| inviato il 05 Giugno 2024 ore 11:26
Avani Rai ha realizzato un film su suo padre Raghu Rai. Il titolo è: “An unframed Portrait”. L'ho trovato molto bello. Qui c'è solo il trailer: avanirai.com/Films-2 |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 12:06
“ Scusate, ma "egemonia culturale" mica significa "più bravi/meno bravi"…. Significa che il riferimento a cui "tutto il mondo guarda" si sta spostando progressivamente da una parte del mondo ad un'altra. È esattamente la stessa cosa che succede in campo geopolitico... „ mi permetto di insistere perchè l'etimo e il siginficato delle parole hanno un peso che non può essere stravolto secondo il proprio arbitro. Egemonia ne ha uno, se volevi esprimere un concetto diverso è altra storia. “ Il numero di fotografi é aumentato, si sono create scuole e se il Giappone era già avanti e la corea sta correndo da un po', la Cina é un fenomeno più recente Questo non solo in fotografia ma anche in arte contemporanea si vede lo stesso fermento, é un dato di fatto. l'India é più indietro da questo punto di vista ma le cose iniziano a cambiare anche lì, ma nella street si stanno creando una nicchia di autori secondo me interessanti che hanno il vantaggio di raccontare un paese complesso In occidente da qualche anno c'é un po' di stagnazione ed é abbastanza evidente tutto qui „ Io penso che il mondo sia diventato solo più piccolo grazie ai mezzi di comunicazione. Sino a pochi anni fa era impensabile che si potessero raggiungere persone sconosciute distanti migliaia di chilometri e che potevano rivolgersi solo a canali e strumenti diversi con i quali non era possibile raggiungere la platea odierna. Non vedo particolare stagnazione almeno in fotografia di strada nel vecchio continente, ma ciascuno ha la propria rispettabile prospettiva. La mia si fonda su cio che vedo in giro sui canali di nicchia presenti, compresi i festival che vi sono in giro nel mondo e nei quali vedo fortunatamente un ampia diversificazione tra i vari continenti e quello che più conta di stili e personalità diverse Sino a pochi anni fa erano molto vitali importanti collettivi fondati da persone dei luoghi più disparati. L'unico cambiamento che ho notato è che si sta perdendo un senso collettivo verso una maggiore personalizzazione dei singoli. |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 12:30
Non mi interessa uno scontro dialettico e la chiuderei qui, ma faccio un paio di precisazioni che credo chiariscano ciò che ho scritto. Il fatto che in arte e fotografia ci fosse un egemonia del vecchio continente e degli Stati Uniti è un dato di fatto, in tutte le mostre che contano per un lungo periodo questo binomio è stato assoluto e gli Stati Uniti hanno iniziato ad imporsi solo dopo il 1964 con il premio assegnato a Rauschenberg che diede agli artisti americani rilievo. La Cina ma anche altri luoghi dell'asia hanno potuto avere un numero di autori rilevanti anche grazie agli sconvolgimenti sociali degli ultimi anni. E' chiaro che un paese dove ci sono dittature o la popolazione vive sotto la soglia della povertà non ci saranno molto artisti/fotografi. Le cose sono cambiate e stanno cambiando, sono nati tantissimi nuovi autori, persone che sicuramente sono state influenzate da quello che era in occidente, ma che stanno sempre più prendendo la loro strada. Sicuramente certi non li conoscevamo perchè non invitati nei luoghi della cultura occidentale, ma Seoul, Singapore oltre che Honk Kong, Shangai e Tokyo stanno sempre più diventando centri culturali importanti. Così come successe a Parigi anni fa dove c'era una concentrazione di autori importanti ora queste metropoli stanno diventando luoghi fervidi Che in occidente ci sia stagnazione non lo dico io, ma è opinione diffusa già da qualche anno da molti addetti ai lavori, circola meno soldi e per varie ragioni c'è una situazione ancora poco delineata, ma con poche cose davvero nuove e fresche. |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 12:35
Matteo, e la chiudo qui pure io, l'arte segue i soldi. Qui stiamo parlando, o almeno mi pare, di fotografia di strada che non ha la pretesa di assumere ad arte e soprattutto non ha tutto questa movimentazione di soldi del c.d. mondo artistico ed è spesso costretto a ricorrere forme di autofinanziamento. Sono due mondi paralleli e non si incontrano mai e dubito fortemente che si incontreranno anche in futuro. |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 12:44
Mirco, quello che intendo mi sembra molto chiaro. Se trent'anni fa avessimo qui stilato una lista dei fotografi culturalmente più influenti in quel momento a livello mondiale, la percentuale di oriente e occidente sarebbe stata assolutamente sbilanciata a favore dell'occidente. Se rifacessimo la stessa lista fra trent'anni, il rapporto oriente/occidente sarebbe completamente diverso. Spero tu possa concordare…. Cosa è successo nel frattempo? In Asia hanno imparato a fotografare? Hanno imparato a "comunicare" meglio le loro fotografie? Quello che è successo è che il "baricentro" del mondo si è spostato (e sempre si sposterà). Il '900 è stato un secolo centrato sulla prevalenza culturale di un certo Paese che era anche prevalenza economica. Se andiamo indietro nel tempo, abbiamo periodi più o meno lunghi in cui altri Paesi hanno assunto un ruolo guida e guarda caso la loro produzione culturale è diventata un punto di riferimento in quel periodo. Oggi il centro del mondo si sta spostando verso est e non per caso noi ci accorgiamo di più di certe produzioni culturali che magari consideravamo periferiche o "esotiche". |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 12:49
Oltretutto paesi come la Cina non avevano un ceto medio così ampio, ora é aumentato per esempio turismo interno e la popolazione può attingere ad attività diverse come la fotografia cosa che prima in un ambito più contadino era impensabile. Stessa cosa l'india, città come Mumbai si stanno sviluppando enormemente e la vita cambia e questo da più opportunità a chi riesce ad uscire dalla soglia di povertà. Sicuramente arte segue i soldi ma qui é il contesto sociale che fa la differenza Ripeto non sono mie opinioni ma sono numeri oggettivi |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 12:53
Io credevo che si parlasse di fotografia di strada, evidentemente mi sbagliavo io. Buon proseguimento |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 13:14
Anche lì il numero di autori é aumentato molto e la partecipazione anche a premi internazionali é decisamente più consistente Ci sono più fotografi perché più persone possono permettersi di avere una macchina fotografica e non passano solo la vita nei campi. In più aperture di gallerie e musei danno input e generano cultura e un circolo positivo dal punto di vista culturale e delle opportunità |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 13:17
Ok, dai. Chiudiamo questo "inciso" e torniamo in topic. |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 13:49
Comunque il film An Unframed Portrait di Raghu Rai lo guarderei volentieri, ma non so dove pescarlo |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 17:28
“ Comunque il film An Unframed Portrait di Raghu Rai lo guarderei volentieri, ma non so dove pescarlo „ L'ho visto su arte.tv circa quattro anni fa. Purtroppo non è attualmente disponibile, altrimenti lo guarderei di nuovo. |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 17:31
Amazon prime ha i diritti ma non per l'Italia, mi sa che era su mubi ma attualmente mi pare di no |
| inviato il 05 Giugno 2024 ore 22:41
Il film ve lo posso passare io. Però è in inglese senza sub. Scrivetemi in MP. |
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