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“ Un esempio "alternativo" potrebbe essere questo : anni fà feci una serie di ritratti del personale della fondazione per cui lavoravo con un filtro ND16 per verificare una mia teoria che é la seguente : guardando i dagherrotipi e altre foto su lastra mi sono accorto che i volti hanno un'espressione "diversa", "intemporale" e la spiegazione potrebbe essere che restando in posa fermi senza muoversi per 2 o 3 min. o anche più (all'epoca la sensibilità delle emulsioni era bassissima e gli obbiettivi poco luminosi) si arriva al punto di non poter più controllare le esperssioni facciali e quindi il soggetto prende un'espessione "neutra" che in realtà non ha mai nella vita reale e quotidiana...ed effettivamente i risultati sono stati molto interessanti (putroppo non ve li posso mostrare per ragioni di diritto a l'immagine) alcune persone erano quasi irriconoscibili...provate questa tecnica e avrete delle belle sorsprese „
All'epoca i fotografi usavano anche sedie speciali con un poggiatesta piccolo, in modo che rimanesse nascosto dietro la testa, per consentire ai malcapitati di rimanere fermi con la testa per il tempo necessario. Immagino che comunque la seduta non fosse particolarmente comoda. Inoltre, siccome era impossibile non sbattere le palpebre per i minuti necessari alla posa, succedeva inevitabilmente che gli occhi venissero velati dall'inevitabile mosso delle palpebre, e per questo motivo spesso gli occhi venivano ritoccati nella stampa finale, e perciò gli occhi strani sono una caratteristica di quelle immagini. Ovviamente le espressioni del viso andavano di conseguenza alla scomodità della posa. Immagino che a venire meglio fossero i "tipi duri", abituati all'impassibilità... in ogni caso, vista la necessità di stare immobili, quelle foto somigliano spesso in modo inquietante a foto di cadaveri.
E infatti ho fatto così, ho fabbricato un poggiatesta se no è impossibile restare immobili durante 2 a 4 min...è una tecnica che mi è piaciuta tanto che vorrei rifarla con i mezzi d'epoca cioè in analogico con un banco ottico o un folder grande formato, il risultato è veramente sorprendente.
Si effettivamente forse la parola "alternativo" è una forzatura, ma il mio intento era proprio quello di scoprire altri usi diversi da quello dell'effetto seta (che volente o nolente è diventata la divulgazione commerciale per i filtri ND). Quindi vi ringrazio per gli altri consigli e spunti. Effettivamente per quanto riguarda le foto ritratto, quando ti metti in posa hai sempre l'ansia che stai venendo male; di conseguenza assumi espressioni rigide che fanno schifo, ma non pensavo si potesse fare un ritratto con lunga esposizione
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