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pfas composti inquinanti nella carta per stampa


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avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2024 ore 17:53

Ci sono composti PFAS nelle carte per stampa ink-jet?
Ci sono produttori, Hahnemuhle Canson Ilford Epson Cannon ecc. che dichiarano la presenza di questi composti cancerogeni nel coating con cui vengono trattate le carte per stampa inkjet?
Qualche mese fa ho iniziato ad usare la Hahnemuhle sustainable photo satin 220 ma non sono in grado di capire se pfas siano presenti in quella bella carta.
Allego qui il link delle pagine sul sito Hahnemuhle che parla della loro politica per la sostenibilità.
www.hahnemuehle.com/en/about-us/sustainability.html
Tra l'altro, come altrove da altri sottolineato, le carte Photo in genere sono carte con un rivestimento plastico, le carte RC Resin Coated sono rivestite di plastica. A mia conoscenza l'unica carta Photo che non impiega plastica è la Hahnemuhle Sustainable.

avatarsenior
inviato il 12 Agosto 2024 ore 19:57

mi hai fatto venire voglia di stampare menoEeeek!!!

avatarsenior
inviato il 12 Agosto 2024 ore 22:47

Ma anche le opache hanno rivestimenti o additivi plastici contenenti pfas??!
Eeeek!!!
Avrei sempre pensato di no.

avatarsenior
inviato il 12 Agosto 2024 ore 22:48

Comunque (OT) è lunghetta la lista di roba che impiega i pfas ad oggi, ancora.... Triste

Tornando in tema, secondo me la Sustainable in questione non li contiene, se interpreto bene ciò che Hahnemule stessa scrive in quella pagina.

Certo che però dovrei avere una stampante seria, e non la ciofeca che ho (XP620), per stampare con soddisfazione su una carta da un euro a foglio... Sorriso

avatarjunior
inviato il 12 Agosto 2024 ore 23:31

A me puzza di troll non di pfas

avatarsenior
inviato il 12 Agosto 2024 ore 23:43

Ma chi, Andrea?!
Ma manco per niente. Come ti è venuto in mente che possa esserlo?

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2024 ore 0:09

Non sto a trollà, semplicemente sabato a casa di mia madre ho visto una trasmissione di Report su Rai3 che parlava dell' inquinamento da PFAS (che non sapevo cosa fossero). Ho intuito che fossero sostanze usate per rivestire le pentole antiaderenti ed i tessuti trattati antimacchia e antigoccia.
Ad un certo punto nella trasmissione vengono a illustrare una mappa delle zone più inquinate in Europa. Poi la troupe relazione su una serie di prelievi ed analisi acque in Toscana, da cui emerge che fra le più inquinate sono le acque a valle dell'impianto di depurazione di una zona dove sono presenti cartiere (sì, avete letto bene, immediatamente a valle dei depuratori delle cartiere, perché le cartiere pare che siano grossi utilizzatori di PFAS e, poiché non c'è modo di depurare le acque da questi composti, le concentrazioni sono massime dove i depuratori sversano le loro acque teoricamente pulite nei fiumi (teoricamente chi scarica in acque bianche come quelle dei fiumi deve attenersi alle tabelle più stringenti della legge Merli, ma, a quanto pare, le tabelle non tengono nemmeno conto di questo tipo di composti).
Mi sono a quel punto posto il problema se anche le carte che usiamo noi appassionati di fotografia contenessero questi PFAS nei rivestimenti con cui sono trattate. Anche i tessuti oggi stampati con ink-jet vengono tutti pretrattati con rivestimenti che servono ad evitare che le gocce di colore spruzzate sulle fibre penetrino in esse generando quel difetto che porta all'ingrossamento del punto del retino e del motivo stampato ("spande" si diceva nel gergo di stampa tessile), fenomeno che in inglese va sotto il nome di bleeding. Un tempo si usavano degli addensanti naturali oggi sono tutti composti sintetici ma onestamente non saprei dire se contengono PFAS.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2024 ore 0:17

però mi sorge un dubbio, se la carta contenesse PFAS...riciclandola si inquinerebber il doppio? non la vedo più come una cosa green. È un bel problema.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2024 ore 0:26

Diciamo che, a rigor di logica, già tutte le carte RC cioè Resin Coated, vale a dire le carte "Photo", cioè quelle "non fineart", che costano meno delle fineart, tutte le RC NON sono di fatto riciclabili, teoricamente e praticamente non vanno smaltite con la carta ma con la raccolta indifferenziata. Unica eccezione di cui io sia a conoscenza è la Hahnemuhle Sustainable Photo Satin (più ovviamente tutte le carte fineart in alpha-cellulosa) che sono riciclabili con la carta.
Non so dire se le fineart contengano PFAS e se il fatto di riciclarle peggiori la questione.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2024 ore 0:28

Le carte fineart RAG, che non sono in alpha-cellulosa ma in fibra di cotone, non saprei dire se possano essere smaltite con la carta.

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2024 ore 0:32

Anche molte carte per alimenti contengono PFAS! (Credo e spero però che le carte da forno "compostabili" ne siano esenti).

avatarsenior
inviato il 13 Agosto 2024 ore 0:35

però se nella carta mi dicono 100% cotone...per me significa che c'è solo quello, anche se non vorrei che magari per la legge...( un po' come accade per i maglioncini di pura lana vergine) se superi una percentuale puoi scrivere 100%. io per ora per le.mie stampe ho usato un po' di tutto, 100% cotone, 70%agave 30%cotone, Bamboo e anche qualcosa 100% alfa cellulosa.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2024 ore 20:06

Io mi porrei il problema se l'eventuale pfas delle carte fotografiche viene in qualche modo disperso in fase di stampa o assorbito mediante contatto tra mano e foto: mi sembra improbabile, ma andrebbe approfondito. Per il fatto che le foto stampate inquinano quando smaltite credo che si tratti di questione di poco impatto: sono cose che in genere si conservano.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2024 ore 23:14

Sì in genere si conservano però può capitare di rifilarle e dovere cestinare gli sfridi. Inoltre c'è da considerare il fatto che niente è eterno, quello che io oggi ho deciso di conservare potrebbe deteriorarsi nei colori e divere essere cestinato, oppure alla nostra morte capitare in mano a persone a cui non interessa e venire smaltito.
Poi ci sono le stampe errate.
Il problema grosso sta comunque nella produzione delle carte.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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