| inviato il 06 Maggio 2023 ore 7:40
"....passo il tempo a fare questo:.............." Che è esattamente quello che faccio io, identico, solo che io ci metto di più. |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 8:13
Per il 70% dei miei scatti 2 minuti sono anche sufficienti a finire la post... In generale il primo approccio è scorrere le foto e scegliere il mood della sessione/progetto/viaggio, poi raddrizzo orizzonti e correggo linee prospettiche, poi mi dedico a luci/ombre poi ritocchini se serve e infine nitidezza e denoise |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 10:43
“ Un po' di masochismo ce l'abbiamo tutti, ma si cerca di non esagerare... „ Si va bene, non è masochismo. Te lo insegnano nei corsi gente più esperta; se la foto non convince od è venuta male, cestini e vai avanti oppure la rifai, se puoi. Se hai un set di centinaia di foto in una sola giornata, non devi perdere tempo. Ma anche fosse una serie fatta in studio, con i giorni a seguire a disposizione, il tempo che sprechi per recuperare o aggiustarne una, lo impieghi sulle altre, non è ovvio per nulla. Scattare Raw+Jpeg, è assolutamente inutile, fosse solo per avere un backup al volo, ma solo per quello. Il raw lo visualizzi in jpeg nel monitor della macchina, e in jpeg sul monitor del computer, la differenza non la noti per niente. Tanto vale scattare e lavorare sui jpeg che al giorno d'oggi hanno compressioni eccellenti rispetto a 20 anni fa, e molto lavorabili. E non mangi spazio nella scheda o nel pc. |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 10:47
Mah, io mi considero ancora in fase di apprendistato per cui gli scatti che seleziono capita che non siano poi così buoni come mi appaiono al primo esame. Per cui sugli scatti che mi sembrano buoni faccio una post veloce, in modo da non perderci troppo tempo, tipo cinque minuti. Se poi queste immagini mi sembrano buone e magari penso di stamparle m vedo che ci sono cose migliorabili allora riapro il RAW e ricomincio tutto da capo, senza fretta. L'idea complessiva su come sviluppare il file in relazione al tipo di immagine finale che voglio ottenere in genere ce l'ho da subito, devo solo capire se ci si può arrivare e come fare: è quasi sempre l'idea che mi ha convinto a scattare, e gli scatti che considero "venuti male" sono proprio quelli che non mi permettono di realizzare quel che avevo (spesso vagamente) in testa quando ho scattato, o perchè non arrivo a riprodurre l'atmosfera che percepivo o perché, al contrario, non riesco a "forzare" l'immagine nella direzione che volevo: per esempio a volte può essere bello sviluppare una foto fatta in un pomeriggio luminoso in low key, una specie di "effetto notte" cinematografico, o al contrario creare un immagine che abbia uno sfondo molto chiaro partendo da una foto fatta in un sottobosco piuttosto cupo. Sono idee che a volte vengono ma non sempre la papera galleggia. |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 11:00
Miopiartistica, se anche fossero foto casalinghe su cui hai tutto il tempo di questo mondo, in genere se su una foto perdi almeno 40 minuti, qualcosa è andato storto. Gli errori sono utili per imparare a non ripeterli, ma dopo un po hai imparato, non c'è bisogno di tergiversare. Se l'immagine è uscita buona all'80% ma ha bisogno di piccoli aggiustamenti tipo le linee o la luce, è già un ottimo risultato. Se volessi divertirmi a differenziare una foto dall'altra con l'uso di qualche preset, ci vogliono meno di 5 minuti. E lì finisce. Conosco bravi matrimonialisti che impiegano più di un'ora a ritoccare una singola foto perchè quel momento non lo possono recuperare, a devono portare il risultato; succede, lì il tempo per la post è giustificato. |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 11:07
Se la foto è venuta male per moltissimi svariati motivi, l'errore umano o elementi esterni che entrano nell'inquadratura, ecc. ecc. ecc. scattare co sto benedetto raw non ti salva da nulla. Non esistono solo i recuperi delle ombre, a monte c'è la composizione, il soggetto come viene inquadrato e se risponde bene con lo sguardo, la sua posa, le smorfie che non deve fare, e via dicendo, in quel caso il raw te lo sbatti sui denti. ( commento enfatico senza offesa ). “ Sono idee che a volte vengono ma non sempre la papera galleggia. „ Assolutamente è così. |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 11:19
“ Si va bene, non è masochismo. Te lo insegnano nei corsi gente più esperta; se la foto non convice od è venuta male, cestini e vai avanti oppure la rifai, se puoi. Ma spesso non si può. „ Per l'appunto: vale la pena di spendere tempo solo su scatti interessanti per il contenuto ma con qualche problema che necessita di una post piuttosto impegnativa. Ovviamente se puoi rifare la foto fai prima. E se l'immagine non è un gran che meglio lasciar perdere, si butta, a meno che per qualche motivo non sia indispensabile avere una foto proprio di quel soggetto in quel posto e uno abbia solo quella. “ Se hai un set di centinaia di foto in una sola giornata, non devi perdere tempo. Ma anche fosse una serie fatta in studio, con i giorni a seguire a disposizione, il tempo che sprechi per recuperare o aggiustarne una, lo impieghi sulle altre, non è ovvio per nulla. „ Questo non lo capisco bene... vuoi dire che una post complessa fatta per un certo scatto poi la si può applicare anche su tutta una serie di immagini simili? “ Scattare Raw+Jpeg, è assolutamente inutile, fosse solo per avere un backup al volo, ma solo per quello. Il raw lo visualizzi in jpeg nel monitor della macchina, e in jpeg sul monitor del computer, la differenza non la noti per niente. Tanto vale scattare e lavorare sui jpeg che al giorno d'oggi hanno compressioni eccellenti rispetto a 20 anni fa, e molto lavorabili. E non mangi spazio nella scheda o nel pc. „ Mah, non saprei, questo implica settare il tipo di jpg che si vuole e fare tutte le regolazioni del caso prima dello scatto. Io preferisco scattare in jpg standard (che poi mi servirà da anteprima) + RAW e fare tutte le regolazioni in post. In ogni caso dicono che se ci fosse dettaglio da voler recuperare nella alte luci troppo chiare avere il RAW potrebbe essere utile. Ovvio che chi non sbaglia mai l'esposizione non ne ha bisogno. Io sbaglio parecchio... |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 12:47
