JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Potrebbe essere effettivamente una rivoluzione anche per la fotografia, in particolare quella notturna.
Lo studio dimostrativo della nuova pellicola realizzato da un gruppo internazionale di ricercatori di TMOS, ANU, Nottingham Trent University, UNSW e di partner europei, è stato pubblicato su Advanced Photonics, e presenta la tecnologia basata su cristalli in nanoscala sotto forma di metasuperficie. Dal punto di vista strettamente nozionistico, una metasuperficie è un metamateriale bidimensionale con spessore trascurabile rispetto alla lunghezza d'onda di lavoro, costituito in modo da modificare localmente ampiezza e fase di un fronte d'onda incidente. La metasuperficie, dato che ha un approccio interamente ottico, può essere usata anche in combinazione con normali sensori CCD e CMOS, quindi potrebbe dare a comuni dispositivi di cattura dell'immagine la possibilità di vedere al buio.
"Potrebbe essere effettivamente una rivoluzione anche per la fotografia, in particolare quella notturna"
Occhio che in fotografia ci vuole qualità d'immagine.
Dopo aver passato decenni ad osservare di tutto e di notte, con costosissimi sistemi di visione notturna ad infrarossi di altissime prestazioni, da carri armati, aerei e cecchini camuffati lontani, alle tette e lato B appetitosi e molto, molto vicini delle segretarie, nessuno di quei costosissimi trabiccoli ha una qualità d'immagine tale da poterci tirare fuori una fotografia degna di questo nome, nemmeno lontanamente.
Ora quale qualità d'immagine (= gamma dinamica, profondità di colore, risoluzione e rumore) forniscano quelle pellicole lì io, ma nemmeno tu, non lo sappiamo.
Magari, essendo leggerissimi, darebbero dei vantaggi in uso militare come dotazione personale del soldato, ma prima bisogna vedere che prestazioni danno.
I sistemi di visione notturna ad intensificazione di luce, fotomoltiplicatori, i night vision google, usatissimi da corpi speciali, piloti di veicoli ed elicotteri, etc, sono ancora relativamente grossi, ingombranti, hanno bisogno delle pile e sostituirli con un paio di occhiali e via, sarebbe molto utile, ma bisogna vedere che prestazioni hanno, soprattutto di Gamma Dinamica, oggi ridottissima, ci vuole alta perchè se è bassa, nelle ombre vere non c'è segnale, non ci vedi nulla, lì sei cieco, e dunque se hai un nemico nascosto nell'ombra di notte, anche vicinissimo, non lo vedi.
Prima di cantare vittoria, osannare al miracolo, bisogna aspettare per vedere che qualità d'immagine fornisce quel trabiccolo nuovo lì.
Ma io credo, illazione mia, che in fotografia artistica, quella normale, siano di scarsa utilità, proprio per la qualità d'immagine.
Per prima cosa, bisogna tener presente che una pellicola che converte la radiazione IR in visibile non può ricostruire una immagine a colori, perchè una radiazione termica, quella fa vedere un sistema di visione IR, i colori, semplicemente, non ce li ha.
Fornirà dunque una immagine in B&N e se va bene, ma deve andare veramente bene, la fornirà tipo le pellicole che lavorano nell'IR vero, ed anche quelle, seppur dando effetto onirico, con luce soffusa ed estensione tonale di grigi irreale, una grande qualità d'immagine non ce l'hanno proprio.
Scusa Alberto, nel titolo parli di luce Ultravioletta mentre l'articolo si riferisce all'Infrarosso. Sono due zone di frequenza Totalmente diverse. Articolo interessante ma dovresti correggere il titolo del Forum. Ciao Francesco
@Fm_photo Grazie Francesco per la segnalazione. Avevo messo il post un po' in fretta (prima della partita dell'Italia ). Ho corretto il titolo.
@Alessandro Pollastrin Ciao Alessandro, in effetti l'articolo scientifico è ancora un po' criptico sul livello di gamma dinamica ottenibile, però è il primo studio che trovo che si riferisce espressamente ai sensori CCD e CMOS e presenta una tecnologia a basso costo. L'ho quindi trovato interessante e voluto condividere, utilizzando ovviamente il condizionale riguardo alla rivoluzione.
“ Occhio che in fotografia ci vuole qualità d'immagine.
Dopo aver passato decenni ad osservare di tutto e di notte, con costosissimi sistemi di visione notturna ad infrarossi di altissime prestazioni, da carri armati, aerei e cecchini camuffati lontani, alle tette e lato B appetitosi e molto, molto vicini delle segretarie, nessuno di quei costosissimi trabiccoli ha una qualità d'immagine tale da poterci tirare fuori una fotografia degna di questo nome, nemmeno lontanamente. „
questo è quello che dice Pollastrini.
Poi c'è quello che fa un fotografo come Richard Mosse:
“ Esatto: fotograficamente parlando quelle immagini sono di qualità vile.
Evidentemente tu sei abituato a quella qualità lì. „
prima di scrivere certe cose, fai una ricerchina e prova a dare un'occhiata ai premi e ai riconoscimenti che ha ottenuto Mosse. Per evitare figuracce, più che altro.
Il mio consiglio quando si osserva e si giudica una immagine, è di giudicare col proprio cervello, senza stare a sentire giudizi altrui: ovviamente ci vuole la cultura fotografica sufficiente per farlo.
Vendendo IRST per avionica e Visori Terminici ci ho mandato avanti la famiglia, e veramente per bene, per decenni, conosco benissimo le immagini che riescono a fare, e sempre da decenni faccio fotografie: per quanto mi riguarda, quella roba lì, fotograficamente, dà immagini vilissime.
A proposito, ma tu non hai una fotografia sul tuo profilo, una che una non c'è, ed il tuo sito web non è operativo.
Detta in altre parole, io non so chi tu sia fotograficamente parlando, puoi benissimo non aver mai fatto una Fotografia degna di questo nome in vita tua: per decisione mia, non sto a perdere tempo con ignoti, non procedo ad ulteriore discussione con te, spero comprenderai.
E se non comprendi è uguale, "nummene potrebbe fregà de meno".
“ Il mio consiglio quando si osserva e si giudica una immagine, è di giudicare col proprio cervello, senza stare a sentire giudizi altrui: ovviamente ci vuole la cultura fotografica sufficiente per farlo. „
esatto. E proprio perché di cultura fotografica non ne hai, non conosci il fotografo "ignoto" e nemmeno i premi che ha vinto. Altrimenti al giudizio altrui daresti il peso che si merita.
“ Vendendo IRST per avionica e Visori Terminici ci ho mandato avanti la famiglia, e veramente per bene, per decenni, conosco benissimo le immagini che riescono a fare, e sempre da decenni faccio fotografie: per quanto mi riguarda, quella roba lì, fotograficamente, dà immagini vilissime.
A proposito, ma tu non hai una fotografia sul tuo profilo, una che una non c'è, ed il tuo sito web non è operativo.
Detta in altre parole, io non so chi tu sia fotograficamente parlando, puoi benissimo non aver mai fatto una Fotografia degna di questo nome in vita tua: per decisione mia, non sto a perdere tempo con ignoti, non procedo ad ulteriore discussione con te, spero comprenderai.
E se non comprendi è uguale, "nummene potrebbe fregà de meno". „
il fatto che io faccia o meno foto (belle, brutte, etc) è assolutamente irrilevante in questa discussione.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.