| inviato il 06 Luglio 2022 ore 22:22
Ciao a tutti, il mio corredo è la canon 50d con cui ho iniziato e il canon 55-250 stm come teleobbiettivo che ho affiancato al sigma 17-50; www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4282632 in genere la qualità mi sembra ok, sono state fatte a mano libera e credo sia normale che essendoci comunque molta distanza andando a fare zoom la qualità diminuisce delle textures. era ancora molto giorno quindi stavo basso con l'iso a 125. però le prime foto di questa serie le ho scattate stando in una posizione scomodo ed è facile avere del micromosso con focali cosi spinte. datemi qualche consiglio su come settare la macchina fotografica per minimizzare il mosso e come vi sembrano qualitativamente queste foto, anche a livello di luce. |
| inviato il 06 Luglio 2022 ore 22:35
Intanto non lo usare a f/5.6... non conosco quell'obiettivo ma non mi sembra sia un pezzo "eccelso"... Usalo a f/8 e se serve (per stare al di sopra di 1/250) alza la sensibilità... 200-250-320-400 iso con la 50D non dovrebbero essere un problema... E ricorda che alle focali più lunghe è molto probabile un calo della definizione. (Se il tele lo usi spesso fossi in te penserei ad un "bianchino" EF 70-200 f/4 L USM) |
| inviato il 06 Luglio 2022 ore 22:58
Poi ti sembrerà un paradosso ma il tele sarebbe per foto a media/breve distanza, la qualità ringrazia. |
| inviato il 06 Luglio 2022 ore 23:03
Se usi il tele per fare foto di paesaggio ovviamente spesso ti capiterà di fotografare soggetti molto lontani. In questi casi molto spesso c'è un decadimento della qualità dell'immagine dovuto al velo atmosferico (foschia) e al movimento dell'aria. Più aria c'è tra te e il soggetto, e più si muove e peggio verranno le foto. E non c'è modo di rimediare, se non cercare di fotografare nelle ore del giorno migliori, quando l'aria è più pulita (di mattina) e quando non c'è troppo vento. Più il tele è lungo più il problema si fa notare. Da questo punto di vista la qualità dell'obiettivo non conta nulla. A volte si pensa che sia l'obiettivo che non va bene, mentre è un problema di distanza e qualità dell'aria. Poi ovviamente bisogna stare attenti al micromosso e non dimenticare il paraluce. Come già detto meglio salire un po' con gli ISO piuttosto che rischiare il mosso. |
| inviato il 07 Luglio 2022 ore 9:08
Quoto Miopia e Saro. La foto ed il tele sono ottimi, ma l'aria calda in risalita e la foschia generano un decadimento ottico abbastanza evidente che la penalizza un po'! Queste giornate di afa e caldo torrido non sono purtroppo l'ideale per fotografia di paesaggio da lontano col tele, serve aria ferma e tersa, il più possibile priva di umidità e correnti d'aria. Che poi, questo vale anche per avifauna e caccia itinerante con lunghe focali, per inciso. (scriverò il commento anche sotto alle foto) |
| inviato il 08 Luglio 2022 ore 22:33
In questa mia galleria ho riportato proprio il "Test Turbolenza" : www.juzaphoto.com/me.php?pg=283231&l=it Il mio maggior problema è la turbolenza atmosferica che sale dal versante Sud dei monti, dovuta alle alte temperature del terreno scaldato dal sole. Quando il meteo prevede che fa caldo e c' è turbolenza atmosferica lascio a casa il tele Sony 200-600mm e porto il 70-300. D' inverno questo 200-600mm va molto meglio con l' atmosfera più fredda, ma bisogna evitare di fare foto in direzione di fabbricati riscaldati ( Baite o gruppi di case, anche se sono un pò lontane, "muovono" l' atmosfera e rovinano le foto ). La turbolenza atmosferica ( calore ) sale sul versante sud dei monti e con i supertele è difficile mettere a fuoco un soggetto che sembra un brodo in continuo movimento, in genere verso Nord le immagini ingrandite nel mirino 12x sono molto piu' ferme ( atmosfera piu' fredda, dove non picchia il sole ) e piu' facili da mettere a fuoco. Sto parlando dell' atmosfera "vicina" , a 20-30 m di distanza che sale dallo stesso monte dal quale si fa una panoramica. Ma a volte si tratta di atmosfera anche lontana di diversi Km, è un fenomeno casuale ed incontrollabile perchè sovente la direzione del vento cambia. Questo calore muove tutta l' immagine, la deforma e la muove in un modo peggiorativo sopratutto verso la zona dove picchia il sole ed il calore sale. Ho visto queste correnti calde tenere in volo un parapendio per oltre 4 ore, sembrava sempre fermo, non scendeva mai... |
| inviato il 09 Luglio 2022 ore 21:32
piccola domanda, hai usato un treppiede? diaframmi consigliati su un obbiettivo in genere f8/f11 (non è una regola aurea) hai fatto dei test sfruttando l'esposizione a destra al posto di alzare gli iso? perchè aumentare gli iso lo si fa se non si ha un treppiede. ma se non hai un treppiede e vuoi qualità con un 250mm e con tempi di scatto sotto i 250 di secondo non tiri fuori risultati buoni. come detto in precedenza pure un paraluce. |
| inviato il 10 Luglio 2022 ore 13:41
Si, ci sono i dati sulle foto, ho usato il treppiede, diaframma f/7.1, ISO 100. Quelle a 600 mm sono con ISO 400. In quasi tutte le altre foto ai monti lontani uso diaframma f/6.3 , è il diaframma migliore per tutti i miei obiettivi Sony ( meno diffrazione , meno aberrazioni ). |
| inviato il 10 Luglio 2022 ore 19:29
mi riferivo all' autore: Rosssiiii |
| inviato il 10 Luglio 2022 ore 20:29
Grazie a tutti per i consigli @Pamtom ero a mano libera, con paraluce. |
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