| inviato il 20 Novembre 2025 ore 12:38
Salve a tutti. Vorrei iniziare a sviluppare da me i rullini in bianco e nero. Ho preso una serie di soluzioni ecologiche di Bellini. Il problema è che ho chiamato all'isola ecologica locale e mi hanno detto che non se ne occupano del ritiro, né mi hanno consigliato a chi rivolgermi. Essendo un privato e non un laboratorio non posso rivolgermi nemmeno a servizi di smaltimento industriali. Voi come vi comportate? Gettate nello scarico, vi rivolgete a terzi, sapete come muoversi quando l'isola ecologica non li accetta? |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 13:09
Ho appena guardato le tipologie ritirabili della mia isola ecologica e alla voce Acidi non vedo nessuna restrizione o indicazione di quali acidi per cui credo che consegnandolo in appositi flaconi anonimi non ci sia problema. Se poi analizziamo la quantità utilizzata sia di sviluppo che di fissaggio sono veramente cose minime e se pensiamo a tutti i detersivi anche aggressivi che vengono usati non solo a casa ma sulla ristorazione in ben maggiori quantità che vanno a finire negli scarichi il tuo quantitativo sarebbe una micro goccia a confronto. |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 13:19
Probabilmente l'impatto ambientale sarebbe davvero trascurabile per quantità così piccole. Vorrei capire solitamente chi si occupa di sviluppo domestico come fa perché c'è molta reticenza sul tema, non capisco se la gente smaltisce in lavandino e si sta zitta o davvero tutti riescano a smaltire in maniera corretta |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 13:23
In ogni modo, se stiamo parlando di acidi, consiglio di neutralizzarli con bicarbonato, prima dell'eventuale smaltimento fai da re nel lavandino |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 13:26
@Essezeta quello che mi preplime di più è il fissaggio che contiene argento. Leggevo che si può separare l'argento con della lana metallica ma non so quanto sia efficace, sicuro o legale come metodo |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 13:39
Qui servirebbe un chimico tosto, forse esiste un modo per par precipitare i residui di argento in modo da ridurre il volume quasi a zero in modo da conservare l'esiguo deposito e buttare il liquido, sicuramente esistono prodotti che combinandosi annullano la sospensione. Ricordi di un mio antico impiego in enologia dove appunto con vari prodotti si portava alla precipitazione anche metalli vari che risultavano dalle analisi. Prodotti credo ora non più utilizzati da diversi anni. P.S. Leggo ora che un metodo abbastanza valido sarebbe quello di costruirsi una vaschetta di elettrolisi, ovviamente non per recuperare l'argento a scopo di lucro ma solo per toglierlo dalla soluzione. |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 14:00
“ In ogni modo, se stiamo parlando di acidi, consiglio di neutralizzarli con bicarbonato, prima dell'eventuale smaltimento fai da re nel lavandino „ Solo il bagno di arresto è un acido, gli altri chimici sono basici. |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 17:14
“ @Essezeta quello che mi preplime di più è il fissaggio che contiene argento. Leggevo che si può separare l'argento con della lana metallica ma non so quanto sia efficace, sicuro o legale come metodo „ “ Qui servirebbe un chimico tosto, forse esiste un modo per par precipitare i residui di argento in modo da ridurre il volume quasi a zero in modo da conservare l'esiguo deposito e buttare il liquido, sicuramente esistono prodotti che combinandosi annullano la sospensione. „ Prova a cercare su Youtube tra i video di Chimicazza, ricordo che (anche recentemente) ha fatto video sui bagni chimici fotografici e altri sul recupero dell'argento dalle soluzioni. Essendo l'argento un sale disciolto, dubito che basti una filtrazione con lana metallica “ Solo il bagno di arresto è un acido, gli altri chimici sono basici. „ Alzo le mani, per me è un argomento di cui non so nulla |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 23:34
Non recuperano più k'argento neanche i laboratori, perché non conviene, figuriamoci un privato. Non dimentichiamo che l'argento vale meno di 1,5 euro al grammo. |
| inviato il 21 Novembre 2025 ore 1:19
“ Non recuperano più k'argento neanche i laboratori, perché non conviene, figuriamoci un privato. Non dimentichiamo che l'argento vale meno di 1,5 euro al grammo. „ Ma il recupero che si parlava tramite elettrolisi o altro non era certo per profitto ma solo per poter scaricare un liquido inerte, pareva ovvio. |
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