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Questo è il punto di forza storico della pellicola nei formati maggiori. ********************************************
Questo NON È il punto di forza di nessun formato, maggiore o minore che sia. Questo per il semplice motivo che un 10X è sempre un 10X, da qualsiasi formato si parta. Poi è ovvio che il 10X di un formato Leica è un 24x36 cm mentre il 10X di un 8x10" è un 200x250 cm... ma in questo caso si parla di usi diversi tanto è vero che se dal 200x250 RITAGLI lo stesso 24x36 avrai due immagini uguali... perché i passaggi tonali saranno assolutamente gli stessi. Anzi, e se proprio dobbiamo dirla tutta, il 24x36 da Leica sarà anche molto più dettagliato visto che il CdC per cui il suo obiettivo è calcolato è MOLTO più piccolo rispetto a quello dell'obiettivo montato sul banco 8x10"
La caratteristica che maggiormente differenzia B&N digitale e da quello analogico è la texture fine che compone l'immagine: nell'analogico è data dalla dispersione e dalla dimensione dei grani di alogenuro nell'emulsione di gelatina, la luce viene assorbita e in parte dispersa tra i grani. il risultato è che la texture del negativo avrà sempre un pelo di morbidezza nei dettagli più le tipiche irregolarità di densità che variano tra zone luminose e scure. Nel digitale la matrice è, ovviamente, molto regolare soprattutto nei sensori Bayer, un pelo meno negli xtrans che preferisco come resa monocromatica, nel digitale B&N possiamo avere gli stessi ottimi risultati dell'analogico come gamma e controllo dei toni (addirittura migliore) e migliore iso ma anche se aggiungiamo artificialmente la grana sia come rumore digitale intrinseco che da software non avremo mai la stessa texture da pellicola. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=5180768&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4126043 queste due immagini hanno gli stessi pixels, e istogrammi molto simili, sono a mio giudizio entrambe rappresentative della situazione ma hanno texture molto diverse che appartengono a due tipi di tecnologie come già discusso negli ultimi post, immagini probabilmente ottime in stampa ma mai uguali.
Una volta digitalizzato l'analogico perde le proprie caratteristiche salienti e diventa "numeri". Del tutto inutili i confronti portati attraverso device digitali.
Ma, in un libro, secondo voi di possono mischiare B/N e colore? Ci stanno bene? O è un tabù?
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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