| inviato il 20 Novembre 2020 ore 15:43
Ottima precisazione Yellowstone! |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 15:46
seguo interessato. Io prossimo anno, se dio vuole, cambiando casa riuscirò a farmi lo studio ( nulla di che ma almeno una scrivania con libreria e posto per pc stampante ecc dovrei riuscire). Il processo è molto complesso perché bisogna trovare uno standard nel proprio processo produttivo, a partire dallo scatto (fotocamera, lenti ecc), passando per la post produzione che deve avere un determinato stile di post, sino al tipo di carta sulla quale stampare (per esempio io amo la carta satinata opaca). E' una cosa che vorrei tanto tanto fare anche io.. la stampante linkata (la epson sc-900) è tanta roba, così come la canon imagre pro 1000... mi viene una voglia di comprarla.. Secondo me, oltre a studiare il processo, ci si può far aiutare da chi le usa già queste stampanti (se si ha la fortuna di avere qualcuno vicino)... le soddisfazioni secondo me sarebbero altissime E poi se non stampiano noi "fotografi", che scattiamo a fare? se ci si impone di fare un periodo di rodaggio iniziale con (anche tanto) consumo di carta ed inchiostro (oltre che di tempo), si dovrebbe poi arrivare al punto in cui si riesce ad ottenere finalmente un workflow preciso e veloce. Con la stampa analogica il processo è praticamente identico concettualmente, solo più lungo (e parecchio più costoso.... da 2 anni che son dietro con la camera oscura ma causa costi nell'ultimo anno ho fermato tutto praticamente) |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 16:08
Se penso alla carta e chimici buttati per ottenere una stampa, direi che adesso sono quasi regalate. Per farsi le ossa si può cominciare anche con stampanti più modeste. Da due anni ho una pixma 7250 pagata 75 euro e già si possono ottenere delle stampe A4 che ai tempi della pellicola mi sognavo. |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 16:28
x Bersek84 “ Il processo è molto complesso perché bisogna trovare uno standard nel proprio processo produttivo, a partire dallo scatto (fotocamera, lenti ecc), passando per la post produzione che deve avere un determinato stile di post, sino al tipo di carta sulla quale stampare (per esempio io amo la carta satinata opaca). „ Cosa intendi per processo produttivo partendo dalla fotocamera e lenti ? Cioè ... che c'entra con la stampa se io realizzo la foto con un tele piuttosto che un altro tele ? La fotocamera anche se ho conservato le precedenti , uso sempre la mia 5D IV Il mio stile di post è ancora in formazione ma è generalmente con colori ipersaturi . Ok la carta capisco sia fondamentale anche sceglierla in base al tipo di foto . Ma il mio problema è molto più banale : vedo a monitor una roba e quando stampo esce n'altra cosa . Vedo nitido ed esce cosi privo di dettagli da essere ingguardabile . Vedo colori caldi ed esce con dominanti astruse ... Il monitor è calibrato sia il primo che il secondo cosi come il terzo . Bene o male vedo a video sempre la stessa immagine ... che però stampando cambia radicalmente . |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 16:53
Personalemente, ci ho rinunciato. Per stamapare decentemente, in ordine, dovresti avere/fare : Stampante (La Pro 100-S, va benissimo). Monitor (almeno decente). Colorimetro o spettrofotometro. Creare un profilo colore del monitor per la stampa (candele/per metro quadrato, ecc. in base a dove e come le esponi). Profilazione della stampante per ogni tipo di carta (https://www.photoactivity.com/Pagine/Articoli/004Stampante%20RGB/StampanteRGB.asp). Costo degli inchiostri. Costo della carta. Se non stampi spesso, conviene affidarsi a un laboratorio fidato. Magari andandoci di persona le prime volte. |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 17:18
Sono stato chiamato da un utente nel forum ad intervenire. Io stampo formati anche superiori al A2 in casa. Stampo anche A1 ma da lab. Onestamente devo ammettere che siccome stampo una volta ogni due/tre mesi, è buona norma, ogni volta, fare la pulizia degli ugelli prima di stampare, porta via un po' di inchiostro ma evita scocciature. Per il resto... la stampa è un modno a parte.... sarebbe da parlare per ore.... Comprate un buon monitor e profilatelo.... non è necessario profilarlo spesso, anche se esce leggermente dalla profilazione, non andrà a pregiudicare il risultato della stampa. Usate il minor numero di tipi di carta possibile, io ne ho uno solo, mi sono fatto fare il profilo ad hoc e quindi il mio flusso è regolato su quello. Per quanto riguarda la lumonosità, purtroppo c'è poco da fare, la cosa migliore è fare un provino. Stampate preferibilmente di giorno, con la luce naturale. |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 17:42
“ Cosa intendi per processo produttivo partendo dalla fotocamera e lenti ? Cioè ... che c'entra con la stampa se io realizzo la foto con un tele piuttosto che un altro tele ? La fotocamera anche se ho conservato le precedenti , uso sempre la mia 5D IV Il mio stile di post è ancora in formazione ma è generalmente con colori ipersaturi . Ok la carta capisco sia fondamentale anche sceglierla in base al tipo di foto . Ma il mio problema è molto più banale : vedo a monitor una roba e quando stampo esce n'altra cosa . Vedo nitido ed esce cosi privo di dettagli da essere ingguardabile . Vedo colori caldi ed esce con dominanti astruse ... „ ogni lente ha le sue peculiarità, anche a parità di focali, che ti permette di avere colori diversi di volta in volta , e ciò è influenzato pure dal sensore della fotocamera. Ogni volta che si cambia una variabile tra queste, la stampa risulterà sempre differente. Per questo dico che se si vuole avere un risultato certo, ripetibile e facilmente gestibile, bisognerebbe concentrarsi su un determinato tipo di corredo (in linea con la propria espressione fotografica), per ripulire dal lungo workflow di stampa tutte quelle variabili che innegabilmente ci creano confusione. Come utilizzare decine di pellicole e carte differenti e pretendere di avere sempre una stampa con neri di un certo tipo: è impossibile. Il risultato della stampa cambia persino se cambi la lampadina dell'ingranditore.... Nel digitale poco cambia: bisogna a mio avviso individuare UNA carta che ci piace, degli inchiostri che riteniamo soddisfacenti, UNO schermo ben profilato, anche lo stesso software di stampa e post produzione... se già cominciamo ad usare 2 fotocamere, 10 obiettivi, 2 schermi diversi, 3 carte ecc... non ne usciamo vivi. "Less is more" |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 17:51
Prima di tutto bisogna decidere il formato di stampa. Come ho scritto si può cominciare a stampare in a4. Per il tuo problema, Yellostone, non so cosa dire, mi viene da pensare che forse carichi troppo i colori in post e la stampante non riesce a riprodurli. riguardo alla nitidezza in stampa ti posso dire che ho provato a stampare un particolare di una foto che puoi vedere nelle mie gallerie, si intitola "finalmente sbocciano" il particolare è la parte centrale del fiore in basso e posso assicurarti che ancora si vede tanta nitidezza. |
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