| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 22:33
“ Lo specchio diventa un quadro in cui alla figura immobile (la fotografia serigrafata), si sovrappone il riflesso della sala e delle persone che stanno davanti al quadro specchiante. Ecco perche' la ragazza vestita di nero vicinissima allo specchio a sinistra. E' una sorta di serigrafia vivente che ho applicato alla porta specchio. Specchio che invece riflette la scena di un cortile del castello, bagnato da una grigia giornata di pioggia, ma anche una scalinata che porta altrove. Scalinata su cui sta una persona, seduta, il cui riflesso cade sul baricentro dello specchio. Il fotografo appunto. Come nei quadri specchianti. „ Direi che hai centrato in pieno i concetti artistici di Pistoletto e, soprattutto, la relazione inevitabile osservatore/opera relazione in cui l'osservatore stesso diviene opera in un mix in cui è difficile trovare i limiti. Complimenti Questa una mia interpretazione. Mi scuso per l'OT
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| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 1:23
Molto bella la prima foto salt, il messaggio che mi vuole trasmettere la foto è arrivato. Arrivati a questo punto, analizziamo la catena: 1) CORPO: Pentax K1000 (Ok ci siamo) 2) OBIETTIVO: Asahi Pentax 50mm f/2 (OK) 3) PELLICOLA: avete suggerimenti per BN e DIA? 4) SVILUPPO: per il momento cerchiamo un lab migliore 5) STAMPA: vd n.4 |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 9:03
Se è solo per questo caro Salt queste tue due ultime fotografie la loro BELLA figura la fanno anche digitalizzate. Poi è ovvio che, visto il genere, esse siano anche di quelle che meno si attagliano alla tecnologia digitale ma che, per l'appunto, trovano la propria profonda ragion d'essere nella chimica fotografica! |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 9:08
A proposito Claudio: tu mi conosci quanto basta per sapere che rifuggo dalla polemica fine a se stessa, ma converrai meco che se in una discussione si parla di tecnica è inutile uscirsene in continuazione col l'arte! Che poi, prima di ogni altra considerazione, bisognerebbe anche vedere chi è che parla di Arte... |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 9:19
Salt: Belle foto, la prima con piacevole scala di grigi, la seconda in hikey. Bisognerebbe vederle stampate. Lynn95: per me una reflex vale l'altra in questo momento. Non ci sono grosse differenze. La differenza la fa sempre il manico e tu hai anche esperienza in digitale quindi... Credo che ( almeno nella mia esperienza) risultati migliori e più semplici si abbiano con bianconero e diapositive. Utile un laboratorio migliore. Attenzione alla scansione che è il punto più critico che può abbassare drasticamente la qualità Ovviamente la foto da stampare va preparata con una postproduzione adeguata . Non lasciarla fare a chi non è esperto o in modo automatico: non avrai il massimo così |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 9:45
per la parte sviluppo... un sacco nero con due elastici. (non dimenticare una scatola da scarpe verniciata di nero dentro al sacco) un piccolo paterson, due bottiglie di reagenti e sei a cavallo. Sviluppi da solo e gia' li' ti passera' un bel po' prima di ottimizzare tutto. Per la digitalizzazione ci pensi con calma puoi pure accrocchiare una roba simile.. https://www.amazon.it/Polaroid-Duplicatore-diapositive-obiettivi-fotoc |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 12:04
Salt il link non funziona |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 12:05
“ Molto bella la prima foto salt, il messaggio che mi vuole trasmettere la foto è arrivato. Arrivati a questo punto, analizziamo la catena: 1) CORPO: Pentax K1000 (Ok ci siamo) 2) OBIETTIVO: Asahi Pentax 50mm f/2 (OK) 3) PELLICOLA: avete suggerimenti per BN e DIA? 4) SVILUPPO: per il momento cerchiamo un lab migliore 5) STAMPA: vd n.4 „ Direi che ci sei, per la pellicola dipende da te, se vuoi dedicarti subito allo sviluppo BN senza dubbio, altrimenti se hai i riferimenti di un buon laboratorio di sviluppo Diapositive |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 12:55
ho corretto, grazie |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 14:37
mah.. a parte che se cominci in BN, scatti il pomeriggio e la sera hai gia' u negativi sviluppati, Mentre se vai al lab tocca aspettare parecchio. In realta' lo sviluppo dei rullini in casa e' piuttosto semplice e poco ingombrante. Non hai neppure bisogno della camera oscura. Mentre se decidi di stampare in casa ti serve una camera oscura e parecchio spazio. L'ideale pero' e' lavorare dal 6x6 in su. Comunque, visto che hai il 35.. usa quello e fai le ossa con quello che hai. |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 14:55
Salt:i interessante i duplicatore per dia. Mi sembra fatto bene. Magari un giorno ci provo. Qualche vecchia diapositiva interessante ce l'ho ancora. Molte posso anche toglierle dai telaietti: sviluppavo quasi sempre le dia da me e le intelaiavo io stesso con i classici telaietti GEPE che possono essere riaperti Paolo: tranquillo, hai ragione. Qui si parla di fotografie, in questo caso di argomenti tecnici e di come ottenere buone foto. Poi ci si può dare un parere alle foto degli altri, ma anche io lascerei sempre da parte il termine arte; qui su Juza vedo tantissime foto molto belle, ho alcuni fotografi di cui seguo sempre l'evoluzione con interesse. Li trovo originali, a vole mi fanno dire "perchè non ci ho pensato io?", vedo bellissime e eleganti atmosfere, scatti invidiabili, ma parlare di "arte" è avventurarsi in una terra sconosciuta e/o in un campo minato. Tra i tanti bravi e bravissimi che conosco anche qui su Juza di artisti non ne conosco: ma è importante divertirsi facendo il meglio che si può |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 14:59
Lynn: sviluppare in casa un BN è semplicissimo se stai attento e sei preciso. Hai bisogno di una tank sviluppatrice (una volta Jobo o Paterson, meglio) che si trovano anche usate a poco. Poi un termometro. I chimici non costano tanto. L'acqua corrente a casa suppongo che tu ce l'abbia. Sei a posto. Ed è divertente |
| inviato il 03 Gennaio 2022 ore 15:06
Ciao Claudio, il duplicatore polaroid l'ho utilizzato con un obiettivo macro Tamron 90mm e la Nikon D810, non fa miracoli e tra l'altro, se non ricordo male, lo devi utilizzare smontando la lente d'ingrandimento presente al suo interno che fa disastri. Il problema delle duplicazioni delle diapositive con questo sistema sono 3: 1 ) la sorgente luminosa che deve essere sui 5000° K, solitamente, io ho utilizzato un pannello a led; 2 ) la lentezza delle operazioni, di fatto lavori con una slide alla volta; 3 ) ultimo e più critico lo stato di conservazione delle diapositive, sia rispetto a polvere e peluzzi e sia rispetto alla qualità della gelatina. |
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