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Come si legge una fotografia


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avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2024 ore 18:59

@Ooo
si sono d'accordo ma non voglio screditare del tutto la foto posata. Nei video di una fotografa che guardo su youtube, ha preso una atleta per farle un servizio, non era una modella. Le ha chiesto di posare e anche lei proponeva come voleva essere ritratta, guardava le immagini, sceglieva, riprovava, suggeriva il suo lato preferito ecc.
Quello è un modo comunque di fare emergere il carattere del soggetto perché posare significa porre il proprio corpo in una posizione, in cui i muscoli devono dare stabilità, il che è una azione: devi sceggliere come accavallare le gambe o come girarti in un certo modo ecc. Il fotografo non ti dirige con il radiocomando, ti suggerisce solo la posa ma non al millimetro.
Il fatto è che ci sono foto che sono veramente pretestuose, magari belle esteticamente, il che fa anche bene allo spirito, ma che hanno proprio la posa da "famo la fotografia eccitante" con la modella a bocca aperta e occhi chiusi come fosse colta da una estasi mistico sessuale che non ha alcun senso nel contesto. Non racconta niente.


avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2024 ore 19:01

Ehhh, caro Black Imp, purtroppo l'uomo del "bello" non è mai sazio MrGreen
Ma questo non vale mica solo per i ritratti.

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2024 ore 23:10

Cito Black Imp
si legge dalla posa, dalla posizione del corpo. dall'espressione, dal fatto che guardi in camera o no, dal fatto che sia a fuoco tutto il soggetto o solo gli occhi mentre fa un particolare sguardo, dallo schema di illuminazione che il fotografo ha scelto si che sia più solare, più cupo, più sexy...


Questo si riferisce alla parte denotativa, che è ovviamente facile da spiegare. È principalmente tecnica e, a mio avviso, non serve a caratterizzare la persona ritratta.

Citazione dall'articolo in questione
Approfondendo il grado di lettura potremmo cominciare a distinguere gli elementi connotativi da quelli denotativi.


Cito Black Imp
quello che il fotografo ha voluto rappresentare del carattere di una persona che magari non è realmente di quel soggetto ma del fotografo stesso.

Questo sembra a sua volta riferirsi alla parte connotativa, che non è così facile da spiegare, come potete vedere.

Se la foto riflette solo il carattere del fotografo, credo che qualcosa sia andato storto.
Ma cosa ottengo guardando un ritratto se non conosco il modello o il fotografo?

Dopo aver visto questo video, voglio fare ancora meno ritratti. Fallirei e nemmeno la modella apprezzerebbe il risultato, tranne forse se viene visto solo in senso denotativo. ;-)



avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2024 ore 23:34

Se la foto riflette solo il carattere del fotografo, credo che qualcosa sia andato storto.
Ma cosa ottengo guardando un ritratto se non conosco il modello o il fotografo?


credo tu abbia frainteso la fotografia. il linguaggio della fotografia ha come forza quello di ILLUDERTI di vedere "la realtà", di essere solo un occhio oggettivo su una scena in cui non c'eri.
E' appunto una illusione, perché tu vedi sempre e solo quello che il fotografo vuole che tu veda. Punto.
Ciascuno di noi nel muoversi, nel posare, nel parlare ha anche delle posture che non sono le sue abituali, magari sono di transizione. Sta al fotografo decidere quando scattare e che cosa pubblicare. Abbiamo anche detto che in certi casi si coinvolge anche il soggetto nella scelta ma in generale - per esempio quando rubi un ritratto - il fotografo sceglie anche inconsciamente di valorizzare un momento, uno sguardo, una postura in cui lui si rivede, o che LUI ritiene rappresentativa del soggetto.
Non vorrei ripercorrere la critica al verismo che è già stato abbondantemente demolito.

Se io inquadro una piazza in cui isolo la fioriera abbassandomi e dietro il solito monumento, faccio vedere una piazza elegante e bella esteticamente. Se mi alzo, mostro il pattume e lo sporco che c'è tra il vaso e il monumento, o amplio l'angolo e includo crocchi di malviventi o vandali... do una immagine diversa.
E' il gioco illusorio della fotografia che è forte perché guardandola, a differenza dei dipinti, tu credi sia una rappresentazione della realtà perché è passata attraverso un'ottica, non è stata inventata ex nihilo come un dipinto o una illustrazione.

Se riesco a fotografare con un artificio o un piedistallo nascosto una persona che sta in piedi su di un dito tu ti stupisci, perché credi che quello che vedi sia "realtà". Se te lo disegno non ti fa nessun effetto perché dai per scontato che disegnando o dipingendo uno possa rappresentare qualsiasi fantasia.

Quindi è una ILLUSIONE.

Dopo aver visto questo video, voglio fare ancora meno ritratti. Fallirei e nemmeno la modella apprezzerebbe il risultato, tranne forse se viene visto solo in senso denotativo


non vorrei rovinare una apprezzabile analisi ma personalmente più che questo tipo di suddivisione e razionalizzazione del processo di composizione di un ritratto, io mi baserei su quello che è più proprio dell'arte: comunicare EMOZIONI che puoi provare tu stesso mentre scatti. Anche quando si vogliono dare messaggi complessi, filosofici, lo strumento dell'arte per aprire la disponibilità recettiva dell'osservatore è l'emozione. Altrimenti si fa solo dei trattati.

avatarsenior
inviato il 08 Novembre 2024 ore 23:49

Black Imp, non ci darei nemmeno troppo peso alla storia delle emozioni: anche quella è sopravvalutata.
È il classico termine trasversale che si usa quando si vuole dare un tono di profondità e di umanità alle cose...che però il più delle volte cela disimpegno esattamente come chi apprezza una foto solo perché esteticamente è "spettacolare".

