| inviato il 25 Febbraio 2023 ore 12:18
Berengo Gardin usa una 24X36. La stabilizzazione nella street la vedo un pò "inutile" se nel frame c'è un soggetto umano, a meno di non volere il mosso creativo o un pò di "dinamica". “ La composizione deve permettere di leggere il soggetto principale. „ concordo, e i sensori 24x36 li prediligo ai sensori ridotti proprio per questo. “ I sensori da un pollice sono perfetti „ li eviterei assolutamente, specie in condizioni di scarsa luce edit: dimenticavo, espongo usando l' esposimetro della macchina, starandolo in base alla situazione. |
| inviato il 25 Febbraio 2023 ore 15:11
@Iw7 i sensori da 1" (virtuali, fra l'altro) non sono facili da usare come gli FF. Eccellono col crop 2.7(2) e con gli fps.
 Focale eq. 816 mm, distanza sui 105 m. |
| inviato il 25 Febbraio 2023 ore 15:43
@Valgrassi sensori che mi interessano molto poco, già usato per anni il m4/3. Mi è più che sufficiente e qualitativamente preferibile il crop aps-c Canon con il 100-500 edit:pardon 100-400 |
| inviato il 25 Febbraio 2023 ore 16:24
Berengo Gardin usa una 24X36. A pellicola... |
| inviato il 25 Febbraio 2023 ore 16:37
Certo, non ho usato il termine FF perchè di solito viene associato al digitale |
| inviato il 07 Marzo 2023 ore 8:17
Per differenziare esposizioni diverse bisogna avere chiaro cos'è SNR, rapporto segnale su rumore (Signal to Noise Ratio). Come minimo bisogna sempre citare SNR e non "rumore" in sé. Se esistesse il rumore separabile dal segnale, sarebbe facile sottrarlo e avere immagini senza rumore. Non succede mai. Equivale a dire che S (segnale) contiene sia segnale che rumore. Quindi il rapporto S/N (segnale su rumore) è quello che apprezziamo in una foto digitale. Il fatto che nelle ombre si percepisca più rumore fuorvia molti fotografi, li porta a pensare che c'è più rumore nelle ombre. Si può incorrere in veri e propri svarioni se si parte da questa idea farlocca. Semplificando, c'è più rumore nelle alte luci che nelle ombre. C'è migliore SNR nelle alte luci che nelle ombre. I sensori al silicio sono essenzialmente lineari prima di venire saturati dalla luce catturata. Questo fatto induce alcuni fotografi a pensare che acquisendo a 14 bit (che implica da 0 a 16383) si usino molto poco gli ultimi 2-3 bit. È vero, perché le Case lasciano sempre spazio a dx di un istogramma raw, per non tagliare le luci di scene molto contrastate. Qui entra in scena ETTR (cfr.) che si prefigge di "riempire" a dx tutto il sensore. Un modo per vedere ETTR in azione è consultare i grafici della gamma dinamica pubblicati da Bill Claff (viene da Stanford, non è un peracottaro). Da quei grafici si rileva la gamma dinamica in funzione degli ISO. La morale è che nel 90% dei casi (cioè: non con scene molto contrastate) un fotografo spreca gamma dinamica, a 100 ISO è probabile che sfrutti la dinamica dei 400 ISO. Un'altra cosa da notare (mi scuso se può suonare offensivo) è che un grafico ha senso quando almeno l'ascissa (asse x) è ben definita. Non è il caso degli ISO, lasciati alla discrezione delle varie Case. Per cui ci sono m4/3 che confrontano la GD (DR) con le FF, senza tener conto che la scala ISO va debitamente spostata (cfr. SOS e REI ISO). Naturalmente arrivano anche i grandi semplificatori (DxO) che misurano gli ISO a saturazione (cioè in raw, non in jpg come esigono i protocolli). Gli ISO DxO non rispondono a nessun protocollo industriale. Fotografi con basi scientifiche limitate sono convinti che gli ISO DxO siano la VERITÀ. Calma e gesso: no, non è così (Caron non ti crucciare e più non dimandare...). Cominciamo a deludere gli "intuitivi" che pensano che ETTR funzioni perché sfrutta i toni dei bit lasciati liberi a dx dell'istogramma raw. È una frescaccia. A dx si ha più rumore. Gli ultimi bit descrivono bene il rumore nelle luci, non servono molto. ETTR in realtà funziona perché fa arrivare più luce al sensore. Fine. Però spostare a dx l'istogramma sposta i toni previsti dalle Case. Si può sempre riprendere l'esposizione (a sx stavolta), ma se non si parte da un raw lineare, i colori cambiano, anche se di poco. Raccomandato: il profilo Cobalt Repro. Il cappellotto iniziale su SNR non è stato ozioso, perché c'è una scuola di pensiero che lucra sull'equivoco fra SNR e chiarezza (nel senso di ombre schiarite) di un'immagine. Lo fanno attraverso gli ISO, usati come amplificatore di segnale in modalità M. Gli ISO alzati in M non portano più rumore, SNR resta determinato da EV (Exposure Value). |
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