| inviato il 24 Settembre 2023 ore 14:37
Terza e quarta sono forse un pelino più dozzinali, vero... Però sono ritratti che potrei fare anche io, quindi sviluppo una naturale empatia. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 14:54
@Andrea.Taiana “ Questa fonte é anche essa una fonte naturale? „ Sì. Vedi il bordo della tenda a sinistra e anche il riflesso speculare sulla scarpa del bambino e un po' sulla maniglia della finestra dietro di loro. Le finestre frontali (ai soggetti), le vedi riflesse sulle scarpe e sugli occhi. Dovete tenere in conto come cambiano gli ambienti e le loro caratterisitiche in relazione alla funzione sociale e alle zone geografiche. Se entrate in palazzo nobiliare, progettato 3-400 anni fa, la luce prevalente è quella visibile nella prima e nell'ultima foto. Si dovevano illuminare i percorsi (soprattutto pre '800), non le stanze, tranne quelle di rappresentanza (ampi saloni), non adatte al ritratto ambientato perchè dispersive. Nella seconda foto, invece, siamo a Colonia in un appartamento moderno. Più cresce la latitudine e più le finestre diventano grandi e le stanze con molte finestre per raccogliere la minore luce che ricevono dall'esterno (almeno fino a quando diventa un problema per il riscaldamento). Situazione ideale per i fotografi che noi ci sogniamo. Da noi, infatti, almeno fino ad anni molto recenti e in case ricche con ampie vetrate, si tende a fare finestre piccole per limitare il sole forte. La luce la si prende fuori, all'aperto. L'uso di luce naturale in interni richiede la comprensione di tutti questi aspetti. Per questo sono importanti il sopralluogo, la scelta dell'ora adatta se non addirittura delle condizioni meteo che influenzano la qualità della luce in ingresso e soprattutto il posizionamento del soggetto. E' un genere che non richiede molte attrezzature (al limite un pannello bianco), ma tanta pratica. Per inciso, il nudo in interni con luce naturale segue le stesse regole, con l'aggravante che le stanze da letto e da bagno sono quelle illuminate peggio dalla luce esterna per ovvie ragioni (almeno fino a qualche decennio fa). |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 15:06
Molto interessante Motofoto! |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 17:03
Posso sbagliarmi, pero' scommetterei che sulla quarta foto e' stato piazzato un bank... guarda l'ombra della cornice del quadro. e' troppo netta ed arriva da un punto in alto. Anche la temperatura della luce non e' la stessa tra la finestra in fondo e la luce che piove sui visi. Se dovessi scommettere, anche la prima foto scommetterei che ha una sorgente di luce artificiale. La luce cade troppo velocemente dietro alla persona a sinistra. inoltre e' troppo uniforme. Una finestra, per quanto grande, proietta chiaroscuri e ombre. Qui e' tutto troppo uniforme. Edit.. sto osservando da un po' la luce sulla sedia a capotavola della prima foto. Vi sembra una finestra? |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 17:31
Quarta foto. Probabilmente è una semplice finestra, non una porta finestra, senza luce diretta del sole che entra (magari esporta a nord con tenda semitrasparente davanti). Per questo la luce è identica a quella di bank. Non a caso i bank una volta si chiamavano "north light". Dalla luce e dal riflesso è difficile dirlo anche nella versione ingrandibile: ocula.com/art-galleries/galerie-greta-meert/artworks/thomas-struth/cha Però tu metteresti un divano attaccato ad una parete avendo solo la finestra visibile in quella stanza e muro dove immagini il bank? Sarebbe un divano così al buio che non riusciresti neppure a leggere il giornale. E' improbabile che sia un bank per la logica dell'arredamento. Inoltre, la luce leggermente più calda rispetto alla finestra può essere semplicemente dovuta ai tendaggi di oscuramento su cui la luce rimbalza. Se noti, quelli della finestra dietro si vedono bene e sono...dorati. Prima foto. Stesso ragionamento. Se non ci fosse una finestra e fosse un bank, quella stanza da pranzo sarebbe cieca. Altamente improbabile. Ciò non toglie che con i modificatori si possono simulare le finestre, ma si fa prima ad usare quelle che ci sono. I soggetti fotografati non sono poracci che vivono in un garage. Hanno case con molti ambienti e finestre tra cui scegliere. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 18:16
partendo dalla seconda e terza la mia impressione è uso di una luce riempitiva piu' in alto delle finestre e posizionamento di pannelli riflettenti o flash per schiarire le ombre, se poi fatto in PP non so... ma almeno noi gestiamo la luce prima dello scatto p.s. nella foto della regina l'ombra della gamba è un po' corta per essere da semplice luce laterale di finestra. queste foto si fanno non sperando nel meteo |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 18:52
