| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 10:40
Buongiorno a tutti e buona Domenica Sono un po' ignorante in informatica, per cui avrei bisogno di un paio di delucidazioni sul tema dei bit Di solito lavoro su Camera Raw e poi, ovviamente, termino le modifiche su PS (tutto a 16 bit) Per pura curiosità, ho provato a convertire alcuni file a 32 bit su Photoshop (importate da camera Raw a 16 bit, che è il massimo che posso impostare), e l'immagine a primo impatto sembra che migliori leggermente sotto il profilo della qualità Il problema è che se faccio questa conversione Photoshop mi blocca moltissime funzioni, praticamente quasi tutte quelle che utilizzo di solito Quello che vi chiedo è se c'è un modo per lavorare a 32 bit su PS e sopratutto se conviene, cioè se c'è effettivamente un miglioramento per quanto riguarda la lavorazione e la qualità generale dei file oppure no Grazie in anticipo a chi risponde! |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 11:11
Se tu esci da camera raw con una certa quantità di dati (quelli contenuti nei 16 bit) e li metti in un contenitore più grande (i 32 bit) questo di per sé non aumenta la quantità di informazioni che hai a disposizione. Dai loro solo più spazio. Più spazio però significa che quando lavori sul file, Photoshop potrebbe migliorare alcune operazioni di calcolo che effettua per applicare le varie funzioni. Questo teoricamente. Nella pratica non credo troveresti reali vantaggi nella qualità. Tieni presente che esiste un "collo di bottiglia" finale rappresentato dal dispositivo di output (monitor e stampante). Non mi risulta gestiscano immagini con una profondità di 32 bit. Quindi gli eventuali vantaggi andrebbero persi alla fine del percorso. |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 11:30
L'unico motivo valido per lavorare a 32 bit in Photoshop in ambito fotografico è dargli in pasto un file a 32 bit. Come dice ale, non esiste alcun vantaggio nel lavorare un file con minore profondità in quello spazio. Il modo più semplice per generare un file a 32bit per canale è produrre un file HDR in formato DNG in Lightroom e Camera RAW. A quel punto, però, è meglio rimanere nei due "ambienti" che possono lavorare con accuratezza questi file, ossia LR e CR, svilupparli con gli strumenti che mettono a disposizione e poi normalizzarli lasciando fare a loro il tonemapping della trasformazione da 32 a 16 bit. Lavorare a 32 bit quel file in Photoshop è possibile ma non ci sono particolari vantaggi perché, oltre a non avere a disposizione tutti gli strumenti di PS, mentre altri sono più limitati o modificati nelle funzionalità, perderesti le caratteristiche di quei files di essere dei "raw" e ti ritroveresti a lavorare delle semplici "immagini". |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 13:24
Ma il file che produce la tua macchina fotografica che valore di bit ha? P.s. tu usi una 80d che produce RAW a 14 bit quindi non vedo il motivo di lavorarle a 32 bit. |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 16:08
Perfetto, vi ringrazio!! Perdonatemi per le boiate che ho detto |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 17:51
Non sono boiate, sono domande lecite. 32bit vengono usati in ambiti particolari, come render, nell'uso comune 16bit vanno benissimo per elaborazioni aggressive o qualità necessarie altissime per eventuali ritocchi successivi. I 16bit già sono energivori, rallentano il computer e blindano alcuni filtri e voci del menù. Usali se noti strappi o scalini nelle sfumature. Altrimenti 8 bit ti saranno sufficienti. Tutti gli usi finali, stampe, siti web, Instagram, sono comunemente a 8bit. |
| inviato il 17 Ottobre 2022 ore 11:07
Grazie mille Maurese |
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