fa, ho vissuto un'esperienza unica e insolita...mi sono vestito con ghillie e passamontagna mimetico e mi sono immerso in uno stagno. Ho lasciato affiorare testa e spalle e mi sono aggrappato ad un tronco caduto e a filo d'acqua. Sono rimasto immobile per 3 ore, osservando la vita frenetica delle varie specie che abitano il bosco, incuranti della mia presenza. Penso che ripeterò ancora l'esperimento...ogni tanto, cambiare il punto di osservazione può essere utile; ovviamente, è indispensabile che non ci siano altre persone nei dintorni
|
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 16:52
Grazie 1000 elleemme |
user27894 | inviato il 03 Ottobre 2014 ore 17:54
Forse x tirare le somme di questa discussione,basterebbe dire che oltre a non disturbare la fauna,dobbiamo stare più attenti a non disturbare gli altri fotografi incazzati : )
A parte gli scherzi credo che sia emerso che effettivamente le zone in cui si possono ammirare gli animali e fotografarli ,sono ormai veramente super affollate,e quindi forse diventa anche normale ogni tanto pestarsi i piedi....
Volterei sicuramente la rabbia verso quei fotografi che come detto sopra non si fanno scrupoli a legare per la zampa un criceto pur di fotografare un rapace...ecco forse li si può davvero parlare di etica. |
| inviato il 03 Ottobre 2014 ore 20:34
Discussione molto interessante, insieme a quella su come approcciarsi ai cervi, ne farò tesoro sabato
Una curiosità, come funzionano i richiami elettronici? Li ho sentiti nominare diverse volte e sono curioso
Il criceto legato oltre che poco etico è patetico |
| inviato il 04 Ottobre 2014 ore 7:35
Ogni volta che si entra in argomento richiami, i forum si svuotano
Non c'è una regolamentazione specifica in materia di fotografia naturalistica.
Ho cercato anche sui siti di Birdwatching ma anche li non è molto chiaro, anzi. Molti li bandiscono salvo, poi, adottare pratiche tipo il Pishing (emettere dei suoni ad alta voce, con lo scopo di far involare gli uccelli), a mio avviso ancora più dannosi dei richiami.
Ci sono varie "scuole di pensiero": chi dice che non sono etici, chi dice che sono vietati, chi afferma che non lo sono, ecc.
Per me, molti ne fanno uso, ma non lo dicono per paura di esporsi.
Il vero problema è che molti li utilizzano male, lasciandoli accesi per lunghi periodi e ottenendo l'effetto contrario, cioè, quello di spaventare e allontanare gli animali.
Io ne faccio un uso limitato nel periodo autunnale; li trovo utili per richiamare i passeriformi (cinciallegra/cincia bigia) e "guidarli" verso una nuova mangiatoia che ho appena preparato. Una volta arrivati, non è più necessario l'utilizzo del richiamo. In genere, bastano realmente pochi secondi per attirare la loro attenzione E' molto più importante tenere alimentate le mangiatoie e, soprattutto, mettere varie tipologie di alimenti, in modo da attirare varie specie.
Per gli altri animali (mammiferi, rapaci, ecc) non ci penso nemmeno, è come se indicassimo loro la nostra posizione! Assolutamente da evitare!
Comunque, entriamo in un campo "tabù"  e ci sono diverse discussioni al riguardo, qui su Juza.
Per quanto riguarda le esche vive, (criceti, pulcini) è un fatto inaccettabile che non condivido.
Ma è un altro argomento "difficile" da trattare: sono sicuro che in molti criticherebbero l'utilizzo di un criceto vivo impiegato come esca per un rapace...ma tutti tollerano i pesciolini vivi, utilizzati per richiamare il martin pescatore (imho). |
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