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avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2012 ore 14:53

Scusate l'intromissione un pelo OT ma una cosa non l'ho capita. Questi minilab all'atto pratico come stampano? Nel senso, rispetto a un buon processo di stampa inkjet di tipo domestico (come quello che faccio abitualmente io), sono su un livello paragonabile? E fino a quali formati possono stampare? presumo sia più conveniente che stampare da soli a casa.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2012 ore 17:44

Sub,i minilab si usano in laboratori fotografici,difficilmente uno lo tiene in casa per stamparci le foto.
I vantaggi maggiori rispetto all'ink-jet sono i costi per copia molto inferiori e la durata nel tempo,sulla qualità dei colori invece,forse la ink-jet riesce meglio di tutte le tecnologie a trasferire i pixel che si vedono a monitor sulla carta fotografica.
Sui formati invece,dipende dal modello della macchina,il mio stampa fino al 20x30,con carta in rotolo da 15,2x186 riesco a stampare più di 500 foto in 1 ora,impensabile per una ink-jet.Con la stessa tecnologia della mia si stampa fino al 30x45,oltre ci vogliono le stampanti laser ma sempre con procedimento chimico,prendono lo spazio di un appartamento medio-piccolo.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2012 ore 17:49

Grazie Planar. no, tranquillo, non pensavo di mettermi in casa un mini lab. Il mio dubbio, per me che stampo tutto da solo a casa è se, in talune circostanze, non mi convenga rivolgermi a un mini lab invece di fare tutto io. Quando ad esempio devo fare parecchie copie di foto di piccolo formato (mi capita quando fotografo ai vari eventi scolastici o di danza di mia figlia, in cui gli altri genitori, che oramai sanno che io sono "quello che fa le foto", mi chiedono di avere una o più copie), con la mia inkjet perdo un sacco di tempo e sicuramente spendo di più di quanto mi costerebbe un lab esterno. Ho sempre diffidato di quelle macchine, perché, probabilmente sbagliando, pensavo che un processo che segue una propria profilatura a me ignota, non potesse dare risultati di qualità. Dovrò fare qualche prova nella mia zona.
Grazie mille per le info!

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2012 ore 18:15

Dovrò fare qualche prova nella mia zona.Grazie mille per le info!

Esatto,questa è la procedura migliore,per i prezzi...affidandoti ad un laboratorio spendi meno e non sfasci la stampante domestica che non è adatta per grandi tirature.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2012 ore 21:27

Allora,veniamo alla prova preannunciata.
Stamane ho fatto 2 scatti simili e in AdobeRGB e sRGB,in raw+jpg.Quindi li ho convertiti in Tiff con DPP e ogni file l'ho rinominato aggiungendo al numero di file il profilo colore per essere sicuro di non confondermi,dopodichè li ho inviati in stampa.
Di ogni scatto ho stampato il jpg,e i due tiff AdobeRGB e sRGB.
Devo dire che il file AdobeRGB era poco più saturo nei colori e con maggiori sfumature,ma i colori erano comunque perfetti,anche il sRGB anche se colori leggermente più tenui era comunque giusto nei colori ma con meno sfumature.
L'esame è stato visivo,ho fatto degli scatti paesaggistici,con particolari in primo piano sia in ombra che colpiti dal sole e all'orizzonte c'erano delle nuvole non molto evidenti e con poca foschia,quindi credo adatte a valutare la cosa.
Nel jpg sopratutto queste nuvole c'erano ma non evidenti come negli altri due tipi di file,nel sRGB si notavano meglio ma le sfumature tra le parti più scure e quelle più chiare erano più contrastate,in pratica il migliore era proprio l'Adobe.
Quindi,a parte il fatto che pensavo che la mia 'super macchina iper-intelligente' convertisse in sRGB,invece legge l'ICC contenuto nei metadati e si adatta di conseguenza,dando comunque dei file discreti nella cromaticità a prescindere.
C'è da dire che la tengo a puntino facendo test di taratura ogni mattina e ormai conosco ogni singolo ingranaggio,tanto che piuttosto che chiamare il tecnico da 250 dollari l'ora,preferisco fare da me la manutenzione ed autoassistenza.
Ma io sono io e con mio padre (ha avviato l'attività nel 1976) prima abbiamo puntato sempre sulla qualità della stampa,a costo di rifare le stampe magari 3 volte piuttosto che riconsegnarle ai clienti con brutti colori,mentre molti laboratori anche di un certo livello puntano tutto sulla quantità per rientrare nei costi per i prezzi troppo bassi che applicano,lo stesso laboratorio che utilizzo io per i formati maggiori del 20x30,nonostante le raccomandazioni non riescono a darmi le foto come io pretendo,sempre una qualche leggera dominante che non fà sembrare bella una foto.
Spesso gli stampatori hanno poca esperienza e forse qualche mese prima facevano tutt'altro lavoro,mentre fino a una decina di anni fà,i bravi stampatori venivano trattati meglio economicamente per impedirne la fuga verso altre offerte.
Alla fine della storia,dopo aver fatto questo test apposta,credo proprio che il cattivo risultato delle tue foto sia da imputare alla cattiva gestione del minilab,se anche dovessero esserci delle differenze,dovrebbero essere minime e non sconvolgenti.
Fossi in te porterei gli stessi file in qualche altro laboratorio per individuare chi lavora più seriamente.

