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Secondo voi il Laptop è meglio spegnerlo ogni volta finito l'utilizzo o meglio lasciarlo entrare in stand by


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avatarsenior
inviato il 12 Agosto 2025 ore 11:55

Io non voglio contraddire alcuno, lavoro in una azienda IT che ha ancora un piede nella gestione/riparazione hardware e posso dire che i condensatori, specialmente negli alimentatori, sono le parti più vulnerabili. Io mi occupo di sviluppo software, ma coi colleghi dell'altro settore ci parlo e spesso siamo gomito a gomito quando ci sono problemi HW nell'area server ... ah già oggi è meglio dire cloud Confuso
Poi se accendi il pc/laptop poche volte al giorno, OK. Lo accendi e spegni spesse volte al giorno, beh lo stai stressando di più: è la fisica, mica il mio pensiero Cool

avatarsenior
inviato il 12 Agosto 2025 ore 11:58

Si più giusto accenderlo solo una volta al giorno anche perchè non cè nessun motivo di spegnerlo più volte al giorno

avatarjunior
inviato il 12 Agosto 2025 ore 14:52

In linea di massima sì. Ci sono diverse modalità di "sospensione" in Windows comunque (sleep, hybernate, spegnimento del solo monitor). Ma ai fini pratici sospendi è di fatto uno standby anche se consuma un po' più energia perchè deve mantenere alimentata la RAM per il riavvio rapido.


grazie.
Io so che alcune volte il riavvio o lo spegnimento risolve qualche problemino o errore, mi sembra che sono 2 cose differenti.

per caso esiste una programmazione in windows che spegne a tot ora?

avatarjunior
inviato il 12 Agosto 2025 ore 15:59

Io so che alcune volte il riavvio o lo spegnimento risolve qualche problemino o errore, mi sembra che sono 2 cose differenti.


Lo standby ben difficilmente risolve problemi o errori; di fatto è uno spegnimento che nel caso di sleep salva i dati sull'hard disk per un riavvio più rapido, nel caso di hybernate mantiene anche i dati in RAM per un avvio ancora più rapido. Nel secondo caso, il consumo è leggermente superiore perchè la RAM resta alimentata. Quindi il PC si porta dietro gran parte dello stato ante standby con i suoi eventuali problemi. Magari può essere utile in caso di surriscaldamento o (nel caso del hybernate) di problemi di corruzione dati in RAM, ma in questo caso forse c'è qualcosa di più serio che non va nel computer.
L'unico modo per provare a risolvere problemi di instabilità o di programmi impallati è solitamente di spegnere e riaccendere il computer, o almeno di riavviarlo. E' abbastanza incredibile come nel 2025 ci siano ancora programmi e drivers che impallano Windows e necessitano di un riavvio "duro". Eppure con certi produttori, anche rinomati, è abbastanza la norma.


per caso esiste una programmazione in windows che spegne a tot ora

Ci sono dei programmi appositi. Comunque è possibile farlo anche attraverso il comando shutdown dall'utilità di pianificazione di Windows oppure scrivendo un piccolo file .bat. Più complesso è riaccendere il PC ad una certa ora predefinita, ma in molti bios è possibile farlo con la funzione "wake on alarm".

avatarjunior
inviato il 18 Agosto 2025 ore 19:43

Non ho le competenze tecniche per darti una risposta alla tua domanda, ma solo la mia personale esperienza.

Uso Mac ormai da tantissimo tempo e sia i MacBook che gli iMac vengono spenti solo in alcune situazioni: se vado in vacanza, se salta la corrente, se faccio aggiornamenti che richiedono un riavvio. Diversamente rimangono sempre accesi, anche senza utilizzarli, a volte, per molti giorni.

Non saprei darti info in merito a come si comportano quelli con il sistema operativo Windows.

avatarjunior
inviato il 19 Agosto 2025 ore 16:06

Spegnere e accendere una macchina Windows (10 e 11) non è molto dissimile dall'ibernarla. Il Kernel non viene caricato da zero, e eventuali errori non vengono risolti.
Il riavvio, invece, provvede ad eseguire un POST e immediatamente dopo a caricare il Kernel da zero. Lo stress applicato ai condensatori nelle normali procedure di avvio, riavvio e spegnimento è nullo.

avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2025 ore 17:02

Spegnere e accendere una macchina Windows (10 e 11) non è molto dissimile dall'ibernarla. Il Kernel non viene caricato da zero, e eventuali errori non vengono risolti


Non è sempre vero, dipende da come è impostato Specifica comportamento pulsanti alimentazione in OPZIONI RISPAMIO ENERGIA:

se si toglie la spunta da ATTIVA AVVIO RAPIDO (SCELTA CONSIGLIATA)
lo spegnimento di windows sarà completo e alla successiva accensione viene ricaricato tutto da zero, impiegando leggermente di più per partire ma risolvendo alcuni problemi/errori

avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2025 ore 17:19

Sento e leggo spesso di questo fatto dello spegnimento e del riavvio.
Avendo lavorato sia su mac e tutt'ora che su win con win spegnevo e riaccendevo poco tipo una volta ogni due o tre giorni, col mac mai spento.

