| inviato il 06 Luglio 2018 ore 13:59
buongiorno a tutti: ferale notizia..... il Devero e' minacciato dal progetto di un comprensorio sciistico denominato "avvicinare le montagne"!!!???? un piano proposto dalla societa' privata San Domenico ski in accordo con la provincia e quattro comuni che porterebbe al degrado di questa meravigliosa zona. Il piano mira a collegare Devero a San Domenico tramite una funivia a 60 posti con grandi piloni e due enormi stazioni. Un progetto proposto in gran parte in zone protette. Questo e' l'uomo che vuole proteggere se stesso....e quindi la natura......sapete conosco bene il Devero in ogni stagione e' abbastanza vicino a casa mia ma ormai sono un vecchietto e nonostante tutto provo enorme rabbia nei confronti dell'essere umano stesso per quello che vuole fare....non soltanto li'.....il Dio denaro e la distruzione del magnifico habitat |
| inviato il 06 Luglio 2018 ore 14:17
Grazie della segnalazione. In questi casi non resta che tenersi informati e fare quanto è consentito x opporsi al progetto. |
| inviato il 09 Luglio 2018 ore 21:55
Pienamente d'accordo con le tue parole. Mi manterrò informato sugli sviluppi... |
| inviato il 09 Luglio 2018 ore 22:36
Ciao a tutti! Questo venerdì sera/notte volevo approfittare dell'assenza della luna per fotografare la via lattea dalla piana del Devero, o magari dal lago sopra crampiolo. Qualcuno ha già provato? Accetto consigli e suggerimenti |
| inviato il 10 Luglio 2018 ore 8:48
Che trsistezza... la bellezza del Devero è proprio nel suo essere ancora preservato da certi scempi... Al momento le ultime notizie che ho trovato sembrano ferme a novembre 2017, con ancora tanti dubbi su questo progetto. @Gianfranco1956 confermi o ci sono sviluppi? |
| inviato il 10 Luglio 2018 ore 14:30
no, purtroppo, come capita in altri casi (vedi Colle sup.Cime Bianche), ritornano alla carica ed a seconda dell'appoggio politico del momento e con forti "promesse" di guadagno immediato per i soliti pochi alla faccia della lungimiranza e del valore enorme intrinseco del patrimonio naturale......ho seguito sul canale digitale Azzurra tv di Verbania (io sono di Arona e la capto) una bella riunione con tanta partecipazione di persone veramente interessate a distruggere con il tempo.....ma pensate che con questi cambi climatici di persona ho visto l'unico impianto al Devero fermo per diversi giorni, sia all'inizio stagione che dopo causa o scarsita' di neve od addirittura troppa e "molle", appesantita dalle temperature troppo elevate. L'ho girata in lungo ed in largo l'Alpe Devero sia d'estate che d'inverno con le ciaspole lo testimoniano anche le mie gallerie dedicate |
| inviato il 12 Luglio 2018 ore 20:50
Durante l'inverno mi reco spesso a sciare a San Domenico, anche con la scuola di sci. La località è molto bella e ben si presta anche ai principianti, specialmente bambini. La salita dal paese sino a Ciamporino è su una vecchia (e non propriamente sicura) seggiovia a due posti, che comprende anche un cambio a metà percorso. Gli impianti in quota sono stati tutti rinnovati, un bel investimento che porta turismo. Durante il periodo estivo gli stessi vendono utilizzati per la salita delle mtb. Io sono il primo a sostenere la preservazione del territorio e delle sue tradizioni, ma sono anche consapevole che negli ultimi vent'anni i le montagne si sono spopolate e in molte località sono rimasti solo ultra settantenni come residenti. È giusto allora che chi fa investimenti importanti ne tragga un guadagno, come lo è altrettanto che luoghi così sisnificativi dal punto di vista faunistico e paesaggistico non vengano violentati da inutili colate di cemento. Anche se non la sopporto deve essere quindi la politica (espressione del voto di chi quei posti li vive ogni giorno) e le istituzioni preposte a vigilare affinché un potenziale rilancio non si trasformi in una ferita del territorio. |
| inviato il 16 Luglio 2018 ore 10:57
