RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Problemi con aria calda usando un tele


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Problemi con aria calda usando un tele




PAGINA: « PAGINA PRECEDENTE | TUTTE LE PAGINE |

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2023 ore 17:31

“quello senza dubbio, ma utilizzando un tele 100-400 si può pensare che i tempi siano rapidi quanto basta e poi... il tremolio non è un movimento rapido per cui anche tempi relativamente brevi -tipo 1/125- sono più che sufficienti. “

Non sottovaluterei questo aspetto
Nelle foto di paesaggio se si usa cavalletto o semplicemente la stabilizzazione uno potrebbe usare tempi non troppo veloci
Poi il tele amplifica tutto, compreso il tremolio dell'aria

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2023 ore 19:06

Come già detto l'aria si muove e 400mm sono tanti. Consiglierei di essere certi di aver eliminato mosso e micromosso usando il treppiedi o tempi sufficientemente veloci. Una volta che si sia sicuri che il problema sia davvero il movimento dell'aria allora non resta altro che cercare le condizioni migliori per lo scatto: orari giusti, meteo adatto e ridurre il più possibile la distanza dal soggetto.
Attenzione però che usando il treppiedi bisogna anche tener presente che più il tempo di posa sarà lungo più le masse d'aria tra soggetto e fotocamera avranno tempo di fare la ola... La solita strategia tipo "siccome uso il treppiedi allora diaframmo fino ai valori migliori per l'ottica, tengo gli ISO bassi per evitare il rumore e compenso il tutto mettendo tempi lunghi" non porterà a buoni risultati dal punto di vista della riduzione degli effetti delle turbolenze dell'aria. Bisognerà invece tenere tempi abbastanza veloci, alzare magari gli ISO e usare diaframmi un pochino aperti (il tutto entro limiti accettabili).

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2023 ore 19:36

Scatta dopo che abbia piovuto

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2023 ore 19:45

Scatta dopo che abbia piovuto

+1
....e d'inverno con il freddo
Insomma con le giuste condizioni !

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2023 ore 20:02

anche l'utilizzo della raffica aiuta, scattando una raffica di 10-15 frame talvolta lo scatto buono c'è, una frazione di secondo in cui la turbolenza dell'aria si placa e viene fuori un po' più di dettaglio in foto

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2023 ore 22:27

Ma dopo la serie di "ricette" più o meno valide, e scattare quando le condizioni sono favorevoli è complicato?

la difficoltà negli scatti lunghi penso sia nota dal secolo scorso.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2023 ore 18:59

Esatto, il problema semmai è quando NON puoi decidere tu l'orario... Tipo fotografie ad una esibizione aerea. Lì ti attacchi proprio. Ho dovuto buttare tutta una serie di scatti fatti a Pratica di Mare per il centenario dell'AMI perchè inguardabili a causa delle onde di calore.

avatarsupporter
inviato il 01 Novembre 2023 ore 20:28

Non faccio quasi mai paesaggi ma suggerisco altri 2 strumenti: dxo pure raw che oltre a togliere il rumore migliora sensibilmente la nitidezza in foto "morbide", e PS/nitidezza/riduzione del mosso.

Fotografando in volo i grandi rapaci è difficile incontrarli se non nelle ore centrali: a volte non si può scegliere l'ora.

avatarsenior
inviato il 02 Novembre 2023 ore 18:37

Riporto qui con copia-incolla alcuni miei vecchi commenti :
La turbolenza atmosferica sale dal versante Sud dei monti, è dovuta alle alte temperature del terreno scaldato dal sole.
Quando il meteo prevede che fa caldo e c' è turbolenza atmosferica lascio a casa il Sony 200-600 e porto il 70-300.
Il tele Sony 200-600mm con il caldo estivo è difficilmente utilizzabile oltre i 300mm. a meno che salire molto in quota al mattino presto.
D' inverno questo 200-600mm va molto meglio con l' atmosfera più fredda, ma bisogna evitare di fare foto in direzione di fabbricati riscaldati ( Baite o gruppi di case, anche se sono un pò lontane, "muovono" l' atmosfera e rovinano le foto ).
La turbolenza atmosferica ( calore ) sale sul versante sud dei monti e con i supertele è difficile mettere a fuoco un soggetto che sembra un brodo in continuo movimento, in genere verso Nord le immagini ingrandite nel mirino 12x sono molto piu' ferme ( atmosfera piu' fredda, dove non picchia il sole ) e piu' facili da mettere a fuoco. Sto parlando dell' atmosfera "vicina" , a 20-30 m di distanza che sale dallo stesso monte dal quale si fa una panoramica. Ma a volte si tratta di atmosfera anche lontana di diversi Km, è un fenomeno casuale ed incontrollabile perchè sovente la direzione del vento cambia.
Questo calore muove tutta l' immagine, la deforma e la muove in un modo peggiorativo sopratutto verso la zona dove picchia il sole ed il calore sale. Ho visto queste correnti calde tenere in volo un parapendio per oltre 4 ore, sembrava sempre fermo, non scendeva mai...

