| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 8:30
Sulla questione della matrice di Bayer e della demosaicizzazione: Immaginiamo di avere un originale che sia un disegno a china a pennino su carta o una litografia con disegno chiaroscurale al tratto (tante righine nere più fitte e meno fitte), qualcosa del genere lo trovate anche nella scena allestita e fotografata su DPreview. Fotografiamo questo tipo di originale con una sensore con matrice di Bayer e demosaicizziamo il file; nella migliore delle ipotesi quello che ci ritroveremo è che i "tratti" avranno un alone grigio tutto attorno al nero ma ancor più probabilmente quel che ci troveremo sono degli aloni colorati che formeranno del moiré: questo è il frutto della demosaicizzazione (e della bassa frequenza di campionamento), anche la migliore possibile, non si scappa. La stessa scena ripresa in pixel shift non produrrà artefatti colorati...questa è la realtà, poi uno può dire che il mondo reale non è una litografia o un disegno a china e vivere tranquillo con la matrice di Bayer; ma se si sostiene che il buco del culo sia una piaga si fa un torto alla anatomia ed alla patologia. |
| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 9:27
“ ma se si sostiene che il buco del culo sia una piaga si fa un torto alla anatomia ed alla patologia. „  sai come finisce chi ha perso una macchina facendosi abbindolare dal marketing perche aveva il pixel shift, ci fanno qualche scatto tutti entusiasti, e poi se lo dimenticano, perche scoprono che guardare crop al 300 o piu per vedere infime migliorie non ha senso |
| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 12:23
@Diebu “ Credi di aver dato una risposta alla tua domanda ma... l'hai data sbagliata;-) Intanto, come è stato detto, il file dello scanner non è demosaicizzato, non avendo una matrice di Bayer. „ Questo l'ho capito infatti un file demosaicizzato è un file ai cui pixel sono stati assegnati i valori rgb ed è lo stesso risultato che ti da uno scanner, che poi è la stessa situazione che abbiamo in qualsiasi altra immagine bitmap/rgb |
| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 12:46
No, è molto diverso, nel file demosaicizzato i valori RGB di un tot di pixel sono stati ricavati tramite un algoritmo (di demosaicizzazione, appunto) mentre nel file dello scanner sono tutti puntualmente rilevati. Un file RGB dello scanner non è demosaicizzato poiché non ha matrice di bayer. |
| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 12:50
@Diebu grazie, non conoscevo la tecnologia 3f di Hasselblad, mi sembra molto interessante, in pratica i punti fondamentali mi sembra siano: 1) risultato del file negativo, no invertito, 2) ogni modifica non è distruttiva e viene aggiunta allo stack di modifiche. Avanzo un'ipotesi e cioè che lle stesse caratteristiche si avrebbero fotografando (BENE, magari con hardware apposito tipo l'easy35) la pellicola con una buona macchina digitale perchè si otterrebbe un raw del negativo con possibilità di modificarlo in maniera non distruttiva con Lightroom o Photolab, Captureone etc. etc. Sbaglio qualcosa? |
| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 13:53
“ ...i punti fondamentali mi sembra siano:1) risultato del file negativo, no invertito, „ Si, se lo visualizzi con Photoshop (in genere lo si fa per ripulito da pelucchi e graffi), ma se lo apri con il software Flexcolor di Hasselblad, ovviamente lo vedi già invertito, altrimenti sarebbe impossibile lavorarcinper ottenere il file finale. “ Avanzo un'ipotesi e cioè che lle stesse caratteristiche si avrebbero fotografando (BENE, magari con hardware apposito tipo l'easy35) la pellicola con una buona macchina digitale perchè si otterrebbe un raw del negativo con possibilità di modificarlo in maniera non distruttiva con Lightroom o Photolab, Captureone etc. etc. Sbaglio qualcosa? „ A questo non so rispondere, per la digitalizazione dimpellicole ho sempre e solo utilizzato scanner. |
| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 16:48
Non sto dicendo che una macchina fotografica con pixel-shift sia la soluzione per tutte le foto. Intendiamoci io non ce l'ho neanche e fino ad oggi ho campato benissimo senza. Quello che sto dicendo è che se io dovessi fare del lavoro di Repro oggi (cioè ad es. di riproduzione documentale, foto di archivi artistici, pitture, litografie, disegni, stampe, fotografie in pellicola o in carta) e se lo dovessi fare spesso, userei o scanner o macchine fotografiche dotate di funzione pixel-shift a 4 scatti onde evitare le interpolazioni che qualsiasi file RAW derivante da matrice di Bayer subisce, tanto più se fossi un professionista. Non vedo motivi per non farlo, potendo. Poi ovvio che da fotoamatori si campa tranquillamente anche senza. |
| inviato il 31 Dicembre 2024 ore 17:50
Mi sembra più che logico |
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