| inviato il 17 Dicembre 2020 ore 14:00
@Murmunto: Credo che, vedendo le foto, la conformazione iniziale del rifugio c'entri poco. Mi sa che il responsabile di quel tipo di valanga in quel punto sia il cambiamento climatico e le modifiche appottate al ghiacciaio. Se si pensa che, con il ritiro del ghiacciaio, la normale della Marmolada è diventata una via di corsa roccia! (OT) Leggo che hai la Ignis. Sono anch'io come te costretto a seguire i dettami di un cardiofrequenzimetro (problemi moderati, ma non si sa mai...) e stavo pensando di prendere proprio una Ignis 4x4 per le mie quasi quotidiane uscite in montagna. Come ti trovi? |
| inviato il 17 Dicembre 2020 ore 17:30
Murmunto, hai perfettamente ragione. La montagna o la natura sono li, da sempre. Se vogliamo inserirci dobbiamo studiare, capire, avere rispetto. Discorsi come disgrazia, sfortuna o peggio montagna assassina, sono ridicoli. |
| inviato il 17 Dicembre 2020 ore 18:17
Jp1000, quando insegnavo ai corsi di alpinismo, alla lezione sui pericoli soggettivi e oggettivi esordivo dicendo : i pericoli oggettivi non esistono. Ci sono le previsioni del tempo, se hai cordate davanti a te e devi fare una via con camini/canaloni rinuncia oppure alzati presto se non vuoi rischiare sassi e via così. Ovviamente so benissimo che esiste l'imprevedibilità e che non sempre (nemmeno io) si può rispettare il 100% della prudenza. Ma il messaggio che volevo lasciare era chiaro. La montagna è li studiala, preparati. |
user12181 | inviato il 17 Dicembre 2020 ore 18:27
"(OT) Leggo che hai la Ignis. Sono anch'io come te costretto a seguire i dettami di un cardiofrequenzimetro (problemi moderati, ma non si sa mai...) e stavo pensando di prendere proprio una Ignis 4x4 per le mie quasi quotidiane uscite in montagna. Come ti trovi? " Sono appena tornato dalla passeggiata che non avevo fatto ieri, oggi era sereno e c'era più ghiaccio, c'era un'altra macchina al posto di quella di ieri, e anche il secondo posto era occupato. Mi sono fatto coraggio e sono andato più avanti del punto dove mi ero incastrato ieri, la neve era abbastanza dura, tutto è andato alla perfezione, andata e ritorno su strada già tutta ghiacciata una goduria. In seconda in salita ripida tira benissimo e questo per neve e ghiaccio è l'ideale. Il raggio di sterzata è ridottissimo. Ma anche l'angolo di attacco è un po' piccolo, sotto il muso c'è una banda di gomma che può toccare e quindi tocca, se si va per prati ondulati, tipo ricerca di parcheggio negli alpeggi durante le feste con tutti i posti auto del piazzale occupati... Dovrei controllarla oggi, mi sono infilato in avvallamenti e solchi nella neve di gipponi e trattori piuttosto profondi. Forse è meglio toglierla del tutto. Oggi c'erano anche blocchi ghiacciati sparsi in mezzo alla strada, tipo la nota spiaggia islandese, lasciati dallo spazzaneve piuttosto ruspante del Gufo (agriturismo chiuso, credo, ma dove fervevano le opere, si sentiva una sega all'opera). È chiaro che non è una fuoristrada, però è sempre in tiro, marce spaziate benissimo (sempre per la montagna), in seconda sale quasi ovunque, la prima è cortissima. Con il controllo di discesa fa pure i falsopiani e le contropendenze da sola, senza toccare l'acceleratore. Il ponte rigido posteriore fa sentire tutto lo sterrato sconnesso, considerando anche il peso minimo della macchina, ma dà una notevole e piacevole sensazione di controllo e sicurezza. Se si prende il ruotino, che trova poco spazio sotto il livello del bagagliaio, il pannello che copre il fondo si incurva coprendo meno spazio e sotto ci si infila altra roba, può diventare disordinato. Il mio è ormai un casino, situazione aggravata dall'assenza di luce interna posteriore, bisognerebbe mettercene una e coprire tutto il pianale con un pannello di gomma più largo, che neutralizzi l'effetto del rigonfiamento del ruotino. In montagna con neve o senza è straordinariamente divertente, ci sono un po' di vibrazioni dei pedali sulla superstrada da 130 in su... ( è la mia unica macchina, mai fatta l'autostrada), ogni tanto la faccio correre per pulire il catalizzatore. La quarta e la quinta sono molto lunghe, nei sorpassi bisogna stare attenti a scalare in terza se non si è già lanciati. Comunque sono molto soddisfatto. Io però ho l'ibrida precedente, con un contributo dell'elettrico minimo. Quest'anno c'è un'ibrida con il posteriore meno brutto e il motore elettrico più potente, ma con una diminuzione di potenza di quello termico, per ridurre le emissioni della marca. Non so se sia altrettanto divertente in montagna. Qui in una foto di novembre dello scorso anno a 2000 m su pendenze serie, poca neve ma ghiaccio quanto basta, poco da scherzare. www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201911/290a72a93e7f4184bda7ddb9598f |
| inviato il 17 Dicembre 2020 ore 19:38
Mi dispiace. Ci avevo dormito durante il "Campo invernale" quando ero sotto la naja. La mattina dopo eravamo saliti sulla Marmolada. Un bellissimo ricordo. |
| inviato il 17 Dicembre 2020 ore 20:44
Con tutto il dovuto rispetto per Messner, da amante della montagna non mi piace tanto che la si chiami "assassina", così come non si chiama assassina la terra quando un terremoto provoca vittime o i fiumi quando straripano: la montagna è la montagna e ha le sue leggi, non è lei che viene a cercarci, siamo noi che andiamo da lei e dobbiamo accettarne i rischi, l'imprevedibilità, ben consci che se la affrontiamo lo facciamo a nostro rischio e pericolo e se sbagliamo la colpa è nostra; così come è nostra la colpa se costruiamo come e dove non si deve e, peggio ancora, stravolgiamo gli equilibri naturali, climatici e no: le conseguenze sono unicamente in carico a noi. |
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