| inviato il 27 Agosto 2021 ore 23:30
@Mauryg, ci sono simulazioni o preset (chiamatelo come volete) per i jpeg di tutte le fotocamere che vanno o andrebbero bene per il 99% dei casi e delle persone. il raw è risaputo che ti da maggiore flessibilità all'ottenimento del risultato gradito, il problema è che la maggior parte di noi difficilmente ottiene un risultato migliore in termini di colore e naturalezza della scena ripresa, in più sottrae tempo per farlo. |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 2:12
Mia semplice opinione personale: a me i RAW fuji piacciono di più rispetto a quelli delle Canon che avevo e della Nikon che mi avevano prestato. Forse per il sensore diverso dagli altri, o forse non so, ma a me piacciono di più. |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 8:48
Emanuele: assolutamente sì - io scatto in Raw x il semplice motivo che faccio ogni genere e con tre sensori diversi - uso i jpeg solo in particolari contesti tipo un motoraduno o una partita di rugby, dove devo tenere molti file e mi preparo profilo personalizzato molto banale, principalmente in funzione della luce ambiente - se facessi principalmente panorami o ritrattistica, mi preparerei profili specifici e accurati -a dirla tutta ho scaricato dal sito Canon i vari profili ma di fatto non li uso |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 8:58
Guglia: e' vero e questo lo riscontri anche all' interno di uno stesso brand - come avevo scritto, scattando in Raw a parametri 0 ( ma dove comunque vi e' una "interpretazione" che li apre e permette di visualizzarli ), vi e' una grande differenza, a livello cromatico, tra i sensori sps--c, il FF ( provato solo quello della RP ) e i sensori aps-h delle 1d - su queste ultime, anche in condizioni di luce "dura", raramente devo intervenire sull' incarnato .... |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 9:10
.... la questione sostanzialmente ruota sulla scelta di un brand x la resa cromatica - su questa base uno dovrebbe schifare Sony ad esempio, ma e' palese che, con poco sforzo, si possono ottenere "risultati cromatici" adeguati alle personali esigenze, qualunque brand si usi - l' opportunità o meno di affidarsi a profili specifici e' dettata sostanzialmente dalle tipologie di scatto e relative condizioni ambientali - una buona base di partenza, sicuramente alleggerisce il lavoro, ma dubito possa essere considerata il "risultato finale" .... questo al netto di considerazioni che restano soggettive |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 10:00
Giulia è quello che mi chiedevo, sensore e processore diverso da quello che io ho sulla mia Sony magari restituisce cromie diverse. Ad esempio, almeno sulla mia nex6, arancione e rosso spesso sono troppo saturi, per non parlare dell'incarnato. C'è da dire che la mia Sony è abbastanza vecchia e che uso un 18 135 e forse modelli più recenti non restituiscono rossi ed arancioni troppo saturi. |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 10:04
Ringrazio nuovamente che mi risposto, mi avete aiutato a capire, grazie. |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 10:48
“ Ringrazio nuovamente che mi risposto, mi avete aiutato a capire, grazie. „ Il che significa, non andate oltre.. |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 14:42
no no Gaga non intendevo quello |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 15:52
Fujifilm ti da "chiavi in mano" un profilo colore applicabile ai JPEG o ai raw... Fantastico... (Per i miei gusti personali) Che sia tutto replicabile non è vero, è un sensore X-Trans e ha le sue peculiarità, infatti pure con qualsiasi altro brand e i cobalt non ho mai replicato la resa di una Fuji, c'è sempre qualcosa di diverso... Te ne accorgi se scatti diverse migliaia di file, quel sensore ha il suo timbro e trovo che non bruci praticamente mai le alte luci, anche se recupera meno le ombre di una A7III, in definitiva in controluce con Fuji ho sempre cieli arancioni pastello, con Sony no, entrambe con cobalt P.s. sui corpi nuovi c'è il profilo colore Classic Negative... Pazzesco! |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 18:37
Ragazzi io purtroppo né ho nozioni tecniche per capire come funzionano i differenti sensori né sono particolarmente esperto di cromie e simili, ma per la mia piccola esperienza posso dire che con Canon facevo più post di quanto ne faccio ora con Fuji. I colori Fuji mi piacciono di più così come sono nei file RAW. |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 19:09
La resa dei colori non ha nulla a che fare con il tipo di sensore. Si tratta di pura calibrazione software. "L'immagine grezza" in uscita da un sensore è in scala di grigi, il software della fotocamera si occuperà poi di applicare l'informazione del colore, indipendentemente dal fatto che il sensore sia di tipo Bayer o X-Trans. I profili di Fujifilm sono nient'altro che dei parametri aggiuntivi che la fotocamera utilizzerà per convertire l'immagine a colori. Li hanno tutti i produttori, solo che mentre gli altri cercano di utilizzare profili quanto più neutri e "malleabili" possibile, Fuji cerca di dare carattere alla foto. |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 20:52
Io, da ignorante, immagino che l'output di un sensore sia una serie di 0 e 1 che descrivono la quantità di luce per ognuno dei colori RGB, a secona dello schema del filtro (Bayer o X-Trans). Il fatto che il Bayer o l'X-Trans abbiano due schemi diversi mi dice - nella mia ignoranza - che l'output non può essere identico a parità di tute le altre condizioni e in disparte ogni trattamento di immagine (compresi profili, simulazioni pellicole ecc). Sennò che senso avrebbe avere filtri così diversi? |
| inviato il 28 Agosto 2021 ore 23:31
Se proprio vogliamo essere precisi, l'output non elaborato di un sensore è un segnale analogico, che verrà poi campionato e quantizzato per arrivare poi al segnale digitale, pronto per essere elaborato. Questa sequenza di bit rappresenterà sì la quantità di luce che attraversa il filtro della matrice, ma sarà pur sempre un segnale monocromatico, perché i fotositi sono in grado di rilevare la quantità di luce, ma non la frequenza (e quindi il colore). Sarà poi il software (della fotocamera o del convertitore bitmap che preferiamo) a stabilire il colore del pixel, una volta nota la disposizione della matrice e la quantità di luce che attraversa i filtri, facendo le dovute operazioni. Il processo è identico tra le due tipologie di matrici, il software dovrà semplicemente tenere conto che la matrice RGBG sarà disposta in maniera diversa. Fujifilm ha anche fotocamera con sensori Bayer in cui è possibile utilizzare i suoi profili. Non cambia niente, è tutto a livello software. Quello che Fuji offre in più è il lavoro di ricerca fatto dietro e i corrispettivi valori di calibrazione del software di conversione. Il motivo per cui l'X-Trans ha i filtri disposti in quella maniera è per mitigare l'aliasing e l'effetto moire nelle foto, presenti a causa della disposizione regolare della matrice Bayer. La disposizione più casuale dei filtri nell'X-Trans dovrebbe aiutare sotto questo aspetto, ma non è legata in alcun modo ai profili colore... |
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