| inviato il 23 Aprile 2025 ore 18:20
Sciocchezze, è facile: "punto G" è un'abbreviazione: si tratta semplicemente del punto giusto. |
| inviato il 23 Aprile 2025 ore 20:54
“ la "sensazione" di tridimensionalità (già anni fa, il buon Bafman aprì almeno 2 topic sul tema.....finiti regolarmente a skifio MrGreen).... „ Sulla percezione della tridimensionalità ci sono svariati testi scientifici, sulla percezione di tridimensionalità nelle immagini pure, gli obiettivi producono immagini, ne consegue che sono coinvolti nel processo. |
| inviato il 23 Aprile 2025 ore 21:30
La fotografia è bi-dimensionale. Però...quando la guardi con interesse ti coinvolge a tal punto che ci vai "dentro". Si chiama " sindrome di stendhal " L'ho provata ,a Firenze davanti il quadro di Leonardo "Annunciazione". un saluto |
| inviato il 23 Aprile 2025 ore 22:09
Questa è un'esperienza, un trip. Nelle scienze cognitive servono delle evidenze statistiche. |
| inviato il 24 Aprile 2025 ore 22:03
Questa discussione è nata, credo, per ridere ed è diventata terribilmente seria.. peccato... Comunque meglio Nikon (perché io ho sempre ragione) |
| inviato il 24 Aprile 2025 ore 22:34
Ho nostalgia di quelle belle discussioni sui sensori FF e APSC..... |
| inviato il 24 Aprile 2025 ore 22:46
“ Questa discussione è nata, credo, per ridere ed è diventata terribilmente seria.. peccato... Comunque meglio Nikon (perché io ho sempre ragione) „ È nata per deridere. Alla base c'è qualcosa che non si ha la sensibilità di sentire, per cui viene allontanata. Ci sono tre distanze del ridere, l'umorismo è ridere di noi, l'ironia ride degli altri, il sarcasmo ride di tutto. È nata per deridere chi ha percezione di qualcosa a lui distante, di cui noi, o la lingua, non ha ancora le parole per descrivere le sfumature. C'è un sentire, ma non abbiamo abbastanza parole o codifica per renderlo concreto. Le parole rendono solido il pensiero. |
| inviato il 24 Aprile 2025 ore 23:04
Probabilmente avrebbero preso per il culo anche Cesare Pavese perchè parlava "strano" |
| inviato il 24 Aprile 2025 ore 23:12
“ Alla base c'è qualcosa che non si ha la sensibilità di sentire, per cui viene allontanata. Ci sono tre distanze del ridere, l'umorismo è ridere di noi, l'ironia ride degli altri, il sarcasmo ride di tutto. È nata per deridere chi ha percezione di qualcosa a lui distante, di cui noi, o la lingua, non ha ancora le parole per descrivere le sfumature. C'è un sentire, ma non abbiamo abbastanza parole o codifica per renderlo concreto. Le parole rendono solido il pensiero. „ Argomentazione interessante se parlassimo delle foto realizzate da Tizio, che crea certe atmosfere piuttosto che di quelle fatte da Caio che ne crea altre, ma qui si parla di obiettivi... gli obiettivi in sè non comunicano niente se non sono in mano a qualcuno. Se mi appassiono a una donna quello è amore, se mi appassiono alle sue scarpe quello è feticismo. |
| inviato il 24 Aprile 2025 ore 23:20
E niente,non ce la si fa proprio |
| inviato il 25 Aprile 2025 ore 1:11
E con la poesia, come la mettiamo? |
| inviato il 25 Aprile 2025 ore 1:29
“ Questa discussione è nata, credo, per ridere ed è diventata terribilmente seria.. peccato... „ E' la tristissima vita di chi ignora cosa sia il sano "sfottò"....e prende tutto terribilmente sul serio come se fosse il paladino di una cultura superiore...2 risate non sa farle... |
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