Quello che però non si fa mai o quasi mai è una bella pulizia del sistema dando a volte la colpa dei rallentamenti al non spegnere o riavviare i sistemi operativi.

Ci sono diverse questioni che cambiano nel tempo e incidono anche sullo stress da accensione.
Ultimamente sono meno stressati i componenti elettronici, ma si intasano di file inutili ogni sistema operativo.

Ora col mac silicom è tutto impostato e va in StandBy in automatico.
Una cosa che però ho notato tra win e mac silicon è il consumo che con win resta sempre alto anche in standby.
Altra cosa le temperature che con win sono sempre più alte rispetto a mac silicon.

Tutto questo genera stress? Si in modi diversi ma lo genera.

Per concludere il mac non lo spengo mai e ogni giorno faccio una pulizia di manutenzione con OnyX che ripulisce il sistema riordina i database e fa un riavvio.

In questo modo non ho file inutili che alla fine sono qualche giga e che occupano l'HD di sistema rallentando un po tutto. Su mac ho su HD di sistema solo i programmi la scrivania e la cartella download che una volta tenuto tutto pulito e salvando i file solo su HD esterni ho sempre lo stesso spazio a disposizione in questo modo ho un sistema operativo sempre snello avendo l'accortezza di non ingombrare l'HD di sistema più del 50%.

Insomma se non si pulisce bene HD di sistema è come scopare la polvere sotto il tappeto ;-)

avatarjunior
inviato il 19 Agosto 2025 ore 21:10

@Regolus
Vero. Ma quanti in ambito consumer modificano le impostazioni di avvio rapido?
Potremmo anche aggiungere che eliminando "hiberfil.sys" si può guadagnare parecchio spazio su C, ma dopo aver eseguito in shell "powercfg /hibernate off"...

avatarjunior
inviato il 19 Agosto 2025 ore 21:26

@Ivo6767
L'avvio "freddo" della macchina permette di eseguire un Power On Self Test e successivamente di caricare il Kernel, che si occupa di interfacciare hardware e SO.
Pulire il disco è un'altra cosa. Non mi permetto di fare osservazioni su MacOS, ma cosa vuol dire "ripulisce il sistema riordina i database"?

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2025 ore 1:21

@Einar Paul

I due sistemi operativi hanno sempre avuto una differente procedura di riavvio e spegnimento.
In Win anche oggi che è un sistema ibrido e in un certo senso ha preso un poco dal mac ha bisogno di un avvio freddo.

In sintesi:
Oggi, su Windows 10 e 11, la differenza tra "Arresta il sistema" e "Riavvia il sistema" è più significativa che mai:
Arresta il sistema (con Avvio rapido attivo): è una sorta di ibernazione del kernel. È veloce e comoda per l'uso quotidiano.
Riavvia il sistema: è l'equivalente del vecchio "spegni e riaccendi", che esegue un avvio completo e pulito, essenziale per la manutenzione e la risoluzione dei problemi.

Perché su macOS "lasciare acceso" è la norma:

Manutenzione automatica: macOS gestisce automaticamente la manutenzione del sistema. Se il computer è inattivo per un certo periodo, vengono eseguiti degli script di manutenzione (chiamati daily, weekly, monthly) che si occupano di pulire i file di log, ruotare i file di sistema e riorganizzare i database. Per questo motivo, lasciare il Mac in sleep (anche per una notte) è spesso più benefico che spegnerlo, perché permette a queste attività di essere completate.

Gestione energetica avanzata: I Mac portatili, in particolare, sono progettati per entrare in uno stato di "sonno profondo" a bassissimo consumo energetico (standby o safe sleep), mantenendo lo stato delle applicazioni aperte. Questo consente un risveglio quasi istantaneo senza dover passare per un avvio completo.

In macOS, la "riorganizzazione dei database"
si riferisce a una serie di processi automatici che il sistema esegue per mantenere l'efficienza di alcuni dei suoi componenti principali. I database più comunemente riorganizzati sono:

1. Database di Spotlight

Cos'è: È il database che indicizza tutti i file, le applicazioni, le email e i documenti sul tuo Mac per permettere una ricerca istantanea.

Cosa significa "riorganizzazione": Nel tempo, l'indice di Spotlight può diventare frammentato o contenere informazioni obsolete (ad esempio, file che sono stati spostati o eliminati). La riorganizzazione consiste nel compattare il database, rimuovere le voci non più valide e ottimizzare la struttura interna per velocizzare le future ricerche. Questo processo assicura che Spotlight sia sempre reattivo e preciso.

