| inviato il 16 Maggio 2014 ore 14:58
“ Purtroppo l'area andrebbe vista in gradi e non in mm. Mi sembra strano che non avesse anche una lettura spot. „ La lettura spot degli esposimetri integrati è una cosa "recente". Ti dico per certo che nemmeno F3 e FE/FM2 hanno la lettura spot, ma solo ponderata centrale, idem FM3A ed FA (giusto per citare le macchine MF più recenti di nikon). “ Ora scrivero' una cosa non molto corretta e bisogna leggere bene i parametri. Se scatti ritratti e sviluppi in modo medio un sistema decente per avere un buon incarnato con persone mediterranee e' quella di leggere l'esposizione sulla porzione in luce del volto e sovraesporre di 1 stop, 1 stop e 1/2. (Un po' meno se molto abbronzati, un po' di piu' se molto chiari. I puristi del sistema zonale rabbrividiranno, ma se non puoi stare li a leggere le ombre, il contrasto etc etc e soprattutto vuoi curare l'incarnato rispetto al resto...... Mediamente funziona. „ Beh, posto che comunque il sistema zonale lo si può sfruttare appieno solo con le lastre (o usando un rullo per scatti nelle medesime condizioni di luce), non è un metodo così sbagliato... Se intendi sviluppare "N" un determinato rullo e ti interessa la resa dell'incarnato perchè stai facendo un ritratto, imho è tutt'altro che sbagliato prendere la misurazione sul viso e piazzarlo in zona VI o VII o V in base alla carnagione del soggetto. Certo, non controllando le ombre c'è comunque il rischio di trovarsi qualcosa in zona II o zona I se magari si è in condizioni di alto contrasto... ma personalmente non me ne fregherebbe niente se la base del tronco dell'albero che si intravede dietro al soggetto finisse in zona II . Anzi, penso che quello che hai appena evidenziato sia l'unico metodo per cercare di sfruttare il sistema zonale anche su rullini scattati in situazioni di contrasto differente e per i quali hai, per forza di cose, già deciso come e quanto sviluppare. |
| inviato il 16 Maggio 2014 ore 16:16
Arrivate le foto... ragazzi... bellissime!! sono molto molto soddisfatto!!!!!! ho esposto la pellicola a 400 ISO che era il suo valore nominale e devo dire che le immagini sono molto belle!, certo, poi... su 36 pose solo una 20ina sono davvero belle! alcune sono mosse, altre non proprio a fuoco ma nel complesso sono molto contento, ho usato l'esposimetro della F2 e basta, che credevo sottoesponesse dai miei test casarecci e invece erano tutte quante esposte piuttosto bene! la scimmia dell'analogico ha cominciato veramente ad urlare! viva la F2! |
| inviato il 16 Maggio 2014 ore 17:52
Ottimo And!!!! Ora postaci una foto fatta con il cell del negativo retroilluminato, almeno degli scatti che consideri migliori dal punto di vista dell'esposizione. |
| inviato il 25 Maggio 2014 ore 10:51
And, un po' di cose: 1) se come dici hai misurato che l'esposizione coincidente con l'esposimetro delle DigiReflex la ottieni esponendo sul punto a sinistra della sensibilità nominale delle pellicole, STIAMO PARLANDO DI 1/3 DI DIAFRAMMA. 2) La differenza di 1/3 di stop rientra alla grande nella latitudine di posa delle pellicole negative e soprattutto è perfettamente correggibile dai processi di stampa automatica. 3) Gli ISO delle Reflex digitali non sono sempre perfettamente rapportabili agli ISO delle fotocamere a pellicola. Ciò perché la sensibilità delle pellicole è sempre stata calibrata in fabbrica, e di conseguenza gli esposimetri delle fotocamere a film (18 % di grigio medio), mentre i valori nominali ISO delle Digitali non corrispondono sempre agli standard ISO (es. quando su alcune fotocamere imposti 400 ISO in realtà la sensibilità effettiva è 250 ISO, vedi Fuji...). 4) Le prove su pellicola si fanno SEMPRE con Diapositive perché, ammettendo un processo di sviluppo senza E6 senza magagne, solo le invertibili ti mostrano i reali errori di esposizione. Anche se, in verità, un terzo di diaframma su Dia non è una tragedia (anzi, qualcuno adottava spesso tale sistema, meno 1/3 di stop, per avere fotogrammi più saturi). Ciao. P.S. Non ho letto tutto il 3d quindi spero di non aver male interpretato il tuo problema. |
| inviato il 25 Maggio 2014 ore 15:19
“ qualcuno adottava spesso tale sistema, meno 1/3 di stop, per avere fotogrammi più saturi „ E io ero uno di loro. |
| inviato il 25 Maggio 2014 ore 15:30
Ed io pure, che esponevo la "vecchia" Velvia 50 (il primo tipo) a 50 ISO mentre in realtà era una 32/40 ISO. :-) |
| inviato il 25 Maggio 2014 ore 17:24
Io invece, da bravo ritrattista classico (all'epoca), esponevo le mitiche Kodak Ektachrome 160T (tungsteno) a 80 ASA, con istruzioni al laboratorio - severissime e chiaramente non sempre rispettate - di sviluppare tenendo conto di cotal "pull". Cari saluti. |
| inviato il 25 Maggio 2014 ore 21:33
Hai provato con altre pellicole se accade pure? |
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