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Rolleiflex 75mm 3,5f Planar “White Face” e lo shooting nel bosco


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avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2022 ore 18:34

Qualche giorno fa mi è venuta voglia di utilizzare la mia Rolleiflex 3,5f Planar “White Face”, così l'ho avvolta in uno shemagh, l'ho infilata nello zaino insieme ad un rullo di pellicola Ilford FP4 Plus e mi sono avviato verso i boschi. Qui l'ho montata sul treppiede (un semplice Manfrotto Element), e ho iniziato a cercare degli scorci interessanti





Due parole sulla fotocamera: la Rolleiflex 3,5f Planar “White Face” è chiamata così per la mascherina in lega di alluminio che ne caratterizza il frontale. Non ha, che io sappia, niente di diverso dalle sue sorelle “standard” dal punto di vista meccanico e funzionale, è solo un po' più rara





Nel famoso libro di A. Derqui sulle biottiche Rollei egli scrive:
"Il Planar f.3,5 per il potere risolutivo, per l'elevata capacità di contrasto, per la resa cromatica e per la plasticità rappresenta qualitativamente il miglior corredo ottico mai montato su una Rollei. È sicuramente superiore sia al Tessar che al Planar f.2,8".
Ho riportato pedissequamente quanto scritto da Derqui, non ho termini di paragone né motivi per propendere a favore o meno di questa affermazione. Di certo per le mie modeste necessità il Planar f.3.5 montato sulla mia Rolleiflex va più che bene.

Procediamo: una volta effettuati i canonici 12 scatti sono tornato a casa e ho sviluppato il rullo in Kodak HC-110





Quindi ho digitalizzato i negativi con l'accrocco autocostruito che ho presentato con un post apposito alcuni giorni fa









Infine, ho lavorato i files ottenuti in Photoshop, invertendoli da negativo a positivo ed intervenendo su contrasto e nitidezza a mio gusto (vale a dire: poco)









Ed ecco qualche foto risultante da tutte le suddette operazioni:




Caduti sul campo




Fatti più in là




Come un grissino

Gli amici digitali diranno “Ma hai fatto tutto questo lavoro e questi sono i risultati? Io con la digitale ci mettevo cinque minuti e le foto venivano meglio!”. Indubbiamente hanno ragione. Però per me, che sono malato, il divertimento sta nel fare “tutto questo lavoro”, che ci volete fare.

Grazie per l'attenzione, a presto AD

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2022 ore 23:43

Ciao Alfredo, ancora una volta rimango affascinata dal tuo stile: queste foto, con la loro icasticità, ritraggono la realtà così come appare, con una grande evidenza rappresentativa. La scena, i cui soggetti a prima vista possono sembrare privi di rilevanza ad un occhio poco sensibile, acquista un significato evocativo, quasi simbolico e metafisico, mentre le forme emergono nella loro plasticità grazie ai chiaroscuri attraverso i toni del grigio.
In conclusione, ottimo scatti, macchina superlativa e titoli azzeccatissimi. A presto!

user77830
avatar
inviato il 04 Marzo 2022 ore 1:19

Grande fotocamera la Rolleiflex e molto ben fatte le fotografie. Complimenti!

ValeVeritas
queste foto, con la loro icasticità, ritraggono la realtà così come appare, con una grande evidenza rappresentativa.


Mmmmmhhhhh...non è proprio così: è il colore ( Velvia ) che ci permette di rivivere la realtà...non il BW. IMHO

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 7:27

devo essere sincero, il progetto mi piace molto. la ricerca di un luogo, lo sviluppo chimico e digitale, la storia della macchina. Complimenti, tutto ben confezionato e ben descritto, in maniera sintetica e chiara.
Quello che mi piace meno è la scelta del soggetto, i rami ed i tronchi creano troppa confusione, io mi sarei soffermato più su dettagli o soggetti più incisivi(per essere più chiaro e fare un esempio, io mi sarei concentrato su quel ceppo proprio di fronte al treppiedi nella prima foto) ma è una questione di gusti personali ovviamente.

p.s. che par de palle co sta velvia, st'ossessione inutile potresti tenerla per te ogni tanto.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 7:46

Scusa ma... lo dico da uno che usa la pellicola....
È un peccato sprecarla per della "ramaglia boschiva"
sono contesti caotici.

