| inviato il 13 Luglio 2025 ore 20:36
“ C'è da chiedersi se analfabetismo ed esplosione della fotografia siano collegati, si comunica x immagini non sapendo più comunicare a parole? „ Io credo che sia peggio di questo: non è che la proliferazione delle immagini ha sostituito la comunicazione verbale. Cioè, da un punto di vista più generale certamente i social hanno contribuito fortemente al distanziamento relazionale. Ci sentiamo più a nostro agio isolati dietro uno schermo che in presenza di qualcuno, ecc. Però, riguardo alla fotografia, penso che invece le immagini abbiano fatto venire a galla il fatto che non ci sia più bisogno di comunicare nulla...le immagini, nella loro massima influenza, sono usate a scopi pubblicitari o per lanciare trend modaioli. Il risvolto è che in tutto questo delirio inarrestabile nessuno vuole sentirsi escluso quindi ci si butta dentro senza pensarci. La condivisione a tutti i costi è un po' un modo per dire al mondo "Hey, ci sono anche io". |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 11:44
“ Perché chiaramente un obeso o un'obesa tendiamo socialmente a percepirli come anomalie antiestetiche. „ Vero, lui è bravo a mischiare questa sensazione di "fragilità" a autoironia. Ma apprezzo il lavoro con le foto del pranzo dall'alto prima dello sgombero dovuto alla guerra in ucraina (Dinners During the War) e anche gli autoscatti della serie Roots con tutti i simbolismi e le tradizione della sua patria. Anche se la serie più forte resta Giant dove gioca con il suo aspetto |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 12:42
Non so, Matteo , propone foto che posseggono due piani di riflessione: il primo, personale, autoironico, giocando, forse, anche con l'autoaccettazione, in cui l'ironia , appunto, libera la sua sensibilità; la seconda, di carattere sociale che anche col gioco tende a sdoganare il problema e l'aspetto. Il discorso, però, è che non puoi sdoganare, sia sul piano personale che sociale, la "patologia" obesità, i rischi personali e neanche i costi sociali. Non so che cosa pensare, sinceramente. Certo, se giocare col proprio aspetto ne aumenta l'accettazione da parte degli altri, è cosa importante e auspicabile. Il rischio è di proporre una specie di sorridente e mortificante caricatura di sé stessi, oltre a semplificare e banalizzare i rischi della patologia. Ecco perché sono un po' perplesso e non saprei darne un giudizio. Per certi versi e , magari solo per alcuni aspetti, mi sembrerebbe come giocare con le immagini di anoressiche; ne avrei timore. Nel complesso e per ora quelle foto non mi piacciono. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 14:00
Mi sembra una lettura interessante la tua |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 14:56
L'aspetto caricaturale credo sia implicito, questi soggetti lo sanno benissimo. Anzi, è proprio quello che cattura maggiormente l'attenzione. È un modo per sbattere in faccia il giudizio degli sguardi abituati a considerare ridicoli gli obesi. Nella tipa la caricatura passa attraverso la mortificazione del corpo, l'elemento cibo è quasi sempre presente. Nell'ucraino, anche se propone molte foto in posa, prevale un taglio quasi più diaristico che mostra la sua quotidianità come a voler dire "sono un essere umano come tutti voi". Il discorso "medico" è un altro paio di maniche, qui si lavora più sulle convenzioni sociali. Il potenziale di queste foto non è certo nella loro straordinarietà, ma nella capacità di stimolare riflessioni. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 15:14
Era chiaro fin dai primordi del digitale che si sarebbe arrivati a questo punto, solo mi meraviglia il come fingiamo di meravigliarcene. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 17:16
Il discorso, però, è che non puoi sdoganare, sia sul piano personale che sociale, la "patologia" obesità, i rischi personali e neanche i costi sociali. Non so che cosa pensare, sinceramente. Certo, se giocare col proprio aspetto ne aumenta l'accettazione da parte degli altri, è cosa importante e auspicabile. Il rischio è di proporre una specie di sorridente e mortificante caricatura di sé stessi, oltre a semplificare e banalizzare i rischi della patologia. Ecco perché sono un po' perplesso e non saprei darne un giudizio. Per certi versi e , magari solo per alcuni aspetti, mi sembrerebbe come giocare con le immagini di anoressiche; ne avrei timore. Nel complesso e per ora quelle foto non mi piacciono. ******************************************** Perfettamente d'accordo. Già i giovani hanno un mare di riferimenti sbagliati, aggiungerne di nuovi non può far altro che peggiorare la situazione visto che si passa dal modello/a anoressico/a al modello/a extra-extra-extra-large. E fra i due non so quale sia più deleterio. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 17:24
Ma chi è che si sognerebbe di prendere a modello dei fotografi che mettono al centro delle proprie foto l'obesità? Non stiamo mica parlando di influencer che raccolgono followers per far proseliti. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 17:35
Mia opinione: le foto del tizio obeso sono fantastiche ma troppe e incentrate solo sulla sua figura. Alcune, se me le immagino singole, sono strepitose, insieme a tutte le altre si svalorizzano. Già sarebbe stato diverso se avesse affrontato il tema (ma sarebbe stato un altro tema) con soggetti diversi. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 19:00
Coi tempi che corrono e visto che la Storia tende a ripetersi, farei molta attenzione a parlare di costi sociali riferendomi a condizioni fisiche o mentali e malattie varie. Non mi pare distopico pensare che qualcuno potrebbe proporre soluzioni drastiche e terribili. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 19:20
Cino, quelle più forti si svalorizzano perché le ha mischiate con i più banali selfie da social. Probabilmente l'ha fatto per non dare un taglio troppo "artistico", ma ha voluto mostrarsi anche in comuni situazioni quotidiane. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 19:28
Senza spingermi oltre come Obi credo di apra una questione Solo chi é in buona forma fisica é opportuno mostri il proprio corpo? So che il discorso di Claudio era diverso ma c'é spesso questa concezione |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 20:55
La risposta alla tua domanda, Matteo, è ovviamente no. Senza ripetermi in quanto detto. Riguardo a quanto detto da Obi7, è esattamente l'opposto: certe situazioni e/o patologie hanno un costo che va valutato e programmato proprio perché possa essere adeguatamente affrontato, offrendo una offerta adeguata e possibilmente non privatistica o casuale |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 21:05
“ In realtà c'é tantissimo materiale di qualità caricato on line, ma non sempre é facile trovarlo, molto più spesso si trovano cosa banali perché più ricercate „ @MatteoGroppi ho letto tutta la discussione ma mi ritrovo ancora nel tuo commento. aggiungo che è cambiato anche il linguaggio visivo delle nuove generazioni e per noi è meno comprensibile, almeno lo è per me che per varie ragioni mi ci confronto e tendo ad avere un giudizio negativo come altri ma mi rendo conto che di base c'è un fraintendimento sullo stesso concetto di arte ed immagine; mi riferisco a chi ha passioni, non ai rimbambiti che purtroppo troppo spesso sono l'unico parametro di giudizio verso chi è nato in questo secolo |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 22:11
Comunque, anche se obesità e anoressia sono due lati della stessa medaglia, non esiste il corrispettivo del fenomeno "pro-ana" tra gli obesi. Non farei il paragone di "modello influenzante" fra le due patologie. |
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