avatarjunior
inviato il 13 Febbraio 2012 ore 22:45

Grazie per la prova. Ritengo che questo 3d possa avere fornito uno spunto di grande valore a tutti gli utenti del forum e non.
farò anche io le mie prove e ti farò sapere.
ciao

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 0:11

E' probabile quindi che abbiano lasciato il profilo in Adobe e che il tuo monitor non riesca a "leggere" questo profilo completamente. Non tutti i monitor infatti sono in grado di "vedere" al 100% il profilo adobe rgb.
Certo chi ha stampato avrà mandato direttamente il file in stampa senza nemmeno vederlo bene a monitor altrimenti si doveva accorgere sia del profilo che dell'eventuale eccessiva saturazione e magari correggerla con te secondo i tuoi gusti.
Segui i consigli che già ti hanno dato e vedrai che riuscirai a venirne a capo

avatarjunior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 2:55

Io, se vedo che il cliente è un attimino esigente, carico le foto nel software di stampa e mostro il risultato in anteprima, spreco quei 5 minuti in più, ma evito di buttare materiale e il cliente è anche più contento.
@Planar
Noi circa 6 anni fa siam passati a Fuji Frontier, stampa laser, proprio perchè avevamo provato un sistema simile al tuo(Digital Carrier) dove però l'LCD formava l'immagine al posto del negativo(infatti toglievo il porta negativi del vecchio Fuji analogico e inserivo il Digital Carrier), sempre col micromovimento per aumentare i dpi, però purtroppo lo abbiamo dovuto abbandonare, la stampa laser del Frontier è molto più netta, nitida e definita...per non parlare delle tarature che erano allucinanti col Digital Carrier e della velocità di stampa...
Comunque se io do in pasto al Frontier lo stesso file in Adobe RGB e in sRGB, ottengo lo stesso identico risultato, evidentemente il software esegue una conversione se non dovesse corrispondere il profilo dell'immagine con quello della macchina.
Inoltre ho l'opzione di stampa senza conversione, ma il risultato è sempre lo stesso, non si notano differenze.
In generale comunque la stampa inkjet permette di raggiungere profili più ampi rispetto alla stampa chimica...ovviamente poi non tutte le stampanti inkjet sono uguali!
Nonostante questo io preferisco sempre la stampa chimica, non ho mai avuto problemi di saturazione etc.(sempre convertito prima in sRGB) anche se mando al laboratorio: in questo caso utilizzo la stampa ICC, mi costa di più come negoziante, ma ho sempre avuto la corrispondenza col mio monitor.
Inoltre la brillantezza e la durata nel tempo della stampa chimica secondo me non hanno paragoni nella stampa ink jet.
Il lucido dell'inkjet non mi è mai parso così lucido come nella stampa chimica...
Per grosse tirature, ha ragione Planar dicendo che è da prediligere la stampa da laboratorio...fai anche una figura migliore, almeno secondo me...non so perchè, ma le stampine casalinghe regalate le vedo un po' tristi!

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 7:16

Mercudes,ho sentito molto parlare del D-Carrier,ma non lo conosco nel funzionamento perchè quando ho installato questo sistema nel 2007 era già considerato antiquato e comunque lento.In questo che utilizzo io viene completamente tolta la parte ottica della macchina e il 'negativo del file' viene formato su un pannello LCD a pochissima distanza dalla carta,un pò come avveniva per la stampa a contatto (non sò se hai dato un occhio al link).
La stampa laser è considerata il top come qualità,ma questo gli è molto vicino a fronte di un prezzo molto ma molto inferiore,è una soluzione adatta ai piccoli negozianti-laboratori che vogliono produrre in proprio ed a prezzi inferiori le stampe digitali fino al 30x45.
Poi,tutto l'hardware è gestito con un semplice pc installato all'interno del minilab e l'immagine visibile sul un bel monitor da 17-19 pollici,quindi anche le correzioni eventuali sono molto agevoli ed in linea con la visualizzazione in windows,insomma se non è l'uovo di Colombo...poco ci manca,mai fatto un investimento migliore.

