| inviato il 18 Aprile 2025 ore 16:23
Attribuisco ai social network la responsabilità di far "morire" lentamente la fotografia di strada. Sono un vecchio fotografo settantenne e, fino al nuovo millennio, non ho mai avuto nessun problema a fotografare le persone per strada. Il motivo è semplicemente per il fatto che un fotoamtore non rappresentava un "pericolo" perchè avrebbe usato quella foto, al massimo, in una proiezione di diapositive con pochi amici, oppure appesa a un quadro in una parete di casa o conservata in un album. Più raramente esposta nella mostra di un concorso. I social hanno reso pericoloso il possibile uso della propria immagine che ora può raggiungere migliaia di persone, essere usata per motivi sconosciuti e commentata da chissachi, in un contesto sconosciuto per motivi ignoti. Così è nato il dubbio (che prima non esisteva) e la domanda spontanea e più che lecita: "perchè mi stai fotografando?" Indipendentemente da questa accusa ai social network che sono incontrollabili e pericolosi anche per il titolare dell'account, credo che lo spirito artistico che mi animava nel Novecento e quello odierno siano immutati. Per questo, pur dubbioso nel barcamenarmi tra leggi che hanno sempre l'incognita dell'interpretazione, ho deciso di usare la stessa semplicità e buona fede di sempre. Così ho pubblicato nel mio profilo Flickr una dichiarazione che, spero, mi tuteli almeno di fronte a un giudice di mente aperta, e che pubblico qui. "Precisazione relativa alla rispresa fotografica di persone (street photography) La street photography è una forma di fotografia che cerca la bellezza nella quotidianità, catturando la vita di tutti i giorni attraverso l'obiettivo della fotocamera. Si distingue per la presenza umana, la ricerca di luoghi suggestivi e l'abilità nel cogliere l'inaspettato attraverso l'elemento del caso. Tutte le mie fotografie pubblicate su Flickr rientrano (nell'intenzione dell'autore) in questa tipologia d'arte, legalmente riferibile all'art.97 legge 633/41. Tutte le foto, infatti, sono effettuate per scopi esclusivamente artistici/culturali. Nessuna immagine è messa in commercio e non reca pregiudizio all'onore, alla reputazione od anche al decoro della persona ritrattata. La mie immagini sono pubblicate in un portale dedicato esplusivamente alla fotografia, non sono utilizzabili da nessuno e non saranno mai pubblicate in un social network. Nel caso in cui il soggetto ritratto desiderasse la rimozione della fotografia è sufficiente comunicarmelo. Sarà mia cura rimuoverla immediatamente." Di cavilli, avvocati e uomini di legge, ne possono trovare migliaia e anche di motivi per cui una dichiarazione simile non serve a nulla, ma, almeno, tra l'ottusità di alcuni legislatori e la semplicità di chi vuole solo esprimere la sua, se pur piccola e povera, arte, io sono certo di essere dalla parte giusta. |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 17:18
“ ...avrai mille interpretazioni... „ Già gli antichi Romani, giuridicamente saggi il più delle volte, dicevano: Tot capita tot sententiae. “ Di cavilli, avvocati e uomini di legge, ne possono trovare migliaia e anche di motivi per cui una dichiarazione simile non serve a nulla, ma, almeno, tra l'ottusità di alcuni legislatori e la semplicità di chi vuole solo esprimere la sua, se pur piccola e povera, arte, io sono certo di essere dalla parte giusta. „ Severo eppur giusto, quasi nel solco manzoniano (di Alessandro). |
| inviato il 18 Aprile 2025 ore 18:37
Flickr è una sorta di social network. Condividendole su flickr non è che ci sia molta differenza rispetto a pubblicarle in un gruppo di fotografia su facebook o su instagram. |
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