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Com'era verde la mia valle.


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user198779
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inviato il 16 Agosto 2020 ore 12:00

Sto partendo per le ferie estive di 3 settimane non il solito ponte o la settimana tra natale e capodanno dove hai il tempo per fare lunghi viaggi ( ho il camper dalla fine degli anni 70), o per esplorare per bene nuove zone non il solito mordi e fuggi.
Abito forse nella zona turistica più sviluppata d'Italia dove praticamente siamo riusciti a vendere la sabbia nel deserto ?.
Dopo essere stato in zone bellissime e incontaminate ho visto la trasformazione che ha portato il turismo di massa stravolgimento dell'ambiente naturale , oppure se si è presentato l'abitat sono diventati invivibili per il troppo afflusso di persone.
Per rimanere in Italia a parte le zone balneari dove oramai hanno una tradizione centenaria, ho visto dal Gargano, la Sardegna, la Corsica e per ultimo il Salento copiare il sistema della riviera romagnola dove al limite ci può stare un certo tipo di infrastrutture per sopperire al mare che non è certo quello delle zone citate .
Dopo essere stato in certi luoghi e vedendone la trasformazione quasi sempre in peggio ho smesso di fare pubblicità a zone bellissime ancora non toccate dal turismo di massa, noi con la nostra passione in un certo modo si contribuisce allo scempio .
Sto partendo per un posto per me bellissimo non c'è quasi nulla le tradizioni e la gente ancora non sono contaminate dal business del turismo.
Dico solo che è in montagna ? e se posto foto non metto dove sono state fatte, oramai sono stanco di trovare nuovi posti per stare tranquillo e sono sempre di meno.

user12181
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inviato il 16 Agosto 2020 ore 20:46

Fai benissimo, ma tanto lo scoprono ugualmente. Una settimana fa, mai viste venti macchine al rifugio in un giorno feriale, sul sentiero ho sentito voci di bambini arrivare dall'alto, una famigliola scendeva lungo la recente pistaccia per i R., che passa vicino alla mia pozza preferita (ma fortunatamente la risparmia, chi l'ha fatta non pensava che la pozza potesse avere un valore estetico, altrimenti l'avrebbe sicuramente devastata con la pista e magari con qualche manufatto), mai visto turisti andare da quella parte, probabilmente sono stati attratti dal brutto della pistaccia, seguivano il brutto e hanno trovato l'incanto. Chissà se avranno lasciato pulito. Poi, al parcheggio, ho sentito che già davano consigli a un'altra famigliola: "L'acqua fa delle curve... prima c'è un laghettino... è bello". Stavo quasi per intervenire: "Non è un laghettino, è la pozza, un luogo magico! Un luogo sacro! Come l'avete lasciato?" La vedevo già profanata da fazzolettini e plastichette. Erano giovani e sembravano civili, forse si sono comportati bene, mah, speriamo. Comunque non sono autorizzato a lamentarmi, non ho mai perso occasione per parlarne ovunque, proprio il giorno prima ne avevo parlato a un'altra famigliola incontrata lungo il sentiero. Ora, assalito da improvviso terrore (già me la immagino attrezzata con cartello, panca e tavolo da picnic, finanziati con i contributi europei), ho deciso di non dire più nulla, ma credo sia troppo tarndi.

user198779
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inviato il 17 Agosto 2020 ore 4:31

Fortunatamente qui dove sono appena arrivato è ancora tutto come era la prima volta volta che sono venuto più di quaranta anni fa, non cerco posti isolati dal mondo dove sono ora c'è gente (poca) dove non ti trattano come un cliente , anzi sono anche un po' diffidenti e forse è anche questo che tiene lontano il turista tipo dei parchi divertimenti e delle movida.MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2020 ore 15:32

