| inviato il 03 Novembre 2018 ore 8:52
www.ilgazzettino.it/AMP/nordest/sappada_isolata_maltempo_veneto_friuli Un pensiero per le sofferenze della gente di Sappada e per la distruzione dei bellissimi boschi che la circondano , dovuti alla violenza di una natura trasformata dall'uomo... Con infinita tristezza... Il pensiero si estende poi al popolo delle Dolomiti ed a tutte le altre zone colpite da questi eventi atmosferici estremi , che porteranno con se per decenni le cicatrici delle devastazioni di questi giorni... Da amante della natura l'immagine dei boschi distrutti in ogni dove , di alberi secolari annichiliti in pochi secondi mi colpisce in modo particolare. |
| inviato il 03 Novembre 2018 ore 12:23
Purtroppo un vero disastro......alcuni luoghi Dolomitici, soprattutto i boschi, non saranno più quelli di prima. Concordo con il sentimento di vicinanza nei confronti di tutta la popolazione colpita. Ciao Marco |
| inviato il 03 Novembre 2018 ore 12:27
Chi comprende la grandezza, il tempo, i sentimenti che la Natura può suscitare in quelli che sono in grado di conoscerla e amarla, non può che provare una viva amarezza di fronte a questi fatti che sono accaduti solo pochi giorni fa e che vanno compresi senza fare paragoni o generalizzazioni con altre gravi realtà che accadono nel mondo. |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 8:44
eh si Fulvio.....conosco le dolomiti benissimo avendole frequentate per tanti anni in gioventu'....e purtroppo non si potra' tornare indietro ed i posti bellissimi da me frequentati non torneranno come prima....ed e' soltanto l'inizio... ciao Gianfranco |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 8:56
Una sentita vicinanza anche da parte mia a tutta la popolazione colpita, tanta tristezza vedendo queste devastazioni, anche la mia provincia è stata duramente colpita con lutti e disastri, resterà una cicatrice indelebile nell'animo e nell'ambiente. Ciao Andrea |
| inviato il 09 Novembre 2018 ore 9:08
La cosa peggiore è che questi fenomeni sono sempre più frequenti e sempre più violenti, quindi non è realistico pensare che, con il tempo, tutto possa tornare come prima. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 13:44
Leggo solo ora ; non riesco a pensare a Val Visdende ... come sarà quando la rivedrò . Un caro saluto . Silvio . |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 14:26
Sono posti che chi li conosce farà fatica ad andare a vedere ,,, ieri ho fatto una passeggiata nel bosco della Digola qui a Sappada , e pur avendo fatto già un grande lavoro di sgombero, la devastazione colpisce al cuore ed alla vista... questi giganti verdi spezzati sono L emblema della fragilità di un ambiente da preservare... |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 16:45
Io questo vero e proprio martirio dei boschi lo vedo da tutte le finestre di casa. Anche se qui in Val di Fiemme dobbiamo ammettere che almeno i centri abitati sono stati molto più fortunati che in altre zone, i boschi, soprattutto quelli esposti a sud, sono una desolazione: il versante del monte che sovrasta la piazza di Predazzo (e casa mia) è quasi completamente raso al suolo per una fascia alta almeno 400 metri! In queste settimane ho cercato di documentare fotograficamente la situazione da più punti d'osservazione; non sono immagini da mostrare ora, sono da conservare e mostrare a chi, già fra pochi anni, pur osservando i versanti ormai brulli non riuscirà a credere che tutto questo sia accaduto veramente, e in così pochi minuti. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 18:41
Cercate le (belle) foto che sta facendo Giancarlo Rado. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 21:26
Io ho provato a fotografare lo scempio ... ma non rende L idea se non dall'alto .... |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 22:01
Sì è così, dal basso non si riesce a cogliere quello che è accaduto. Le fotografie aeree o quelle fatte usando i droni rivelano l'ampiezza di quello che abbiamo perduto. |
| inviato il 03 Dicembre 2018 ore 7:54
Nel fine settimana sono stato in Val Sugana, a Levico Terme. Danni abbastanza seri anche da quelle parti. In particolare mi ha colpito la devastazione del parco asburgico, alberi secolari spazzati come se fossero fili d'erba. |
| inviato il 03 Dicembre 2018 ore 8:02
Senz'altro la dimensione del disastro là si coglie meglio dall'alto. Ma credo che ci siano molte immagini interessanti da produrre "a futura memoria", in particolare sulla modificazione del paesaggio e sul lavoro delle persone per superare questo momento di crisi. |
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