Poi è solo un mio pensiero..... ma vivo ai piedi dei boschi, e raramente ho trovato situazioni per me interessanti....
Già con nebbia neve o ghiaccio/brina cambia






avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 8:09

Non ha, che io sappia, niente di diverso dalle sue sorelle “standard” dal punto di vista meccanico e funzionale, è solo un po' più rara



cit) > Domanda > quale sarebbe quindi la rolleiflex migliore in assoluto, per costruzione e qualità ottica? Grazie mille



cit) Risposta da noto fotoriparatore > 3.5F modello 3 (1960-1965) da matricola 2.250.000 a matricola 2.299.546

I modelli precedenti 1 e 2, da matricola 2.200.000 montarono un sistema di regolazione tempi/diaframmi più farraginoso e incline a bloccarsi (la 1 con blocco EV poi tolto sulla 2), quelli successivi 4, 5 e quindi anche le tanto ricercate white face (fino a matricola 3.556.164) subirono semplificazioni interne, perdendo la pelle vera a favore del vinile, eliminarono la predisposizione per il vetro pianparallelo....


avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 9:00

Con una rolleiflex 3.5F white face potresti fotografare anche il ce@@o di casa è le foto sarebbero capolavori. Finalmente si utilizza il prezioso rullino analogico con una fotocamera decente.
Anche a me è stato riferito che il modelo 3.5F 3 serie è la massima espressione della meccanica tedesca.
La white face ha il rivestimento in simil pelle e la la scritta stampata sui pozzetto, tanto per economizzare, ma ancora niente in confronto alla schifezza della GX

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 9:06

il rullino è chimico btw

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 9:13

Belles13 pellicola è pellicola
Con una mamiya, una Contax, una Pentax..... medio formato fai le stesse cose......
Va saputo usare il sistema,

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 9:16

se prendi in mano una rolleiflex 3.5 F capisce che non è la stessa cosa

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 9:25

Ma dai sono scatole con il buco.... tutte
Conta il risultato.... a me le sensazioni d'uso non sono
mai interessate

Una fp4 in hc-110.....con le varie casistiche di esposizione sviluppo..... quella rimane.....

Vorrei mettere i vicino i risultati stampati..... alla mia
Pentax 645n con il 75mm f2. 8......
e non credo che ci sia un abisso....

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 12:33

Grazie a tutti per le gentili parole, i commenti, le precisazioni tecniche.

Concordo con chi dice che le immagini da me postate sono confuse in merito ai soggetti delle fotografie: questo è un problema che, nella fotografia di un ambiente come il bosco, è sempre presente e, pur lavorandoci sopra, non sono riuscito ancora a risolvere, o almeno a risolvere come vorrei io.

Il discorso si farebbe lungo, ma in sostanza tutto si riduce al fatto che un bosco è un macro-habitat il quale, se visto nel suo insieme, appare come un pattern, un disegno apparentemente identico che si replica all'infinito (pensate ad una foresta fotografata da un aereo, o ad un grande campo di grano). Individuare elementi di interesse nella "ramaglia boschiva" (come la definisce Speedking) è già difficile, farne un racconto fotografico ancora più difficile.

Proprio per questo mi alleno fotografando, a pellicola, i boschi. E' una sfida che richiede concentrazione, attenzione, pre-visualizzazione ecc. Ma sono ancora lontano dall'ottenere risultati che mi soddisfino.

Su Youtube c'è un ragazzo sloveno molto bravo, che fotografa gli alberi con un banco ottico: il canale si chiama Lost Light Art, è fonte di ispirazione per me ed i risultati che questo giovane ottiene mi sembrano ottimi. Spero di avvicinarmi anche io a tali risultati, continuando ad esercitarmi.



avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2022 ore 14:57

Una precisazione... non volevo sembrare lo sbor.... ne
di turno nel dire che sprechi la pellicola, perché in realtà sono uno che smanetta nell'ignoranza, con l'analogico BN
Volevo solo dire che in un bosco spoglio, è difficile far rendere
il BN in quanto ti trovi nel regno dei grigi
Ti salvi in un bosco di betulle....


user77830
avatar
inviato il 04 Marzo 2022 ore 18:24

Scru
p.s. che par de palle co sta velvia, st'ossessione inutile potresti tenerla per te ogni tanto.


Ti capisco! Deve essere straziante vivere con l'ossessione per Velvia...ti chiedo scusa! non pronuncerò più invano il nome Velvia.
Ma Fuji sulle spiegazioni di utilizzo di Velvia, alla fine scrive " Velvia ossessiona chi non la compra " e compratela....MrGreen

user77830
avatar
inviato il 04 Marzo 2022 ore 18:27

Viator
Gli amici digitali diranno “Ma hai fatto tutto questo lavoro e questi sono i risultati? Io con la digitale ci mettevo cinque minuti e le foto venivano meglio!”. Indubbiamente hanno ragione. Però per me, che sono malato, il divertimento sta nel fare “tutto questo lavoro”, che ci volete fare.


5minuti? Troppi! In 30 sec. si fanno 100 scatti.
In fatto di qualità, poi, con stampe alle mano, la pellicola è sempre superiore al sensore: Ne ho le prove!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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