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Dall'immagine sembrerebbe che la diffrazione sia stata causata da un ostacolo posto sulla lente frontale, non c'entra nulla il diaframma in questo caso.
eppure non c'è alcun filtro sulla lente...non so cosa pensare, se non alle condizioni atmosferiche
user142859
inviato il 09 Febbraio 2022 ore 21:03
non è colpa del diaframma... ma ci scommetto che c'entra il sensore
versione gigante del tuo problema
se approssiamo il punto luminoso della stella ad un piccolo fascio coerente di luce ecco che quando passa attraverso il fotodiodo ottieni una cosa del genere
in questo caso, l'effetto avrebbe dovuto ripetersi nelle due serate successive. Poichè l'unica variabile, mi sembra, possa identificarsi nelle condizioni dell'atmosfera, vi chiedo se, ad esempio, un elevato tenore di umidità possa produrre effetti del genere...
user142859
inviato il 10 Febbraio 2022 ore 20:20
L'umidità non crea una diffrazione come quella. Al massimo crea un fenomeno di dispersione che si manifesta il più delle volte come un alone uniforme e circolare attorno al punto luminoso. L'unica cosa che può fare un effetto del genere è il passaggio della luce dentro ad una fessura quadrata... e di quadrato c'è solo il fotosito
...ma come può spiegarsi il diverso comportamento del fotodiodo tra le diverse sessioni di prova?
user142859
inviato il 12 Febbraio 2022 ore 20:51
La risposta può essere complessa e non ho elementi per darla. Bisogna valutare fenomeni prettamente fisici come l'intensità della luce, l'angolo di incidenza, l'effetto dell'atmosfera e poi bisogna conoscere la struttura del sensore. Inoltre bisogna anche considerare il processo di elaborazione del segnale. In pratica, a meno che tu non voglia studiare fisica, elettronica, informatica per i prossimi 5/10 anni, è meglio che ti godi quello che hai senza farti troppe domande
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