| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 14:11
Ogni tanto qualcuno si scandalizza per qualche foto ritoccata e inevitabilmente dice che il fotoritocco è iniziato con la fotografia digitale. Ebbene proprio oggi verso mezzogiorno in TV su Rai 3 parlavano di fotografia e sembra che la maggior parte delle foto scattate all'inizio del secolo scorso fossero ritratti tutti, chi più chi meno, ritoccati perché erano i clienti stessi a chiedere quali i difetti del viso che dovevano essere sistemati. Fra i ritocchi che andavano per la maggiore c'era il doppio mento, gli occhi, i nei, le labbra. E sembra che la maggior parte della gente chiedeva di essere fotografata perché non tutti in casa avevano uno specchio, quindi non sapevano che viso avessero, quindi ammiravano i loro ritratti ritoccati ed erano felici. Cosa ne pensate? |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 16:04
@Phsystem ... penso che avesse ragione quel ... "droghiere" che affermava come, a questo mondo, nulla si crei, e nulla si distrugga, ma tutto si trasformi ... Mi viene in mente che decenni e decenni fa una rivista del settore (Fotografare, forse) dedicò un bell'articolo a Ghitta Karell che, nel "ventennio", fotografò parecchio il Duce. L'articolo mostrava le lastre (ovviamente di grande formato) con tutto il lavoro di ritocco atto a togliere il doppio mento, raddrizzare il naso, nascondere le rughe ... un lavoro certosino ... Un altro ricordo: negli anni '80-'90 mi incuriosii di uno studio fotografico che, nella mia città esisteva DA SEMPRE. Mi servivano delle foto-tessera, e così colsi l'occasione per entrare. Lo studio, nella via centrale della città, era collocato all'interno di un palazzo, ed affacciava su un cortile molto ben tenuto. La porta era quella di un "normale" appartamento. Suonai, e venni ricevuto da una Signora mooolto anziana e gentile. Con i modi garbati che la distinguevano, mi fece accomodare in un grande salone, con il vetusto parquet che gemeva sotto i miei piedi. Dopo pochi minuti, quell'insolita fotografa mi collocò davanti ad una grande, antica, specchiera, e mi incoraggiò: "si metta a posto!" Con lo sguardo le feci intendere che avevo proprio poco da sistemare ... così mi ritrovai davanti ad un'Hasselblad, con il suo bravo Sonnar 150 mm. e, dietro, un fondale bianco. Flashes davanti, da entrambe le parti. Qualche click, e la Signora mi congedò, dandomi appuntamento a parecchi giorni dopo per il ritiro delle fotografie. Quando andai a prenderle (il conto mi parve "salato" assai!) sorpresa: zero rughe, e delle immagini che definii atte ad essere, a suo tempo, murate all'interno della "Cappella di famiglia": il "caro estinto", insomma! Ricordi! Ciao. GL |
| inviato il 17 Dicembre 2024 ore 16:33
Io ricordo una foto dei miei nonni di circa 70 centimetri sul lato più lungo dove si potevano vedere i ritocchi fatti con un pennellino persino sul colletto bianco della camicia di mio nonno e ricordo che mia madre mi diceva che tutte le foto di quegli anni venivano "aggiustate" dal fotografo. Quindi era una procedura normale il ritocco delle foto. |
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