Nella mia galleria "Test Turbolenza" ho evidenziato il problema. Vedendo in successione le coppie di foto simili si notano le deformazioni dovute al movimento dell' atmosfera.
Io ho una mirrorless Sony A7R2 e nel mirino elettronico vedo le immagini ingrandite 12x prima dello scatto e posso verificare quanta turbolenza atmosferica c' è.

avatarsenior
inviato il 04 Novembre 2023 ore 5:51

l'unica vera soluzione è fare una serie di foto tutte con gli stessi tempi e diaframmi e poi utilizzare un software di stacking , questo ti permettera di aumentare molto la definizione e di eliminare la turbolenza .

avatarsupporter
inviato il 04 Novembre 2023 ore 12:04

Non è che il problema è il paraluce dell'ottica e la turbolenza si crea al suo interno?




Questo è il video che spiega bene il fenomeno...


avatarsenior
inviato il 04 Novembre 2023 ore 15:56

Quel problema di turbolenza all' interno del paraluce è molto minore di quelli che ho descritto sopra, comunque se si manifesta basta togliere il paraluce , oppure mettere un fazzoletto bianco sopra il paraluce .
Inoltre quel problema del paraluce non si manifesta se si protegge dal sole la fotocamera + teleobiettivo quando è in attesa sul treppiedi ( basta una maglia o giacca a vento appoggiata sopra ).
Se la temperatura del paraluce è uguale alla temperatura dell' ambiente circostante il problema di turbolenza all' interno del paraluce non c' è.
Un altro metodo è quello di stare all' ombra di un albero o di un fabbricato o di una roccia elevata.
Ho anche notato che dalla punta di una montagna le foto verso Nord sono migliori di quelle verso Sud, perchè a Nord dei monti c' è meno aria calda in salita, il terreno a Nord del monte è più fresco.
In inverno il versante Nord dei monti è molto più innevato di quello Sud e quel terreno a Sud più scuro scalda maggiormente di quello bianco innevato sul versante Nord.

avatarsenior
inviato il 04 Novembre 2023 ore 18:52

Mi viene da pensare che se il paraluce di un teleobiettivo si riscalda tanto da creare turbolenze di aria al suo interno a quel punto potrebbe forse anche presentarsi un problema del riscaldamento del corpo dell'ottica (specie se è nera) tale da compromettere l'allineamento delle lenti, e a quel punto ci sarebbe un problema in più per la nitidezza. Su un tele lungo piazzato fisso per parecchio tempo non sarebbe da escludere.

avatarsenior
inviato il 04 Novembre 2023 ore 20:42

L'aria turbolenta che si frappone tra ottica e soggetto non un piano unico verticale che si muove da fermare ma tutto lo spessore ha tante e differenti turbolenze che si muovono a velocità e intensità differenti perché il piano sottostante che le crea non è mai uniforme, la turbolenza che sale a 10 metri non sarà quella a 50 e nemmeno quella a 200, essendo trasparenti l'ottica le vede come fossero fuse e quindi molto continue.

Ogni tanto pratico tiro di precisione con ottiche che variano dai 10 fino a 40 x e l'effetto è chiaramente visibile con l'occhio senza doverci fare delle fotografie, su calibri maggiori viene perfino messa un nastro sopra la canna per almeno eliminare l'effetto vicino, per quello anche dei piccoli ventilatori riducono di molto l'effetto, però poi lo spazio fino al bersaglio è soggetto a tutte le turbolenze, con certe ottiche si nota l'alta frequenza del tremore.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)
PAGINA: « PAGINA PRECEDENTE | TUTTE LE PAGINE |


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me