ma di quali politici ed istituzioni stiamo parlando???.....ti ricordo che viviamo in Italia....forse tu sei ancora troppo giovane....ma se ci fosse abbastanza tempo riuscirei ad elencarti un numero considerevole di scempi perpretati appunto dai politici anche locali e dai residenti che in nome appunto di un guadagno immediato discutibile hanno sacrificato il verde....il paesaggio...l'ecosistema....(dal parco Nazionale dello Stelvio lombardo, alla Val d'Aosta...ecc.ecc. nel prossimo futuro postero' assieme alle foto qualcosa sul parco nazionale del Gran Paradiso....non ultimo ti ricordo, non so se sei anche un frequentatore estivo della montagna (io lo sono e lo sono stato per molti anni sia d'estate che d'inverno come fondista, ciaspolatore, escursionista e ferratista) ma gli amanti dello sci da discesa, senza polemiche, spesso apprezzano l'adrenalina che gli da' la velocita', la polenta del rifugio ecc.ecc.ma quando la neve scompare vengono fuori i danni e le schifezze.....troppi impianti di risalita con annessi e connessi....lo sai cosa occorre per creare una pista da sci? e, causa temperature sempre troppo elevate quale acido utilizzare per compattare la neve sempre piu' incosistente? e potremmo andare avanti...ma mi fermo qui.....dovresti percorrere quelle poche vallate ancora non spremute dagli impianti di risalita per vedere l'effetto che fa....chissa' come mai sono le piu' belle ed interessanti dal punto faunistico e botanico..... |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 1:09
Caro Gianfranco per metà sono valtellinese e di scempi ne ho visti parecchi negli anni passati e purtroppo anche oggi non mancano. La mia non vuol certo essere una difesa della cementificazione (anche le dighe costruite negli anni hanno sconvolto interi ecosistemi). Purtroppo ho ben presente anche il fatto che molti paesi, e i presidi sul territorio che essi rappresentano, stanno scomparendo con gravi danni, prati divenuti boschi, mancanza di pulizia nel sottobosco, mancato taglio e selezione delle piante ecc. Nel mio paese sono rimaste una novantina di persone non certo giovani. D'estate ormai non si vedono villeggianti ma nemmeno le seconde/terze generazioni di chi aveva cercato negli anni 50 lavoro nelle fabbriche di Como e Milano. Purtroppo le zone un po' impervie (nel senso del collegamento con le maggiori arterie stradali) pagano il maggior scotto della frenesia moderna e in nome di quel consumismo per cui il vecchio orto è stato sostituito dal supermercato. Tu hai ragione quando parli di salvaguardia, di attenzione ma bisogno contemperare anche le necessità di chi vive in quel territorio. D'estate amo camminare in montagna e percorrere sentieri che tagliano i boschi per poi aprirsi sugli spiazzi dei vecchi alpeggi, magari fermarmi in qualche rifugio dove una polenta anche se cucinata così così sembra buonissima. Ma quel sentiero qualcuno durante la primavera lo ha tenuto pulito, ha tagliato i rami caduti che ne ostruivano il passaggio (le proloco e la protezione civile tant'è volte si fanno carico di questo). Il mio ricordo di un campetto in terra battuta con una moltitudine di ragazzi che giocavano dietro un pallone si scontra con il bellissimo campetto in sintetico di oggi inesorabilmente vuoto. Come in tutte le cose c'è, ci deve essere, una via di mezzo, un modo perché il mondo di chi ha conquistato la montagna metro per metro camminando con gli zoccoli di legno nella neve e portando gerle di fieno (io me li ricordo ancora) possa non scomparire e trovare il rilancio e la sopravvivenza nel turismo. Mi rendo benissimo conto che la stupidità, la cupidigia siano oggi valori molto più in voga di quelli miei e tuoi che amando la montagna la vorrebbero dura e pura ma così dolce per chi la sa apprezzare. Spero tu abbia capito che la mia era solo una riflessione su come potrebbe essere vissuta la montagna oggi senza arrivare alle estremizzazioni che hanno caratterizzato il consumo del territorio negli ultimi quarant'anni. Non conosco in modo approfondito il progetto a cui ti riferivi ma spero che i gruppi ecologisti i comitati spontanei e anche chi vuole investire in quei territori abbiano la saggezza di trovare le soluzioni migliori. Basterebbe solo un po' di buon senso e guardarsi intorno, Svizzera e Trentino possono insegnare molto, con tutte le differenze economiche politiche ecc. del caso ovviamente. Un caro saluto. |
| inviato il 18 Luglio 2018 ore 10:29
