| inviato il 19 Settembre 2014 ore 21:25
Circa 6 mesi fa mi capitò di introdurre alla fotografia due miei amici; dopo aver spiegato come scattare in manuale e come sfruttare anche le altre funzioni mi trovai contro un problema che mi fu impossibile sistemare, o per meglio dire a cui non seppi dare una spiegazione. Dopo avergli fatto fare qualche foto (come giusto che fosse) ho detto: "ottimo, abbiamo un pc portatile con LR, CR e PS!, potrò insegnarti quante più cose in modo esaustivo ma sintetico." Andai sul sicuro, gli feci pescare la foto desiderata e avendo fatto fare gli scatti in raw si trovarono giustamente obbligati all'elaborazione del file grezzo, superfluo dire che da qui tutto è degenerato... Come prima cosa, quando spiego come sviluppare un raw faccio in modo che il risultato sia ottimale secondo le esigenze, in modo che poi, con photoshop si possa fare la miglior lavorazione (senza eccedere o strafare), mi sono reso conto col tempo che esagerare significa buttare la foto e se qualcosa non si sa fare è meglio andare per piccoli gradi finché non si apprende come si deve la tecnica. Tornando alla questione principale gli dissi (al mio amico): "dunque, vedendo il tuo file cosa secondo te non va?" dopo un pò di esitazione si mette a osservare lo schermo e mi fa: "effettivamente è un pò bianca." a questo punto gli ho detto che aveva azzeccato il primo problema (sovraesposizione eccessiva), ma non unico difetto; elencai per questioni di franchezza le seguenti cose: foto storta da raddrizzare, dominante verde, cielo quasi completamente bruciato, mancanza di contrasto, rumore nelle ombre nette, elementi di disturbo vari, nessun punto di riferimento o interesse, foto piatta. Conclusa questa mia lettura rapida e sommaria mi viene fatto osservare dal mio amico che lui tutto questo non lo aveva minimamente notato. Ora io dico: è mai possibile che il problema per coloro che hanno difficoltà con lo sviluppo o la post produzione, stà proprio nel fatto che chi fotografa non sa da dove iniziare perché non riesce a fare un attenta lettura della scena? Ciò che si consiglia solitamente è di avere già in mente il risultato finale che si vuole ottenere, ok può essere un buon imput, ma se la persona non è capace a fare questa lettura e quindi su cosa operare nel raw, non ha nemmeno modo di ottenere i risultati desiderati. Non sarebbe quindi un buon consiglio iniziare chi è interessato allo sviluppo fotografico, leggere e comprendere la scena al meglio? |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 7:00
Perdonami Bubu, ma il tuo ragionamento è solo "sulla carta"... Come puoi pretendere che una persona che non ha mai scattato con la reflex ...o poco più o poco meno....possa arrivare alle conclusioni a cui arrivi te che scatti da....da quanti anni ? ....fossero anche solo un paio capisci che c'è un abisso in termini di esperienza, cultura, prove, confronti, discussioni etc etc etc Dico questo non per polemica sul tuo post ma per quella che io ritengo "onestà" intellettuale |
user20032 | inviato il 20 Settembre 2014 ore 9:00
In effetti nessuno nasce "imparato". Ogni cosa ha il tempo necessario per l'apprendimento, poi c'è chi ci arriva subito (magari perché gli viene naturale) ed invece c'è chi ha bisogno di più tempo per capire le dinamiche della Fotograia e quindi della famosa "lettura della scena". |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 9:12
Concordo con Marco... Io ad esempio (premettendo che ho fatto tutto da autodidatta), nonostante mi avessero consigliato fin da subito di utilizzare questo formato, ho iniziato a comprendere ed utilizzare il raw dopo circa due anni di fotografia |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 9:22
Un conto è avere in mente il risultato che si vuole raggiungere, un altro è saper padroneggiare o leggere la scena. Solo con l'esperienza si raggiungono dei buoni risultati. Io prima di piazzarli di fronte al pc li manderei in giro a fare foto su foto e a prendere confidenza con il proprio strumento e quando non scattano gli farei osservare centinaia e centinaia di fotografie al fine di migliorare la composizione e scoprire il proprio genere fotografico; leggere e apprendere è un altra cosa mooooolto importante!! Quando avranno una tecnica sufficiente se ne sentiranno il bisogno, allora gli insegnerai gli strumenti per il fotoritocco; del resto, devono imparare a scattare fotografie con la macchina non con il computer, giusto? ;) ciao BABU |
user50345 | inviato il 20 Settembre 2014 ore 9:44
Cri1700 ha detto delle cose giustissime. Addirittura un metodo che si usava con le analogiche non avendo gli exif era quella di notarsi i settaggi della foto scattata sulla carta in questo modo scrivere non solo ti aiutava poi a leggere la foto ma a memorizzarne gli errori |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 9:53
