| inviato il 27 Dicembre 2020 ore 21:12
“ Insomma non credo abbia molto senso per loro avere una fotocamera per farci le stesse foto che possono fare col telefono”: ma questo è un assunto non necessariamente verificato |
| inviato il 27 Dicembre 2020 ore 22:18
" “ Insomma non credo abbia molto senso per loro avere una fotocamera per farci le stesse foto che possono fare col telefono”: ma questo è un assunto non necessariamente verificato ;-) " Giusto, ma forse avrei dovuto dir meglio "per farci le stesse foto che possono fare col telefono nello stesso modo ” Se usano una fotocamera senza mirino e sfruttando tutti gli automatismi che ci trovano l'operatività sarà talmente simile a quella di uno smartphone che passato l'entusiasmo del primo momento per il giocattolo nuovo l'interessa calerà in fretta, temo. Potrebbe invece mantenersi se imparassero a prendere il controllo delle impostazioni manuali, comprendendone il significato e riuscendo a fare cose nuove, e iniziassero a mettere le mani su qualche elemento di postproduzione, perché potrebbero fare cose che vanno oltre le possibilità di uno smartphone. Se poi avessero la possibilità di provare a fotografare, sviluppare e stampare in analogico meglio ancora. Non sono cose per tutti, ma qualcuno potrebbe appassionarcisi per davvero. |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 9:10
Guarda io ti posso parlare dell'esperienza personale e ovviamente vale come n=1. Mio figlio ha iniziato molto presto su nostro stimolo girando rapidamente tutte le fotocamere dismesse in casa fino ad arrivare in circa due anni a una vecchia D70. Poi ha avuto la sua prima fotocamera. Per anni più che i tempi di esposizione e la zoommata non ha capito. Più o meno point and shot. Però ha imparato a guardare in un mirino, a inquadrare, ha maturato esperienza in un genere fotografico. Ora che è cresciuto fotografa decisamente meglio del padre, non che ci voglia uno scienziato, e soprattutto ne ha fatto una passione. Però, e qui sta il succo del discorso per me, abbiamo dedicato insieme un sacco di tempo a fotografare, ovviamente quando ne aveva voglia. Parere personale, si può sicuramente investire in strumenti e non fa affatto male, si deve assolutamente investire in accompagnamento. Posto si abbia voglia di avviarli presto a questa passione che non è propriamente accessibile in autonomia, almeno all'inizio. |
user1856 | inviato il 28 Dicembre 2020 ore 20:55
“ e iniziassero a mettere le mani su qualche elemento di postproduzione, perché potrebbero fare cose che vanno oltre le possibilità di uno smartphone. „ In che senso?? |
| inviato il 28 Dicembre 2020 ore 23:09
Per esempio gestire le immagini in modo indipendente, diverso da quello che fa la fotocamera di uno smartphone, usando dei parametri semplici (luminosità, saturazione, contrasto) coi quali uno capisce cosa sta facendo, e non i soliti preset. Pasticciare con curve e livelli e parametri del colore, potendo osservare come cambiano le immagini, manipolarle e imparare come funzionano luce e colore dentro una fotocamera. Ovviamente questo vale per ragazzini già un po' grandi. Come in molti altri campi fare pasticci serve a imparare. |
user1856 | inviato il 28 Dicembre 2020 ore 23:31
Ma sono tutte cose che puoi fare normalmente pure con lo smartphone! Anzi è pure più semplice! |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 12:53
Non uso lo smartphone per fare postproduzione quindi magari dirò inesattezze... comunque da quel poco che ho visto mi pare di aver capito che la maggior parte delle volte con lo smartphone si applicano dei "filtri": beauty, paesaggio, foto notturna eccetera. Questi filtri sono degli script che svolgono un certo numero di operazioni: applicano livelli automatici, bilanciano il bianco, applicano una maschera di contrasto eccetera, tutto in una volta. Ok, le foto migliorano, e si fa in fretta, ma chi li usa la maggior parte delle volte non capisce cosa sta succedendo. Se invece usi un software di fotoritocco (photoshop?gimp?) sono operazioni che esegui una per volta e ne vedi l'effetto. Ci metti più tempo e le prime volte i risultati saranno così così, ma qualcosa impari... Inoltre vedere gli effetti di quel che fai su un monitor non è la stessa cosa che sul display di uno smartphone. |
user1856 | inviato il 29 Dicembre 2020 ore 14:08
Si ma puoi fare esattamente lo stesso anche su android... la stessa pp di google, snapseed permette sia i filtrini già fatti, sia pure di disegnare le curve con il dito. Mia figlia, 10 anni, usa smanettando sia quella, sia su tablet app più complesse, pure con la penna. Il computer, per sua natura ingombrante, lo lascia stare completamente “ Inoltre vedere gli effetti di quel che fai su un monitor non è la stessa cosa che sul display di uno smartphone. „ Può essere peggio in effetti se il fine ultimo delle foto prodotte è pubblicarle su social online... |
| inviato il 29 Dicembre 2020 ore 14:47
in effetti, dopo aver postprocessato le foto, prima di utilizzarle le passo sempre per un controllo su un iphone e su un samsung. Spesso appaiono molto diverse dal monitor..certi rossi sugli amoled sono ultraterreni.. |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 22:07
Mio figlio, da quando é nato mi ha visto con la reflex in mano. A 8 anni, per 2 settimane é stato inseparabile dal pad, scattando foto anche alla polvere sui mobili. Poi buio. Quest'anno (15 anni di virgulto 1.80m) gli ho comprato la 550D+40mm stm. Tutti i suoi amici con il cellulare, lui con la reflex. Tutti i suoi amici a farsi fotografare :). Bisogna cogliere il momento giusto. L'età' non c'entra (IMHO). |
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