Il problema del turismo è che "deve" diventare un business; non c'è più spazio per l'idea di lasciare le cose come sono, perché i primi a fare scempio di tutto sono proprio gli operatori turistici (impiantisti, albergatori ecc.), e lo fanno ormai coscientemente, perché conviene tenersi buono il turista senza cervello, quello che vuole trovare l'assurdo, ma che crea meno lavoro vero (deturpare lo fai una volta e ti dura 30 anni, ma fornire un minimo di cultura del rispetto comporta un lavoro continuo, giorno per giorno). Se trovi una valle incontaminata è perché la gente del luogo vive ancora il turismo come una forma di arrotondamento dello stipendio (affitti la stanza in più, o l'appartamentino dove andrai a vivere tu quando tuo figlio si sposerà e gli servirà la casa grande ecc.), ma quella valle la considera ancora "sua", non del turista senza cervello che vuole la spiaggia con l'ombrellone anche a 2000 metri in mezzo ai boschi di conifere, dove entra urlando e ridendo restando deluso se non vede cervi e caprioli.

user12181
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inviato il 21 Agosto 2020 ore 8:05

L'altro giorno ci sono ricascato. Salivo oltre il lago deturpato da qualche anno sotto, a lato e sopra dagli sbancamenti di una pista di mtb che ha distrutto il sentiero millenario per la Svizzera. I geni trafficoni che l'hanno fatta (provincia? comunità montana? comune? Boh) l'hanno anche dotata, oltre che di abbondante segnaletica, anche di una passerella sull'emissario, che nel momento di massima portata durante il disgelo non supera i 10/15 cm di profondità. La pista arriva fino al passo, gli svizzeri dall'altro lato si sono ben guardati dal proseguirla in base agli accordi, come mi era stato detto). Nei passaggi "esposti" (per i biker) i soliti geni della mungitura di soldi hanno progettato parapetti di solidi tronchi avvitati tra loro, prontamente semidistrutti dal peso della neve. Insomma, su questa orrenda pista ho incontrato, mentre scendeva, la solita famigliola, anzi due, e naturalmente non ho potuto fare a meno di attaccare bottone, dopo essermi "distanziato" uscendo di tre o quattro metri dal percorso: "Ma sapete che ci sono due altri laghetti sopra questo?". Lo sapevano, ma ne avevano abbastanza, non erano interessati. Hanno però fatto l'errore di mostrare un certo interesse per le marmotte... Ho potuto così continuare a bloccarli con le chiacchiere, soddisfacendo la mia vanità di vecchio mai diventato adulto con una lezioncina sulle modalità di defecazione delle marmotte nel wc della baita...

avatarsenior
inviato il 21 Agosto 2020 ore 9:21

Beh, almeno per un po' li hai distratti dall'offrire merendine a quelle stesse marmotte MrGreen

(mi è capitato di vedere filmati e foto su come si riducono le marmotte abituate, dai turisti, ai cibi morbidi che riducono drasticamente la normale abrasione dei denti: una pena indicibile)

user12181
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inviato il 21 Agosto 2020 ore 14:25

Beh, per ora non siamo arrivati a tanto (per ora). Le "mie" approfittavano della rara presenza umana in baita, una delle loro gallerie sbucava nella legnaia, sotto un mucchio di legna (e forse ancora sbuca, mai indagato a fondo, ma ho sorpreso un marmottino mentre usciva da sotto i ciocchi), rosicano anche la porta, sempre della legnaia, e da lì entrano nel wc comunicante (le "porte" chiudono tutte in modo approssimativo), la fanno negli angoli tra muro e pavimento, anche in quello dello scopino, devono aver intuito la funzione... Rimangono diffidenti, sfacciatelle ma forastiche, per fotografare una della famiglia a 200mm, mi ci sono volute ore di gioco a nascondino... Come si può vedere, i denti sono buoni, anche se un passaggio dall'igienista dentale non farebbe male www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201505/7d087bc8f2cbb02b33c29dc8bfa0

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2020 ore 19:17

Esiste in solo modo per lasciare un posto incontaminato... l'astenersi dal recarcisi.