Io difficilmente intervengo sull'esposizione (inteso come "levetta che alza od abbassa il livello d'esposizione"), ma guardo se il grafico mi segnali eccesso di nero o di bianco sull'intero fotogramma. Se si tratta di eccessi trascurabili (piccoli fazzoletti di luce totale o di ombra totale) cerco di correggerli regolando le luci ed il punto di nero oppure li lascio così come sono. Solitamente nel cameraRaw io regolo luci ed ombre e la rilevanza dei colori chiari/scuri, in funzione dell'effetto che quella foto dovrà avere. Per lo stesso motivo, regolo anche la durezza della dettagliatura e la temperatura&tinta del quadro cromatico. Questo per quanto riguarda l'ambiente CR. Se poi la foto dev'essere reimpaginata o ritoccata ulteriormente (oltre il semplice sviluppo fotografico) mi avvalgo dei comuni e strumenti che PhS mette a disposizione (correzione colore selettiva, corrispondenza colore, bilanciamento colore, curve, livelli... e tutti i tools di fotoritocco). |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 12:48
“ Questo non lo capisco bene... vuoi dire che una post complessa fatta per un certo scatto poi la si può applicare anche su tutta una serie di immagini simili? „ Se usi LR a casa, in sequenza certe regolazioni le puoi applicare su più scatti... ma a casa. Non fuori con solo un ipad per fare un po di camera bianca. LR su ipad non l'ho mai sopportato e non mi serve più di tanto. Se la macchina è settata a dovere, i jpeg che sforni avranno pochissimi problemi di alte o basse luci o cromie sballate. Ovvio che ognuno se la gioca come meglio crede per le proprie possibilità o richieste. |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 16:49
lo guardo, duplico il livello, riduzione rumore se del caso taglio composizione se del caso, camera raw applico profilo lineare se non sono già passato da dpp |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 22:41
Dpp è il male a parte scherzi apprezzo la totale compatibilità e il dlo che è un vero portento ma quanto a usabilità è molto indietro ad adobe, è un software poco ottimizzato (e peccato visto che è incluso) |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 23:09
Jjj io da dopo ci passo solo per la desmoicizazione o come cavolo si chiama...? |
| inviato il 07 Maggio 2023 ore 10:29
Quando scarico una sessione sul pc, per prima cosa faccio pulizia delle foto che non ha senso guardare, utilizzando qualcosa come Narrative select, che mi becca subito le foto migliori delle serie: qui butto via le fuori fuoco, quelle con esposizione palesemente errata, le composizioni irrecuperabili, etc… Quindi dal migliaio di foto passo a 100/200: ci metto tra i 10 e i 40 minuti, e così facendo già le guardo. Poi chiudo il pc e riprendo il giorno dopo in Lightroom. Per 30 secondi la guardo, a differenti fattori di zoom, dal francobollo al 100%, per capire se effettivamente ha senso spendere i rimanenti “90 secondi”. Se non ha senso la segno come rejected, per metterla da parte (si sa mai che serva proprio quella). Dipendentemente dall'immagine, applico il profilo (Cobalt, Adobe Landscape, Flat, Neutral…) A questo punto tiro su saturazione e vibrance al 100% e bilancio il bianco per come voglio che sia l'immagine completa, altri 15 secondi. Dipendentemente dal tipo di foto provo un preset con dentro un “Auto”, una maschera per recuperare le luci bruciate e le zone nere e un po' di contrasto nei mezzitoni, per avere un'idea di cosa potrebbe venire in automatico. Per le foto “di casa” spesso mi soddisfa, applico il profilo e chiudo li, altri 15 secondi. Se serve aggiusto il fringing, provo un giro di “Upright”, modifico leggermente i settaggi dell'”Auto”, altri 40 secondi. Metto un rating foto per foto e flagro come selected quelle che mi piacciono di più. Se la foto mi piace, ma la situazione non mi soddisfa, la metto da parte per lavorarci dopo, marcandola come “rossa” e passo alla successiva. Alla fine del giro ho una 40ina di foto. Cerco di evitare nei primi due minuti di buttarmi a fare editing serio, con maschere, etc… altrimenti rischio di non finire più lo strip. Chiudo il pc e ritorno il giorno dopo (almeno). Le foto che vanno lavorate poi possono prendermi una ventina di minuti l'una in Lightroom. Le 2/3 che meritano (se ci sono) le porto in PS per rifare l'editing da zero, spaccando in 4 il capello, e li posso metterci anche più di un'ora tra toning, D&B, rimozione pattume vario, separazione di frequenze,…. A volte (lo confesso) faccio anche dello stretch/deform, soprattutto sulle montagne fotografate con il 14-16 che gli fa perdere la maestosità a favore di un cielo che a volte dice poco. Le riprendo più volte in giorni diversi, perché non riesco ad essere obiettivo durante l'editing e spesso tendo a strafare: rivedendo il giorno dopo mi censuro da certe sozzerie tamarre che mi erano sembrate cool. Poi stampo in A4 le meritevoli e mando a stampare più grandi quelle che spaccano: una decina l'anno. |
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