Cominciamo dalla seconda: non esiste che una finestra a 3-4 mt faccia nel lobo del bambino in braccio al nonno quell'ombra secca.Poco naturali pure le ombre sui visi, classica resa da luce mista. Idem pure la foto che segue ha compensato probabilmente con un colpetto di flash rivolto verso il muro. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 18:59
“ Però tu metteresti un divano attaccato ad una parete avendo solo la finestra visibile in quella stanza e muro dove immagini il bank? „ no.. ma sarebbe sacrificato in un angolo anche se ci fosse una finestra. Non sappiamo come sia fatta la casa, ma quasi certamente, essendo una casa di ricchi, non e' un buco. Probabilmente sulla stessa parete c'e' almeno una seconda finestra e spazio da entrambi i lati del divano (che presumibilmente ha un tavolino e due poltrone di fronte). Insomma probabilmente e' una stanza ampia ed illuminata.. ma se osservi le ombre nette vedi che arrivano dall'alto e d inclinate. Se fosse una finestra diffusa la luce arriverebbe piu' orizzontale e di riflesso dal pavimento. Poi quando riprendi in interno in luce naturale, di solito hai a disposizione molta meno luce che all'esterno. Qui sembra (in tutte le foto) che la luce in qualche modo sia stata tirata su e dosata perfettamente per ottenere i soggetti illuminati in modo naturale e la vista attraverso le finestre, luminosa ma esposta correttamente. Un grosso lavoro di luci direi...sopraffino. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 19:09
Si può sempre applicare il diffusore alle finestre. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 19:14
“ Si può sempre applicare il diffusore alle finestre. „ naturalmente. ma una gelatina ti fa perdere tra uno e due stop... ottieni un'ottima luce ma debole. Qui gli interni sono illuminati come fossero all'aperto ed inoltre la luce arriva piuttosto dall'alto per essere una finestra. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 20:00
Voi andreste a fotograre la regina con la “fujina” in luce ambiente? Io mi porterei almeno 4 profoto con due “strip” sai magari per sfiga se ne scassano due.. Poi regolerei la potenza dei flash usandoli come riempimento.. poca differenza di diaframma tra soggetto e fondo giusto per far cadere la luce.. tipo f8 sul soggetto è tra f 5/6 è f 8 il fondo magari sottoesponendo di poco la scena in modo da rendere il meno visibile la presenza del flash o della ipotetica luce continua |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 20:02
Per non parlare ad esempio della terza foto con le due teste in parte sovrapposte ed il tocco di classe della suola della scarpa in faccia al fotografo. Se qualche forumista posta sta foto chiedendo opinioni verrebbe “sbranato “ |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 20:23
Secondo me il crucco andrebbe immediatamente arrestato e trattenuto per trascorrere almeno una notte in cella. E l'indomani al rilascio, gli andrebbe confiscata definitivamente la patente di grande fotografo, nel caso l'avesse mai conseguita. |
| inviato il 24 Settembre 2023 ore 21:03
Seconda, terza e quinta secondo me hanno una luce di riempimento. Bank = Softbox di dimensioni generose |
| inviato il 25 Settembre 2023 ore 0:03
Vi ricordate i ritratti fotografici in studio dell'inizio del secolo scorso? Quelli con viraggio seppia e soggetti imbambolati con occhi stranamente fissi e spalancati? Ecco, ci sono tre elementi che si ritrovano anche nelle foto di Family Portraits di Struth e che fanno comprendere la sua tecnica di illuminazione: 1) tutti i soggetti guardano verso un unico punto (tipicamente in camera) con espressioni rilassate, ma non allegre e men che meno ridanciane. Non ci sono sguardi incrociati di complicità. E soprattutto nessuno ha occhi mezzi chiusi o espressioni innaturali come capita sempre nelle foto di gruppo. 2) Tutti i soggetti sono seduti molto comodi, in pose senza sforzo (con l'eccezione della signora sul gradino che sta in piedi, ma essendo saldamente appoggiata allo stipite con un braccio, conferma la regola). 3) Struth usava una fotocamera a grande formato che gli permetteva grandi stampe, ma non raffiche di scatti. Doveva essere"buona la prima!" . Struth, per ragioni legate alla genesi del progetto Family Portraits, aveva capito che usando lunghe esposizioni poteva dare ai ritratti una firma stilistica particolare: gruppi di persone accuratamente posizionate in armonia, ma ciascuna appare come come isolata e indipendente dalle altre, proprio per la mancanza di relazioni tra gli sguardi e le espressioni. Per poter fare lunghe esposizioni preparava con cura, assieme ai soggetti, le posizioni comode e il punto da guardare, in modo che avessero il tempo necessario per assumere e mantere una espressione costante. Dalla lunga esposizione deriva la scelta dalla luce: tutta naturale . Mi è difficile immaginare la regina che si prenda dei lampi in faccia per fare riempimento o perchè qualcuno era venuto con gli occhi chiusi...ma chi può dirlo: magari le piaceva fare da modella. |
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