siamo perfettamente in sintonia Claudio.....purtroppo siamo tra le nazioni piu' corrotte al mondo e come cementificazioni in proporzione al ns territorio non scherziamo....la vedo nera per il futuro....sai io ormai sono un "vecchietto" ne ho viste talmente tante....ma anche tante belle cose...che appunto ormai non ci sono piu' e stanno scomparendo....mi rendo anche conto che siamo troppi....ed il ns territorio si sta antropizzando sempre piu'....ma ti sembra logico reintrodurre orsi e lupi sulle nnss alpi dove il bestiame ormai si spinge oltre i 2000m?? ed adesso ovviamente li si vorrebbero abbattere....ma nonostante questo vorrei che i fenomeni umani negativi si rallentassero perche' le future generazioni (non mi sembra molto interessate alla cosa....anzi) potessero apprezzare tutto quello che in un modo o nell'altro (vuoi anche per i cambiamenti climatici) scomparira' o si trasformera' negativamente in maniera radicale....bisognerebbe anche essere lungimiranti e guardare anche nel prossimo futuro rallentando il fenomeno perche' impossibile da arrestare ormai....anche nei nnss comportamenti e nelle scelte appunto politiche in un paese dove non e' mai esistita comunque la prevenzione...cosa se ne faranno i valleggiani di una montagna ridotta ormai ad una collina...le foreste ridotte ai minimi termini e nel medio termine, penso, non si potra' nemmeno piu' sciare.... un caro saluto anche da parte mia |
user12181 | inviato il 19 Luglio 2018 ore 11:57
@claudiopoz Ricominciamo con la solfa dei paesini che si vanno spopolando ecc. ecc. Tutta l'Italia si va spopolando, in tutta l'Italia la popolazione invecchia, al punto che i settantenni non potranno neppure più andare in pensione. “ È giusto allora che chi fa investimenti importanti ne tragga un guadagno „ Sancta simplicitas…! Questa sciocchezza (stavo per dire cogli...ta, ma non è giusto diventare offensivi e non voglio diventarlo) è la madre di tutte le devastazioni, mafiose e non. Ho sposato una valtellinese e frequento intensamente la Valtellina da quasi trent'anni, ho vissuto giorno dopo giorno (letteralmente) l'implacabile aggressione all'ambiente naturale. Ci sono i periodi di quiete nei quali si possono minutamente osservare le continue microaggressioni: giorno dopo giorno una nuova "baita" (i poveri vecchi rimasti hanno pur bisogno di ricoverare le loro stanche membra e godersi i pochi nipoti rimasti), una nuova "pista forestale" per servire la nuova "baita" (i pochi poveri vecchi rimasti devono pure poter passare con il Land Cruiser…). Giorno dopo giorno i fondi europei alimentano in qualche posto remoto, alle quote più alte, il lavorio di una miniscavatrice (devono pur lavorare anche loro, fra la costruzione di una "baita" di dieci stanze e un'altra di venti, gli ultimi poveri vecchi imprenditori edili rimasti…), affaccendata a distruggere un sentiero millenario (magari risistemato appena qualche anno prima sempre con fondi europei) per tracciare una pista di MTB per un turismo "ecosostenibile" e dove prontamente scorrazzeranno sulle moto da trial, prima di abbandonare la loro amata e ingrata terra, i pochi nipotini rimasti dei pochi poveri vecchi rimasti ecc. ecc. Poi ci sono i periodi di improvvisa virulenza speculativa, come questa denunciata all'Alpe Devero o quella analoga alla Vallaccia di Livigno (che mi pare rientrata, per ora, qui non sono però aggiornatissimo) e quelle che in Valtellina, dopo le grandi, storiche ondate di edilizia idroelettrica (peraltro non cessata affatto, probabilmente ne vedremo ancora delle belle) hanno segnato le manifestazioni sportive, i campionati mondiali di sci di Bormio. Se ne sta preannunciando proprio una con l'eventuale candidatura di Milano alle olimpiadi invernali. D'altra parte… “ È giusto allora che chi fa investimenti importanti ne tragga un guadagno „ . Di nuovo: Sancta simplicitas... ! P.S. Sono abbastanza vecchio anch'io, i miei suoceri, che vivono in un paesino valtellinese, hanno 101 e 96 anni, lei ha costruito almeno tre case o baite... |
| inviato il 19 Luglio 2018 ore 12:06
grazie Murmunto per il conforto....purtroppo non ho voluto mettere il dito nella piaga per quanto riguarda la Valtellina e per quello che ho gia detto nei riguardi del Parco Nazionale dello Stelvio che, perlomeno nell'area lombarda andrebbe eliminato in quanto non ha piu' senso di essere nominato tale |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 2:04
Murmunto la differenza sta tutta in quel particolare... io parlo di investire nella ricostruzione di una baita destinata al crollo perché rimanga un presidio sul territorio e tu di come questa sarà invece rifatta stravolgendone completamente volumetria e impatto ambientale. Purtroppo il nostro paese è questo e finché non cambierà la sensibilità su questi temi rimarremo qui a parlare di paesi che muoiono o di colate di cemento che hanno distrutto una vallata. P.s. complimenti ai suoceri! |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |