| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 9:12
“ Se però si è davvero contro gli assolutismi sarebbe anche coerente riconoscere il merito di posizioni diverse dalla propria, compresa quella dei puristi ;-) Che peraltro diversi concorsi del genere fanno propria. Citandone giusto uno (LPOTY): „ Ci mancherebbe, non voglio "avere ragione"...a casa propria ognuno fa le regole che vuole. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 9:19
Per tirare le somme mi è sembrato di capire che : -Si parla di profili colorimetrici fantascientifici per riprodurre le paste fotografiche -Se non hai fatto almeno 10 bracketing e fusioni varie, contrasto maschere e ultime tecniche segrete di Photoshop che nemmeno il kgb dimenticati like e views - si conducono battaglie all ultimo codec per stabilire le regine della stagione E poi ci lamentiamo dei cieli a Photoshop solo perché juza chissà quante volte sará rimasto (purtroppo) fregato e adesso l hai capito? |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 9:34
Qualcuno crede davvero che le foto dell'admin siano fedeli alla realtà? |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 9:43
Mi sembra abbastanza evidente che il thread sia una leggera provocazione, anche piuttosto divertente, sull'abuso che i fotoamatori fanno di questo strumento, non certo una critica allo strumento in sé o alla post-produzione in generale come invece poi è puntualmente diventato. Di mio lo uso abbastanza ma solo quando mi serve salvare delle foto che non posso ripetere (leggasi cerimonie o eventi per i quali non si possono attendere le condizioni ideali). Ho una bella cartella piena di cieli di tutti i tipi che ho messo da parte nel tempo catalogati per direzione della luce, focali, condizioni meteo (nebbia, sereno, nuvoloni, nuvolette, tramonto, alba etc) tutti in tiff 16 bit. Anche a fuoco o sfocati, da 1.2 a salire, in base alle ottiche che ho. E' chiaro che non mi sognerei mai di pubblicare qui su juza una foto con il cielo cambiato né tantomeno partecipare a un concorso ma se posso salvare una foto per qualcuno che ci tiene molto lo faccio stravolentieri e nel miglior modo possibile. Tra l'altro si vedono obbrobri proprio perché sostituire il cielo richiede una buona-ottima conoscenza del compositing: bisogna saper riorientare la luce e le ombre, ed applicare un color grading coerente affinché il risultato finale sia realistico. E' un processo che richiede molta pratica e altrettanta creatività, ed è estremamente divertente. Qui capitano spesso queste discussioni in cui sembra che il processo creativo debba essere limitato alla fase pre scatto e che tutto ciò che viene dopo sia da considerarsi trucco, t*fa, beffa, gombloddoooo... per come la vedo io il lavoro su un'immagine parte da molto prima della fase di scatto e si conclude anche molto dopo la post-produzione, nell'inserimento dell'immagine in un discorso o percorso più ampio. Quando andate al cinema pensate che i suoni degli spari, dei tuoni o delle manate siano registrati sulla scena? |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 10:00
Credo che la cosa più importante sia di non creare una cultura "genericamente" basata sulla disillusione data dallo strumento. Come se, quando le cose e gli eventi potevano essere riprodotti solo col disegno, tutti gli osservatori avessero creduto di vedervi "esattamente" la realtà sempre e in ogni contesto! Laddove ci siano (e ci sono tuttora) contesti in cui è necessaria la maggior aderenza alla realtà, diamo un po' di credito all'onestà intellettuale dell'autore, magari mettendo in atto tutte le possibili tecniche per "sgamare" e stigmatizzare chi non rispetta la regola; per tutti gli altri contesti, godiamoci i lavori ben fatti e credibili. Io per primo avrei apprezzato quelle immagini di Kittiya Pawlowski, se le avesse usate per qualche pubblicità o simile anziché farle passare per fotografia naturalistica con tutti i crismi del caso. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 10:01
ToMato +1 |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 10:12
ToMato +2 |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 10:17
“ non essendo un professionista ne in pensione, ho cominciato a cercare una soluzione e quindi, quando vado in un posto in vacanza, ferie etc se il cielo fa schifo non potendoci tornare per aspettare le condizioni ideali faccio la sostituzione, di solito uso cmq cieli ripresi da me, ed ho cominciato anche a farmi un "archivio" „ “ Se è bianco latte o grigio uniforme senza nuvole cosa fai non potendo tornare? „ Indaco, lo step successivo è quello di imparare a sfruttare le condizioni che si trovano al "meglio" di quelle condizioni. Il cielo "bianco latte" e anche la "nebbia" sono delle risorse , da sfruttare al meglio per fare foto significative secondo me anche molto meglio rispetto ai cieli "wow". Forse la foto più bella che ho fatto in Islanda (dove sono stato già 7 volte) è stata scattata con le condizioni del cielo "bianco latte", questa: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3896572 Questo tipo di foto "bianco su bianco" funziona solo con il cielo bianco latte, con il cielo blu, colorato o anche grigio nuvoloso non funziona, perchè se provi a sbiancarlo in post con l'HK si vede. Qui altri esempi, questa volta nel paesaggio, di come possano funzionare alla grande cieli bianchi e nebbia: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4186726 www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4399563&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4172079 www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2643410&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4134240 |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 10:25
Roberto complimenti, foto magnifiche. |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 10:48
* Bellissimi gli esempi di Roberto * Io, visto che si è arrivati ad una sorta di categorizzazione, mi metto certamente nella categoria dei "puristi" Nel senso che non ho mai preso in considerazione la possibilità di sostituire il cielo, nè quindi l'ho mai fatto nelle mie fotografie. Premetto che sono un fotoamatore, non fotografo quindi per professione, per cui è comprensibile che mi senta meno vincolato da certe logiche che sono assolutamente comprensibili (vedi l'esempio che è stato fatto per le fotografie di matrimonio). Le foto di natura e di paesaggio sono quelle che prediligo e solitamente cerco di pianificare le mie uscite per trovare le migliori condizioni di luce che possano valorizzare quel paesaggio. Entro certi limiti lo faccio anche in viaggio. Tuttavia, a volte trovo condizioni molto diverse da quelle sperate, ma non per questo penso di metterci mano in post sostituendo un cielo deludente. Semplicemente cerco di mettermi in gioco e di vedere le cose da un altro punto di vista e di sfruttare per quanto possibile la situazione (modificata) che mi si è presentata. Se poi il risultato sarà deludente, pazienza. Prima ancora di scattare mi piace vivere quei momenti, perchè hanno valore per me e sono consapevole che potrei non riuscire a trasmetterlo agli altri ma va bene così. Ogni volta però che riguardo le mie foto, ricordo perfettamente quei momenti autentici che ho vissuto e questo mi da soddisfazione, è il mio vero "like". Anche se non potrò rivedere quei luoghi, voglio ricordarli per le sensazioni che ho provato e in questo non mi aiuta nè mi dà soddisfazione farlo con foto "collage". Faccio anche questa considerazione: forse perchè "purista", non so voi, ma quando vedo una foto e identifico che il cielo è posticcio (perchè come dicevo in un intervento sopra ci vuole veramente il manico per fare un buon lavoro di sostituzione, una grande coerenza nell'immagine che non è da tutti), quella stessa foto mi appare meno attraente perchè frutto di una manipolazione eccessiva che la rende meno "autentica" (notate le virgolette). Un po' come se vi svelassero i trucchi di un bravo prestigiatore dopo aver assistito al suo spettacolo: se ne va un po' la "magia". O come quando avete tra le mani un bell'oggetto, che vi piace, poi lo girate e leggete "Made in China"... E' sicuramente un preconcetto, una forma mentale, un background viziato da esperienze e luoghi comuni, ma sono sicuro che non vedrete più quell'oggetto con gli stessi occhi. Non so se mi sono spiegato... |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 11:07
cosa non farebbe la gente per qualche like! |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 12:09
Alla fine si riduce tutto ad una questione di coerenza. Se cerco uno stile documentario appare quanto meno strano che ricorra a tecniche che stravolgono in postproduzione il contenuto del file. Se cerco uno stile fantasy o surrealista o faccio fotomontaggio ci sta tutto. Quello che mi lascia perplesso sono le dichiarazioni d'intento filosofiche con radici nel trascendentalismo e che fanno l'encomio della wilderness e poi si risolvono in un pittorialismo di dubbio gusto, e questo si ritrova in alcuni siti di questi fotografi americani "di riferimento". Non mi convince il pittorialismo e quell'estetica da calendario dilagante, ormai si è capito. E la sostituzione del cielo è spesso figlia di quell'estetica |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 12:24
“ Alla fine si riduce tutto ad una questione di coerenza. Se cerco uno stile documentario appare quanto meno strano che ricorra a tecniche che stravolgono in postproduzione il contenuto del file. Se cerco uno stile fantasy o surrealista o faccio fotomontaggio ci sta tutto. „ +1 |
| inviato il 20 Dicembre 2022 ore 12:59
Roberto M, non ho mai parlato di nebbia, quindi non capisco cosa c'entrano le immagini che hai portato di esempio, cmq e lo dico senza polemica, il "grande" MC Curry, toglie una persona da una foto di reportage, e va bene, un amatore sostituisce un cielo. Anatema! t*fa! A morte! Non vi sembra di esagerare? Mi sa che cancello tutte le gallerie così vediamo se sto qui per i like, vero Es1985? |
| inviato il 21 Dicembre 2022 ore 20:16
Certo che con tutti questi puristi che prima di premere il pulsante di scatto fanno una profonda autoanalisi interiore sui motivi e sulla coerenza con se stessi, interrogandosi se sia giusto o no schiacciare un tasto in quel momento, o se magari sia meglio rimandare a quando i pianeti saranno allineati con una più favorevole inclinazione... Le case che sviluppano software (colossi come Adobe o Luminar) devono essere proprio incompetenti per spendere tempo e soldi per affinare una nuova funzione usata da 4 furbacchiotti in cerca di like... Non sarebbe più tollerante e inclusivo pensare che sono semplicemente fotografie di fotoamatori che si divertono a giocare con la fotografia come passatempo... A te piace? Ti diverte? Fallo... A me non piace (o non ne sono capace) non la uso. Non basta leggere libri sui grandi maestri per diventare grandi maestri. Qualcuno si prende troppo sul serio. Ps: Roberto M, hai fatto foto bellissime. Ma non tutti hanno le stesse capacità. Purtroppo. |
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