| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 22:51
Buonasera a tutti, oggi vorrei mostrarvi alcune fotografie fatte con la mia Leicaflex Standard del 1966 corredata dal suo obbiettivo Summicron 50mm
 Ho dedicato questa serie di scatti agli alberi. Ma prima, due parole su questa macchina, la prima reflex costruita a partire dal 1964/65 negli stabilimenti Leitz, nella (vana e tardiva) speranza di arginare l'(inarrestabile) avanzata delle reflex costruite in Giappone. Comunque: i tecnici di Wetzlar fecero un lavoro eccellente, se non nel campo delle innovazioni tecniche (la Leicaflex non aveva nulla di innovativo), certamente per quanto riguarda la qualità costruttiva della nuova macchina. Infatti, la Leicaflex è costruita secondo i migliori standard qualitativi Leica, il che vuol dire secondo i migliori standard qualitativi nel mondo della fotografia. La Leicaflex funziona come un orologio meccanico svizzero di alta gamma, è solida (e pesante: 770 grammi il solo corpo macchina) come un mattone, costruita con i migliori materiali a disposizione, ingegnerizzata in maniera mirabile, con i comandi messi dove devono stare, un corpo macchina disegnato razionalmente e, quindi, esteticamente mirabile. Le lenti che la corredano, lenti della serie R (R come Reflex), non hanno nulla da invidiare alle lenti Leitz costruite per le più famose Leica M. Difetti? Certo: la misura esposimetrica non è TTL, con tutti i difetti che ne derivano e si conoscono. Tuttavia, almeno nella mia esperienza, è preciso. Altri difetti non ne conosco, o almeno io non li vedo. Adesso vi lascio qualche fotografia tra quelle fatte due giorni fa, usando pellicola Ilford FP4, sviluppata in Kodak HC-110 dil. H. Grazie per l'attenzione, a presto!







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user77830 | inviato il 06 Febbraio 2022 ore 21:04
Leicaflex SL è una buona fotocamera ben costruita. Io posseggo la Leicaflex SL2 che ritengo essere, approssimativamente, uguale alla SL e, perciò, anch'essa buona; avevo preso buona nota delle differenze tra le due fotocamere, leggendo avidamente il libro " Conoscere le Leica " del Grande Gino Ferzetti. Ho utilizzato il termine "buono" poiché posseggo una intera formazione di fotocamere Nikon F che ritengo essere eccellenti e, perciò, nettamente superiori alle due Leicaflex. Ma anche con gli obbiettivi ci sarebbe da disquisire ampiamente; in effetti, Leica R presenta degli assoluti capolavori ottici che Nikon non può vantare ma, in compenso, ho potuto appurare che in media, le ottiche Nikon non sono affatto inferiori alle Leica R, anzi... Infine, avendo effettuato migliaia di fotografie con Leica R, con Nikon ( F-AI-AIS-AFD ) e Leica M, posso sicuramente affermare i migliori obbiettivi sono i Leica M: Impareggiabili. Per quanto concerne le tue fotografie, posso informarti che, apprezzando, sempre e comunque, la pellicola, le trovo piuttosto interessanti e decisamente godibili; è bello poter visionare i lavori argentici di altri fotografi. Noctilux |
| inviato il 06 Febbraio 2022 ore 23:01
Noctilux: anche io apprezzo moltissimo le Nikon F e le ottiche Nikkor. Grazie mille per l'apprezzamento delle mie povere foto, su un altro forum pensa che un utente ha scritto "non capisco perchè fare e pubblicare certe foto" :-D |
user77830 | inviato il 09 Febbraio 2022 ore 23:25
Scommetto che chi non capiva è uno che gioca con il digitale... e non capisce e, forse, mai ci riuscirà che fare fotografia con la pellicola è nobile passione che travalica ampiamente il concetto di mera qualità ad ogni costo. Tutti conoscono molto bene l'effettiva qualità "regalata" dai migliori sensori e la incredibile facilità per il raggiungimento della stessa; basterebbe dotarsi di una Leica Digitale, una Nikon D850, una Sony RIII, ecc, ma non a tutti interessa avere la qualità della quale tutti disporrebbero. Le tue suddette fotografie vanno viste, ammirate, un po' invidiate e comprese con la consapevolezza che fare pellicola è decisamente impegnativo; il monitor non rende giustizia alla pellicola e allora un interlocutore competente e che sapesse che di pellicola a Leica trattasi, dovrebbe poter immaginare l'effettiva e reale qualità dei vari fotogrammi o delle stampe esposte. Purtroppo, il digitalista non possiede immaginazione: Si ferma alla visione a monitor. Sapessi quanti interlocutori digitalisti ho inviato a quel paese... Noi siamo quelli della Pellicola...noi siamo quelli della reale qualità...La nostra qualità è differente...e così è se vi pare e che mi pare Noctilux |
| inviato il 10 Febbraio 2022 ore 23:32
Noctilux: grazie. Hai indubbiamente ragione sulla difficoltà della pellicola, d'altronde il bello forse è proprio lì, nel cercare di cogliere la realtà con uno strumento che ti lascia solo a decidere tempi, diaframmi e tutto il resto, su un supporto che, sviluppato e stampato, vedrai giorni o anche settimane dopo, tramite una stampa che non è retroilluminata ma deve "brillare" di luce propria. Questi, che sono oggettivamente dei limiti, per me (come credo anche per gli altri appassionati di fotografia su pellicola) diventano pregi, perchè la fotografia su pellicola "la fai", non la scatti. E, personalmente, sono anche i motivi per cui trovo noiosa la fotografia su supporto digitale. Uso, si, la mia macchina digitale, ma senza emozione. |
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