2. Database di Photos (Libreria Foto)

Cos'è: La libreria di Photos non è una semplice cartella di immagini, ma un vero e proprio database che gestisce metadati (date, luoghi, volti) e le relazioni tra le foto.

Cosa significa "riorganizzazione": Quando importi, modifichi o elimini un gran numero di foto, il database può accumulare "spazio vuoto" o diventare meno efficiente. La riorganizzazione lo compatta, ottimizza le miniature e le anteprime e ripara eventuali discrepanze, garantendo un'esperienza di navigazione fluida e reattiva all'interno dell'app Foto.

3. Altri database di sistema e applicazioni

Cache e database delle applicazioni: Molte applicazioni di terze parti e servizi di sistema hanno i propri database per gestire le cache, le preferenze utente e i dati delle sessioni.

Cosa significa "riorganizzazione": Il sistema operativo, tramite script di manutenzione (daily, weekly, monthly), può eseguire operazioni per svuotare le cache obsolete e riparare o riorganizzare i database di sistema. Anche se non sono visibili all'utente, questi processi sono cruciali per prevenire malfunzionamenti e rallentamenti a lungo termine.

In sintesi, la pulizia e la riorganizzazione dei database non sono un'unica operazione, ma un insieme di processi di manutenzione automatica che si attivano in background per mantenere la fluidità e l'efficienza del sistema, riducendo la necessità di interventi manuali come il riavvio o lo spegnimento completo.

Ora veniamo al discorso dell'HD di sistema MAC pulito e con 50% di spazio libero:

Certo, l'importanza di avere un disco di sistema pulito e con molto spazio libero è strettamente legata al concetto di fluidità e al ciclo di riavvio. Uno spazio abbondante sul disco migliora le prestazioni del sistema in ogni fase, dall'avvio all'uso quotidiano.

1. Avvio e riavvio più veloci

Durante il processo di avvio o riavvio, il sistema operativo deve caricare un'enorme quantità di dati dal disco, inclusi il kernel, i driver e i file di avvio essenziali. Se il disco è molto pieno, questi file possono essere frammentati, cioè distribuiti in posizioni non contigue. Sebbene la frammentazione sia meno problematica sugli SSD rispetto ai vecchi HDD, avere spazio libero permette al sistema operativo di organizzare i file in modo più efficiente, con un impatto positivo sulla velocità di caricamento.

2. Spazio per la memoria virtuale (swap)

Il sistema operativo utilizza lo spazio libero sul disco come memoria virtuale per integrare la RAM. Se il disco è quasi pieno, non c'è abbastanza spazio per il "swap". Questo costringe il sistema a una gestione della memoria più complessa e lenta, portando a un drastico calo delle prestazioni, specialmente quando si usano molte applicazioni contemporaneamente. Avere abbondante spazio libero garantisce che il sistema possa espandere la sua memoria virtuale senza intoppi.

3. Migliore gestione degli SSD

Gli SSD funzionano in modo ottimale quando hanno molto spazio libero. Processi come il garbage collection e il wear-leveling dipendono dalla disponibilità di spazio per funzionare in modo efficiente. Con un disco quasi pieno, questi processi rallentano, il che si traduce in un calo delle velocità di lettura e scrittura, e in un potenziale degrado della longevità dell'unità.

4. Spazio per cache e file temporanei

Sia il sistema operativo che le applicazioni generano continuamente file di cache e temporanei per funzionare in modo efficiente. Uno spazio su disco insufficiente può impedire la creazione di queste cache, obbligando i programmi a ricalcolare i dati ogni volta che vengono aperti, con un conseguente rallentamento generale del sistema.

In sintesi, avere un disco di sistema libero per metà non è solo una buona prassi, ma un requisito fondamentale per garantire la fluidità e la reattività del computer, sia durante il normale utilizzo che nelle fasi cruciali di avvio e riavvio. Un disco pieno rallenta ogni singola operazione che coinvolge la lettura o la scrittura dei dati, rendendo il computer meno efficiente in tutti i suoi compiti.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2025 ore 3:11

"Con gli SSD non c'è alcuna differenza tra lasciarlo in standby o spegnerlo."

Non è vero. Se lo tieni spento molto a lungo (molti mesi) gli ssd possono corrompere/perdere i dati. Hanno bisogno di essere alimentati per rigenerare la scrittura corretta.

avatarjunior
inviato il 20 Agosto 2025 ore 7:47

@Ls83 il bitrot può affliggere sia SSD che HDD, ed è estremamente raro tanto da poter essere trascurabile in ogni caso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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