He he he ... quando hai anni di esperienza nel fare qualcosa di difficile (fotografia o altro), non puoi pensare di insegnarlo ad un neofita in una sola lezione, con anche tutti i corollari (fotoritocco, nel tuo caso). Sta al "docente" valutare quali siano gli insegnamenti principali da impartire, ed iniziare con quelli, senza sovraccaricare di nozioni tutte in una volta. E' lì che si vede il bravo insegnante ... (non è una critica, è una considerazione). Ho incontrato gli stessi problemi quando ho iniziato a far scattare la morosa, ed ho dovuto semplificare le "lezioni", e spesso lasciarla andare allo sbaraglio, sbagliare a nastro, e poi spiegarle gli errori quando vedeva gli scatti. |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 10:31
Aspettate però, è vero che un neofita non può fare una lettura accurata e certosina di un file, ma da qualche parte uno dovrà pur imparare? un inizio è appunto capire se la foto è dritta o storta, se la foto è troppo luminosa o troppo buia, se la foto guardandola con calma sembra troppo gialla o troppo verde o troppo viola. Non credo siano cose che solo un occhio preparato e ben attento possano notare, mica il neofita è uno scemo eh Dico solo che vedo persone che se capiscono va bene, se non capiscono a momenti manco ci provano e gli risulta troppo complesso. Io non fotografo da tantissimo, ma sono cose che ho capito in meno di una settimana (sarà che da bambino vedevo mio padre con i primi photoshop che girava su windows 2000), ma comunque quando un novellino parla di lavorazione raw sembra che parli di chissà quale stregoneria complessa, ma io non ci vedo nulla di più che concentrazione nell'osservare, e lì non è questione di esperienza è questione di buona volontà Un raw è una foto che ha bisogno di essere "sistemata" dove manca qualcosa la aggiungi, dove ce n'è troppa la sottrai. Marco hai perfettamente ragione, il mio parere "sulla carta" è influenzato dal mio intendere le cose, sarà così ma penso che tutti quelli che un minimo ci sanno fare comprendono che non è altro che occhio *BABU* non bubu |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 10:40
Postilla* sono gli amici che mi hanno chiesto esplicitamente: "mi insegni a lavorare i raw?", se mi chiedi una cosa simile non posso insegnarti come zappare la terra   io ho fatto aprire lightroom, ho fatto la lettura del file, abbiamo incontrato questo "ostacolo" e per cercare di sistemare ho provato a fargli capire come ogni funzione sulla barra strumenti di lightroom\camera raw, avrebbe potuto aiutarlo a sistemare una determinata parte dello scatto, ovvio che non mi sono messo a spiegargli i filtri graduati e i range selettivi, gli ho spiegato solo: contrasto, esposizione, alte luci, basse luci, neri, bianchi e ombre.... Era meglio se non lo facevo, quando scendo a tecnicismi metto in crisi chi mi segue, sono più bravo a insegnare esponendole e facendole ripetere |
user32134 | inviato il 20 Settembre 2014 ore 10:44
“ Un raw è una foto „ Il raw non è una foto.... E' un insieme di dati che permettono al programma che decodifica queste informazioni (raw converter o similari), di "costruire" l'immagine.... |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 10:53
Per la mia acerba esperienza fotografica posso dire che ho incontrato degli ostacoli simili agli inizi, per il semplice motivo che Photoshop giá lo conoscevo, idem per Gimp. Camera raw e lightroom non li avevo mai visti ma, complici gli studi informatici, li ho imparati in fretta. Questo mi ha portato ad avere tanti potenti strumenti per farci..nulla! Senza l'occhio fotografico non te ne fai nulla degli strumenti di postproduzione. E' come imparare a dosare tempere, acquerelli, a caricare il pennello e imparare a stenderlo sulla tela. E poi? Non diventi Rembrandt col pennello in mano. Postilla: un ragazzino di 13 anni mi ha chiesto se gli insegno a usare la macchina fotografica (non a fotografare). Considerando l'era tecnologica in cui e' nato penso che due lezioni da mezz'ora bastino. Se mi avesse chiesto di insegnarli a fare belle foto gli avrei detto "stai chiedendo alla persona sbagliata." |
| inviato il 20 Settembre 2014 ore 10:58
 Franziskus, vero ma comunque è una "foto" o per meglio dire, un negativo digitale, solo scritto in un formato non leggibile se non tramite appositi software. @Mac89 infatti i software di sviluppo e fotoritocco se non si ha la materia prima su cui lavorare sono completamente inutili, io a usare la macchina l'avevo già fatto a questi amici, perlomeno a capire le funzioni e sapere quando e come usare determinate combinazioni, a fotografare ci hanno pensato loro, purtroppo la parte dello sviluppo non è andata a buon fine... |
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