“ @ Caro Mirko, quanto dici, se non sbaglio, conferma un po' quanto sostengo: a osservare quello che chiami un 'albo di famiglia' quanto sono indispensabili le didascalie narrative che tu hai riportato? Diversamente, quelle immagini dicono tutto da sole?
Con ciò ribadisco: una immagine che abbia bisogno di una narrazione in parole che la 'spieghi' è ancora buona Fotografia? „
Caro Paolo, non so dirti se esiste una regola o un modello generale. Nel caso di quella mostra si, almeno per me. Vi è una parte emotiva che ha svolto un ruolo importante nell'attenzionare varie cose. Probabilmente non sarebbe stato così in altri momenti o per altre persone. Sono un po difficili da potersi descrivere certe situazioni e forse non è nemmeno importante.
Purtroppo nemmeno posso esserti utile alla domanda che poni.
Le fotografie spesso si slegano anche da quanto l'autore stesso vorrebbe mostrare, vivono di vita propria attraverso la lettura e l'osservazione delle stesse.
Del resto accade anche per i personaggi dei libri..
Se però, tornando al tema reportage, non parliamo di una sola fotografia ma di una serie organica, può capitare che le didascalia siano relegate ai margini od anche che nulla aggiungano a quanto emerge dalle stesse.
In altre parole.. esistono buone fotografie senza didascalie ma anche con le didascalie con cui si intersecano immagini e parole.
Metterei l'attenzione sulle buone fotografie, il resto conta meno, almeno per me.