Questo vale anche per noi ovviamente perché come diceva mio padre: solo quello che NON si fa NON si sa!

avatarsenior
inviato il 01 Dicembre 2020 ore 17:26

A volte è proprio lo sfruttamento turistico a permettere il mantenimento di certi luoghi. Per esempio con i parchi nazionali: sfruttamento molto limitato, pieno di vincoli, divieto di fare qualsiasi cosa salvo camminare SUI sentieri.
Non ci fossero i vincoli, inizierebbero ad apparire ogni sorta di capanni, baretti, parcheggi, campeggi, aree picnic, ecc.

Questa cosa si vede molto bene in Africa. I parchi esistono solo perché portano soldi, i soldi dei turisti. Sennò quei terreni sarebbero già stati utilizzati dalle popolazioni locali e gli habitat per gli animali selvatici sarebbero definitivamente spariti da un pezzo.

user198779
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inviato il 01 Dicembre 2020 ore 18:43

Sono d'accordo in parte con te skilab 59 .
Rispetto il tuo parere e so come la pensi in generale apprezzo sempre i tuoi interventi che combaciano quasi sempre con i miei valori.
Una notifica se possibile sarebbe meglio usare il termine valorizzare invece che sfruttare.
Ciao ciao. ;-)

avatarsenior
inviato il 01 Dicembre 2020 ore 18:49

Valorizzare implica quasi sempre farci dei soldi... ;-)

user198779
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inviato il 01 Dicembre 2020 ore 19:15

Si certo Skilab , una miniera si sfrutta invece un ecosistema si valorizza perché al contrario di una miniera deve rigenerarsi.
Mio parere personale.
Ciao ;-)

avatarsenior
inviato il 02 Dicembre 2020 ore 12:58

Ho...avevo una grande casa in pietra nel Parco Nazionale dei Sibillini e devo dire che da quando fu istituito (nonostante una forte opposizione di molti) le cose non peggiorarono, anzi migliorarono...(probabilmente perchè le zone erano poco publicizzate, anche se da qualche anno...Cool) gli animali si sono moltiplicati moltissimo.

Prima del terremoto dovevi stare attento nel percorrere le strade, anche quelle asfaltate, perchè come mi succcesse spesso ti sbucava facilmente un cervo o un daino magari con piccolo oppure cinghiali, faine, martore etc. queste ultime soprattutto di notte. Per non parlare di Poiane, falchi e altri volatili...
Pensate che davanti casa che sorgeva poco distante dal bosco, in pieno giorno e anche d'estate venivano in visita famigliole di cinchiali, mentre una famiglia di scoiattoli nostrani aveva da tempo fatto il nido in un abete alto una ventina di metri che avevo piantato io dopo la fine di un Natale, la sera sull'imbrunire una volpe passava sull'ara, si fermava a guardarci (una decina di metri la distanza...) e poi lentamente si avviava per il bosco... Un anno nell'aprire casa mi trovai davanti un barbagianni piccolo che probabilmente era riuscito ad entrare dal camino e che, se non fossimo arrivati noi sarebbe morto di fame... Un altro anno in un inverno con la neve alta quasi un metro, scoprii un istrice bella grossa che si era stabilita in un angolo del grosso garage che lasciavamo sempre aperto dato che da quelle parti non rubava niente nessuno... Il contadino che abitava poco distante e che d'inverno dava una occhiata alla casa, mi disse che l'istrice aveva molto gradito l'alloggio tanto che se ne andò soltanto all'inizio della bella stagione...
Purtroppo ora la casa è inagibile e sicuramente data l'età sarà difficile che possa godermela (sgrat sgrat...;-)) ancora come una volta..quello che mi consola un poco è ilsapere che sicuramente è diventata rifugio di animali selvatici...
Ah, non abbiamo mai dato da mangiare ad alcun animale, tranne in periodi neve alta lasciare del grasso bovino per gli uccellini.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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