user207929 | inviato il 10 Maggio 2021 ore 9:46
@Murmunto - sembrano interessanti, me li studio, con quel prezzo importa poco se prima o poi li tagli... credo che la suola sia a prova di qualsiasi terreno.... Fantastica la storiella degli inglesi. @Lupo221 - Le Chameau li ho visti indossati da altri qualche volta e devono essere veramente ottimi. Costano, ma per alcuni utilizzi devono essere proprio il top. @Pfju - con quell'ampia base, non devi essere un tipo facilmente abattibile @Cusufai - credo che farò un salto nel loro outlet presso lo stabilimento di produzione, è nella mia stessa provincia. Ne ho avuti svariati della Trento e non mi hanno mai deluso. |
user207929 | inviato il 10 Maggio 2021 ore 10:14
muckbootcompany.eu/collections/mens-tall-boots?page=2 A titolo di info vi segnalo quest'azienda americana. Alcuni modelli sono disponibili anche su Amazon italiano. Li fanno anche con la suola di Vibram, in alcuni casi. Mi incuriosiscono molto, anche se non sembrano adatti per l'uso che serve a me. Ma ci sono alcuni modelli invernali (artic) che sembrano promettere bene per la vagante invernale, quando c'è la neve. Li fanno addirittura mimetici. Mah... non vorrei che fosse la solita americanata, tanta apparenza e poca sostanza. Però mi incuriosiscono... Comunque, d'inverno e su terreni innevati, meglio dei classici scarponi in cuoio (meglio non scamosciati), magari un pelo più alti di quelli estivi, ben ingrassati e con un paio di ghette sopra forse non ce n'è. Un paio di scarponi di buona qualità, ben rodato, protegge il piede, lo tiene caldo e asciutto e non delude mai. D'inverno ho provato di tutto, ma sono sempre tornato al vecchio sistema... |
| inviato il 10 Maggio 2021 ore 10:31
@Vittoriodj Sono anch'io utilizzatore attento e appassionato di stivali e calzature adatte per ambienti naturali. Perciò sono stato attratto dalla tua discussione ma mi pare che tra tutti quelli che ho letto tu te ne intenda di più e non abbia bisogno di consigli (alcuni patetici). Ti posso dire che è inutile ripiegare su stivali economici perché sono fatti con gomme scadenti e inevitabilmente si scollano o si tagliano. Quelli di una volta erano vulcanizzati e duravano una vita. Ne ho gettato via a malincuore un paio di superga degli anni 60 che erano in fondo al box. Suola tutta consumata ma ancora morbidi. I Chameau in pelle una volta erano ottimi ma costosi e richiedono manutenzione. I nostri superga anche erano ottimi, ma non so se le mescole siano quelle d'un tempo. Io quando viaggiavo e non potevo portarmi tanto bagaglio e calzature specifiche usovo le ghette e se necessario una tenuta maggiore, mettevo sotto dei sacchetti. |
| inviato il 10 Maggio 2021 ore 14:25
Fai molta attenzione al fatto di toglierli con facilità: quelli della Superga, stagni ma con i lacci, consentono di allargarli per sfilarli meglio. Mi ricordo di un paio senza lacci (porto la taglia 47), che, una volta infilati, non sono più riuscito a levarli, se non facendomi aiutare da due persone. |
user207929 | inviato il 10 Maggio 2021 ore 17:31
@Pfju - sei uno che quando passa lascia il segno... un gran segno @Lupolu - è questo il motivo per il quale vorrei provarli prima di prenderli, in realtà. Ho l'aggeggino che serve a togliere gli stivali, ma in un'occasione dove avevo esagerato con lo spessore del calzino ho dovuto farmi aiutare anch'io @Daniele Cavadini - nella tua cortese risposta hai parlato al passato di alcuni stivali ed effettivamente, secondo me, non sono propriamente più quelli di una volta. Sopratutto perché ormai non li indossa quasi più nessuno. Almeno questa è la mia impressione. A parte i pescatori e un numero abbastanza limitato di cacciatori. Comunque mi pare che per vendere gli stivali, attualmente, si badi più all'estetica piuttosto che alla funzionalità. Invece, ma sempre secondo me, è una delle calzature più tecniche e potenzialmente utili che ci siano (intendo per un fotocacciatore e in determinati ambienti). Solo per rendere ciò che intendo dire, rappresento le caratteristiche dello stivale ideale, secondo me: 1) impermeabilità assoluta, ovviamente 2) suola che abbia un buon grip e che non accumuli troppi detriti, fango, terra, nel qual caso il grip va a versi benedire, con ciò che ne consegue. 