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 0:18

Black Imp, non ci darei nemmeno troppo peso alla storia delle emozioni: anche quella è sopravvalutata.
È il classico termine trasversale che si usa quando si vuole dare un tono di profondità e di umanità alle cose...che però il più delle volte cela disimpegno esattamente come chi apprezza una foto solo perché esteticamente è "spettacolare".


ma no è una cosa molto semplice. Quello sguardo, quella posa, quell'azione mi suscita tenerezza, sesso, rabbia, interesse, ecc. la mostro. La scelgo consapevolmente e la rappresento. POI se voglio usare quella porta per dire di più posso sempre farlo: ti impietosisco con l'immagine commovente e poi strutturo la foto per avere un significato simbolico - costruito ovviamente -. Sono cose molto più semplici ed intuitive che stare a discernere su aspetti connotativi e denotativi - lo fai in modo spontaneo.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 0:25

Mi riferivo genericamente alla tua posizione in merito al discorso artistico di cui si parlava anche nell'altro thread. Prendiamo con le pinze l'affermazione che un'opera debba arrivare trasversalmente per via emotiva altrimenti è meglio dedicarsi ai saggi, perché da qui al qualunquismo tipo "salumiere e letterato si equivalgono", il passo è breve :)

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 1:56

Mi riferivo genericamente alla tua posizione in merito al discorso artistico di cui si parlava anche nell'altro thread. Prendiamo con le pinze l'affermazione che un'opera debba arrivare trasversalmente per via emotiva altrimenti è meglio dedicarsi ai saggi, perché da qui al qualunquismo tipo "salumiere e letterato si equivalgono", il passo è breve :)


beh l'arte arriva emotivamente e chi è più colto poi sarà in grado di leggere ciò che l'autore vi ha costruito sopra. Chi no avrà avuto almeno uno stimolo a pensare. Chi ha anche problemi emotivi non arriverà neanche al primo livello.
Ma l'arte puramente didascalica... non è arte.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 2:13

Se per emotivamente intendi irrazionalmente, posso anche essere d'accordo.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 7:44

credo tu abbia frainteso la fotografia.

Chi vuole affermare di aver capito la fotografia? ;-)
Ma quello che hai scritto era chiaro per me.

Ma se conosco una persona e vedo un suo ritratto e non la riconosco quando leggo la foto "tra le righe", per così dire, allora il fotografo deve aver sbagliato qualcosa o non ha capito qual è lo scopo di un ritratto. Ma probabilmente non ho capito a cosa servono i ritratti e non intendo quelli che vengono caricati qui sotto la voce ritratti di moda.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 8:21

ho un certo odio per i ritratti posati

Peccato perché sono i migliori. Lo scatto rubato e' raro e privilegia la spontaneità ma è l'illusione moderna (pretendere un ritratto senza collaborare). Tra l'altro anche per i non professionisti è proprio il “rispetto” per il lavoro del fotografo (che aiuta anche a sistemare la postura e mettere a suo agio il soggetto) a generare ottimi ritratti. Sta cosa dell'approccio sempre in stile reportage di guerra sta sfuggendo di mano. MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 9:07

Seguo Cool

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 10:06

Peccato perché sono i migliori. Lo scatto rubato e' raro e privilegia la spontaneità ma è l'illusione moderna (pretendere un ritratto senza collaborare). Tra l'altro anche per i non professionisti è proprio il “rispetto” per il lavoro del fotografo (che aiuta anche a sistemare la postura e mettere a suo agio il soggetto) a generare ottimi ritratti. Sta cosa dell'approccio sempre in stile reportage di guerra sta sfuggendo di mano. MrGreen

oltre il ritratto "rubato" c'è altro.
Per me i ritratti posati non sono affatto i migliori per i motivi che non ripeto perchè ho già detto.
Non è necessario nè rubare nè fare posare. Per es.
ad un soggetto puoi dire di muoversi, ad una modella di tirare su i capelli, di saltare, di alzarsi o sedersi.
Queste non sono pose, sono azioni. La posa è l'assumere una posizione statica cercando di rimanere più fermi possibile.

ma la cosa più probabile centaruro, è che abbiamo un'idea molto diversa di "migliore".

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 19:08

Che c'entra. Dirgli di muoversi, di fare qualcosa, e' sempre posato una volta congelato l'attimo. Ritratto pensato.

avatarsenior
inviato il 09 Novembre 2024 ore 19:11

no, un momento, un conto è dirgli girati e fotografi da girata,
un altro è fotografare mentre si gira. Per me sono due cose diverse
e sono diversi anche i tempo di impostazione della fotocamera.

Comunque se devo essere sincero, neanche questa di dare indicazioni è il mio massimo.
Preferisco fotografare gente che si muove di suo.
Il mio preferito è un misto tra reportage e street. Metto una mia immagine come esempio



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