Esiste comunque un minilab che lavora con l'ink-jet,non conosco i risultati ne la durata della stampa,ma concordo con te Mercudes sul fatto che la stampa chimica a durata non è battuta da nessuno.

avatarjunior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 9:21

La stampa injet con pigmenti, usata sulle stampanti piu' avanzate, fornisce durate nel tempo superiori alla stampa chimica e ha gamut amplissimi. Purtroppo la lucentezza e' pessima, ma di solito si usano carte matte o baritate

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 9:45

Sul gamut sono d'accordo Moulin,e' quello che sostengo anche io,sulla durata invece si tratta di stime,mentre per il procedimento chimico la durata di piu' di un secolo e' reale.

avatarjunior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 13:52

@Planar
si si ci sono dei minilab dry, ma non mi hanno mai convinto.
Il sistema a LCD già lo usava l'Agfa nei minilab di quasi 10 anni fa, stampavano mi pare fino al 20x25.
Ma come fa il computer a gestire pure il rigenero dei bagni, l'upkeep, etc.?
A noi il Frontier, pur essendo più caro, è parsa la scelta migliore...e lo è stata!
Ci faccio le scansioni dei negativi e delle dia, quindi è venuto utile anche per altro.
Poi figurati, il Frontier è costato una "fesseria"(sugli 80 mila), paragonato al D-Carrier(quasi 20 mila) e infine al vecchio minilab analogico, costato nel lontano '96 qualcosa tipo 250 milioni del vecchio conio...
Dove lo hai tu il negozio?
Quoto quanto dici sulla durata delle stampe, non si può sapere ancora quanto dureranno effettivamente le inkjet...ma neanche i DVD, i Cd e altri supporti digitali.

avatarjunior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 15:13

Vero.

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 20:48

Marcudes,in pratica i software che gestiscono tutto l'hardware,lavorano su Windows XP,sono 3 programmi,il primo (Virtual Machine)gestisce tutto quello che riguarda temperature dei bagni,tasso di rigenero,temperatura del forno e tutto quello che riguarda il minilab.Il secondo (IBN Lab)serve per gestire formati di stampa,tipi di carta e relative tarature.
Il terzo invece (IBN Sender)è quello che si occupa dei file da stampare,scegliere quantità,mettere cornici o bordini alle foto,correzioni su ogni singolo file e l'invio in stampa.Per ottenere la prima stampa ci vogliono poco più di 4 minuti e poi circa 510 stampe in ora.
Ti ho indicato un pò semplicisticamente come lavora,ma ti assicuro che è molto user-frendly,più facile vederlo funzionare che spiegare quello che fà.
I tre software su XP si interfacciano al resto del minilab tramite una scheda PCB,avrei voluto caricare un PDF che ne desciveva sia il funzionamento,sia tutte le cose che con gran facilità si riescono a fare,magari te lo invio via mail,sono pochi megabyte.
Se invece vuoi vederlo 'Live',il negozio ce l'ho in provincia di Latina,l'importatore che conosco bene,stà a Latina città.
Varrebbe la pena darci un occhio,trà minilab (il noritsu 1501 è molto comune,anche per i ricambi non ci sono problemi da quì a 10 anni almeno) e tutta la modifica,si riesce a stare sotto i 30.000 euro,probabile meno.Si può installare anche sul modello superiore per avere fino al 30x45.
Certo,fare investimenti così di questi tempi ci si ripensa mille volte,fortunatamente ho finito di pagarlo proprio ad ottobre 2011,adesso mi sento molto più tranquillo.

avatarsenior
inviato il 14 Febbraio 2012 ore 21:29

www.labnetplus.com/index.php?p=artykulyShow&iArtykul=3
Come puoi vedere da questo link,al primo anno di presenza al 10th Annual DIMA Digital Printer Shoot-Out,come rapporto tra costo iniziale,ricambi e manutenzione,si è classificata subito al terzo posto,subito dietro costose tecnologie laser e prima di LCD Sony che non è certo l'ulyima arrivata.
labnetplus.com/index.php?p=artykulyShow&iArtykul=94
In quest'altro,cliccando su 'lbnSender on-line tutorial',puoi vedere cosa è in grado di fare il software per inviare le immagini in stampa.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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