3) una ragionevole resistenza al taglio. Spine, rovi, rami, ma anche rocce sporgenti possono tagliare uno stivale. 4) un minimo di comfort, che si ricerca in qualsiasi calzatura, ma che non penalizzi la protezione del piede, anch'essa essenziale. 5) calzabilità adeguata, anche in relazione alla parte alta dello stivale. Chi li ha usati sa bene che accucciarsi o, comunque, fare movimenti particolari non è facilissimo con stivali troppo rigidi. 6) e poi una caratteristica affatto marginale, che chi ha usato certi modelli può comprendere e che è molto importante. Gli stivali sono spesso alquanto rumorosi, e lo dice un ex pescatore che ha imparato a risalire un torrente cercando di non spaventare i selvatici. Anche per la wild vagante la silenziosità è un plus non indifferente, sopratutto con i mammiferi, ma ritengo anche con i volatili, sopratutto in prossimità di un canneto. Io non amo molto la wild da appostamento e mi piace molto vagare alla ricerca del selvatico. Con l'andare del tempo (ho cominciato ben più di quarant'anni fa a cercare di avvicinarmi agli ungulati, poiché volevo ritrarli con il cinquantino ) ho sviluppato una tecnica del tutto personale. Più che curarmi del mimetismo, che pure uso nelle mie uscite, bado ad una serie di aspetti diversi. Penso sia molto importante sapersi muovere adeguatamente, tenendo in considerazione gli aspetti ambientali come la luce (cioè anche le ombre che sono fondamentali, per non essere visti), il vento, la scelta del percorso di avvicinamento; ma anche la gestualità personale è molto importante (aprire e posizionare un treppiede mentre un cervo sta guardando nella tua direzione, implica di sapere come farlo senza provocare la sua fuga). Ovviamente tutto questo ambaradan che ho descritto non può essere penalizzato da uno stivale che rimbomba come una grancassa. Scusate se vi ho annoiato con le mie chiacchiere. Sono certo che qualcuno penserà che sto cercando la luna nel pozzo, ma ho sempre fatto così e qualche volta la luna nel pozzo l'ho anche trovata Se trovo la mia luna condividerò senz'altro. Vittorio |
| inviato il 11 Maggio 2021 ore 9:55
“ credo che farò un salto nel loro outlet presso lo stabilimento di produzione, è nella mia stessa provincia. „ Mi sono tolto lo sfizio di vedere quale provincia trovando il loro sito (che non conoscevo); come criterio generale ho sempre evitato per gli stivaloni cose tipo lacci, cinghie, cerniere, fibiette etc. per la capacità che hanno di catturare fango, sterpaglie, forasacchi etc. etc. ; per questo personalmente sul loro catalogo potendoli vedere e maneggiare/provare andrei diretto su articolo 60 o su quelli 38 o 37 (tra questi ultimi 2 non si capisce la differenza dalla descrizione e dalle foto). Infine credo che come per tutte le calzature anche gli stivali, oltre alla soddisfazione dei nostri requisiti tecnici (materiali/costruzione), funzionali (impermeabilità, protezione termica, indossabilità, etc.), ed estetici debbano nel contempo soddisfare il nostro piede e la nostra camminata; da qui l'opportunità di acquistare solo dopo una prova accurata (oppure avendo la possibilità di restituire in caso di acquisti on line). Buona giornata e continuo a seguire con interesse! Paolo ... cusufai |
user207929 | inviato il 11 Maggio 2021 ore 10:36
