| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 22:27
Ciao forse il titolo è un po' incompleto ma quello che sto cercando è una formula o un tool che mi permetta di calcolare la pdc che ottengo con due lenti e due aperture diverse ma dove il soggetto occupa lo stesso spazio. Mi spiego, se non fosse chiaro: se dovessi fare un ritratto, avrò una pdc maggiore (e quindi uno sfondo meno sfocato) con, per esempio, un 85mm f1.8, un 135 f4 o con un 200 f5.6, ipotizzando che il soggetto occuperà lo stesso spazio nella foto (quindi muovendomi)? Grazie mille |
| inviato il 27 Dicembre 2022 ore 23:36
Si possono usare i soliti calcolatori e formule, calcolando prima le varie distanze. Se per ipotesi con l'85 si sta a 2 m dal soggetto, perché quest'ultimo occupi lo stesso spazio nella foto con il 200 si dovrà stare a 4,7 m circa (trascurando il comportamento dei due obiettivi a brevi distanze). Comunque in quel caso, cioè a parità di rapporto di riproduzione, e a condizione che la distanza dal soggetto sia piccola rispetto all'iperfocale, la profondità di campo dipende solo dall'apertura. Nel tuo esempio, la profondità di campo maggiore si avrebbe quindi con il 200 a f/5.6. Attenzione però a trarre da questo conclusioni sullo sfondo, perché con il 200 se ne inquadrerebbe una porzione diversa, più piccola e più ingrandita, rispetto alle altre focali. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 0:32
Grazie Ironluke quello che volevo sapere è proprio quello: la distanza focale e la distanza dal soggetto nel caso di uguale rapporto di riproduzione (ecco come si chiama! ) sono direttamente proporzionali? Vedo che tu dici 4,7 quindi un semplice rapporto diretto 200mmx2m/85mm=4,7m, quindi presumo di sì. Non credevo fosse così semplice. Ho anche controllato su un simulatore di pdc e il 200mm a f5.6 e 4,7m ha uno sfocato 25% meno accentuato, pur avendo 3 volte più pdc. Grazie mille per l'aiuto |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 1:09
A grandi distanze vale sicuramente quella relazione proporzionale (a meno che il produttore dell'obiettivo non abbia mentito sulla lunghezza focale!), a brevi in realtà l'ingrandimento potrebbe cambiare e in modo diverso a seconda dello schema ottico, però per poterne tenere conto bisognerebbe conoscere il comportamento degli specifici obiettivi. Mi pare di ricordare uno zoom tele che anni fa aveva fatto storcere il naso a parecchi perché già a distanze da ritratto aveva l'ingrandimento caratteristico di una focale più corta di un terzo o giù di lì rispetto a quella nominale, ma credo fosse un caso non comune. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 5:33
“ Comunque in quel caso, cioè a parità di rapporto di riproduzione, e a condizione che la distanza dal soggetto sia piccola rispetto all'iperfocale, la profondità di campo dipende solo dall'apertura. Nel tuo esempio, la profondità di campo maggiore si avrebbe quindi con il 200 a f/5.6. Attenzione però a trarre da questo conclusioni sullo sfondo, perché con il 200 se ne inquadrerebbe una porzione diversa, più piccola e più ingrandita, rispetto alle altre focali. „ +1 niente da aggiungere. Importantissimo sottolineare che sebbene la PdC formale, (i.e. il numeretto che esce dalla formula) non dipenda dalla lunghezza focale in queste condizioni di confronto, la resa dello sfondo sarà però molto diversa. Consiglio di giocare con questo piccolo tool che non è un semplice calcolatore ma un "simulatore" di sfuocato, che cerca di emulare anche questo effetto. dofsimulator.net/en/ |
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