@Cusufai - Paolo ho dato un occhio agli stivali di cui hai postato il link, ma sembrano essere troppo larghi nella parte alta, vicino al ginocchio. Sicuramente sono comodi da calzare e poi togliere, ma ho l'impressione che siano alquanto rumorosi durante la camminata. Direi che più o meno tutti gli stivali con quella forma abbiano tale difetto, almeno, questa è la mia impressione. Gli stivali più silenziosi sono più o meno come questi sotto:
 In pratica dovrebbero essere un po' più stretti e seguire la linea della gamba. Il problema è che per essere anche adeguatamente comodi (per accucciarsi ad esempio o per procedere su terreni non omogenei) dovrebbero essere particolarmente morbidi. Purtroppo la morbidezza si coniuga un po' troppo con la scarsa resistenza al taglio e la scarsa protezione del piede. A me sembra di verificare che gli stivali troppo svasati verso l'alto emettono un rumore sordo, per nulla forte, ma proprio per la sua natura a bassa frequenza facilmente percepito dal selvatico. Anche lo strusciare della vegetazione sullo stivale viene amplificato come da una sorta di cassa di risonanza dagli stivali più rigidi e svasati verso l'alto. Appena ne avrò l'occasione passerò presso l'outlet di Trento per provare questo modello art 45:
 Mi viene da pensare che potrebbero andare abbastanza bene. Peccato per quella cinghietta nella parte superiore che potrebbe disturbare un po'. |
| inviato il 11 Maggio 2021 ore 13:21
“ ma sembrano essere troppo larghi nella parte alta „ Confermo; i miei infatti sono comodi da indossare con il calzone infilato internamente che "riempie" il vuoto; mi accorgo della "larghezza in quel punto quando fotografo sulla spiaggia da sdraiato e mi sposto, inevitabilmente mi ritrovo della sabbia negli stivali che "arano" mentre mi sposto in quel modo. Ho provato dei confortevolissimi Aigle (un modello molto ammortizzato ...forse il Parcour), che però erano molto aderenti in quel punto e rendevano difficoltoso sistemarci bene internamente il calzone con conseguente effetto "zuava" che non gradivo. Un saluto! p.s. mi incuriosice l'outlet stivalistico!!  |
user207929 | inviato il 11 Maggio 2021 ore 13:54
@Cusufai - Gli Aigle che avevo io erano ottimi, ma molto delicati. Comunque mi ci trovavo piuttosto bene. Mi riferisco a un modello acquistato svariati anni fa, magari attualmente li fanno un po' diversi. L'outlet stivalistico lo trovi a Monastier in provincia di Treviso, in via Pralongo 49 e si chiama Outlet Fratelli Battistini, che poi è l'azienda titolare del marchio Trento. Sembrerebbe aperto solo dal martedì al giovedì e dalle 15:00 alle 18:00. Info trovate in internet, magari prima di andare sarebbe meglio fare una telefonata. Comunque non ho trovato tracce di un'eventuale vendita via web. Deve essere una sorta di spaccio aziendale, ritengo. Che però di solito sono abbastanza convenienti. |
| inviato il 11 Maggio 2021 ore 17:50
Pratico solo caccia fotografica vagante, causa rovi e terreni di montagna accidentati distruggo in media un paio di stivali per anno, dopo averne provati vari posso dire che questi sono quelli che mi resistono di più. Orte tutto sono confortevoli e silenziosi. www.decathlon.it/p/stivali-caccia-renfort-520-caldi-marroni/_/R-p-1359 |
user207929 | inviato il 11 Maggio 2021 ore 18:34
@Giordano52 - e che cavolo... questi non li ho neanche provati. Ne ho provato un tipo simile di colore verde, ma non mi pare si chiamassero così. Hanno forse un interno che da l'idea di essere troppo caldo per essere usati d'estate? Perché in questo caso ho procrastinato a tempi più adatti per scegliere quelli invernali. Farò un altro giro alla Decathlon per guardare meglio, anche se ho l'idea che sto Decathlon che ho vicino a casa mia sia il più sfigato di tutti. Cmq non si sa mai. Grazie mille Vittorio |
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