| inviato il 16 Agosto 2018 ore 17:47
Certo. Con il flash mai. Credo basti il buon senso per capirlo |
| inviato il 16 Agosto 2018 ore 17:50
Eh beh, era la premessa iniziale, la condito sine qua non... |
| inviato il 16 Agosto 2018 ore 19:58
Secondo me bisogna fare un distinguo tra i diversi contesti. Nel caso specifico delle grotte di Castellana non si può non tener conto che questi fanno decine di migliaia di ingressi all'anno. Solo gli ingressi fruttano oltre 4 milioni di euro/anno alle casse dell'Associazione (€ 4.040.706,00, per l'esattezza. Così recita il bilancio pubblicato inerente all'anno 2017)....altri 130.000€ di parcheggi. Poi c'è il resto. Al botteghino ti vendono due tipologie di giro turistico: quello parziale da 50 minuti e quello totale da 120 minuti . Per motivi di sicurezza nelle grotte possono entrare solo un certo numero di persone alla volta: un gruppo di persone non può entrare finché un gruppo che precede non ha terminato il giro ed è uscito. Dunque il ragionamento è questo: Il giro venduto deve essere rigorosamente compiuto in 50 o 120 minuti. ...altrimenti volano via centinai di migliaia di euri in perdita di ingressi. La matematica non è opinione: se ogni giro impiegasse il doppio del tempo prestabilito gli ingressi frutterebbero la metà...e si parla di milioni, non bruscolini. Fermarsi a farsi selfie e fotografie ovunque durante il percorso rappresenterebbe un'enorme perdita di tempo per loro...e mi pare pure ovvio il motivo per cui non vogliono che si perda tempo: perché perdono paccate di denari! Per questo mettono il generale tedesco a capo del gruppo a rompere le balle. Le fotografie possono essere fatte solo in alcuni punti previsti (e calcolati) dall'itinerario. I diritti, la tutela dell'ambiente e tutta la filosofia che facciamo qui, nel caso specifico delle grotte di Castellana, non c'entra nulla. |
| inviato il 16 Agosto 2018 ore 22:29
Forse qualcuno pensava che la srl che gestisce le grotte lo facesse per beneficenza così come tutti quelli che ci lavorano? Il bilancio è consultabile qui grottedicastellana.trasparenzapa.cloud/images/BILANCI/Bilancio_2017.pd i ricavi di produzione sono 4,487.000€, da cui vanno tolte le spese di gestione, stipendi, canoni, bollette ecc. (4.296.000€), alla fine quel che rimane viene usato dal comune per opere pubbliche ">www.vivicastellanagrotte.it/index.php?option=com_content&view=article& E una cosa così brutta? |
| inviato il 17 Agosto 2018 ore 1:45
Se mi è vietato fare foto non discuto, ragioni di copyright di preservazione delle opere per l'uso intensivo di flash ecc. li posso anche capire... ma il divieto di uso del cavalletto come mi è successo a Paestum proprio no. Premetto che stavo fotografando le mie figlie all'alba con lo sfondo delle rovine. Addurre l'occupazione di suolo pubblico in quel contesto mi sembra beffardamente ridicolo. Comunque mi fu spiegato che lo scatto a mano libera veniva considerato amatoriale, mentre con l'ausilio del cavalletto, professionale e soggetto ad apposita autorizzazione (e immagino versamento di adeguato obolo). Se per essere professionali bastasse il cavalletto! |
| inviato il 17 Agosto 2018 ore 10:10
L'abbinamento treppiede/professionista è un retaggio antico che stata ad uscire dall'immaginario comune |
| inviato il 17 Agosto 2018 ore 12:44
A chi spetta l'onere della prova di dire se uno dalle sue foto ci guadagna o no? Se io sono solo amatore è materialmente impossibile dimostrare che non le vendo. Casomai loro hanno il diritto di fare causa se scoprono che uno le ha commercializzate senza autorizzazione. |
| inviato il 17 Agosto 2018 ore 13:43
“ Forse qualcuno pensava che la srl che gestisce le grotte lo facesse per beneficenza così come tutti quelli che ci lavorano? „ Nessuno ha pensato alla beneficenza, ovviamente, ma si pensava comunque che non si potesse fotografare per questioni più nobili (diritti d'autore, la salvaguardia dell'ecosistema) che il mero lucro. Con un giro di denaro di milioni di euro, chi amministra il business delle grotte di Castellana potrebbe gestire meglio anche l'informazione sul regolamento interno (oltre che il caotico botteghino d'estate): scoprire di non poter fotografare liberamente soltanto quando si è ormai giunti lì al botteghino è quanto meno tendenzioso, se non disonesto, visto che la quasi totalità dei visitatori è composta da turisti. Hanno un bel sito aggiornato che pubblicizza qualsiasi cosa e promuove la trasparenza , eppure questi divieti non vengono divulgati chiaramente in anticipo, con la stessa meticolosità e lo stesso rigore con cui poi vengono imposti e applicati in loco. Curiose disattenzioni... |
| inviato il 17 Agosto 2018 ore 14:38
Io il mese scorso sono passato alle grotte di Postumia (slovenia), e le foto senza flash erano ammesse. Più persone che fotografavano con ML e Reflex, non ho guardato gli iso che hanno impostato. Non ho notato particolari disordini nel gruppo guidato per il fatto che si scattassero delle foto. Ovvio non puoi restare mezzora a ragionare sulla foto della tua vita. |
| inviato il 22 Agosto 2018 ore 8:11
L'illuminazione delle grotte per il pubblico, la presenza di calore animale (700 w ogni persona), l'anidride carbonica (e come rilevato giustamente, flatulenze varie) incidono pesantemente sull'ecosistema ben più dei singoli colpi di flash che emettono lampi in tempi brevissimi e quindi assolutamente insignificanti per influenzare qualsiasi parametro fisico-biologico. Molto più concrete e condivisibili le ragioni esposte da Gianluca Lupi. Da me, a Trieste, fotografare in Grotta Gigante è possibile, se ci sono gruppi numerosi solo in determinati punti e durante la risalita (per ragioni di sicurezza se si scatta, e non si vedono i gradini, si può facilmente cadere, visto anche l'ambiente umido). Se invece si ha la fortuna di visitarle in periodo "morto", ciè utunno, primavera o anche inverno (la temperatura è costante attorno ai 10°) e il gruppo è piccolo, si fotografa anche durante la discesa senza alcun problema (spesso le guide indicani i migliori punti di ripresa). Inutile dire che si scatta senza flash non perchè espressamente proibito, ma per evidenti ragioni fotografiche. Nelle bellisime grotte di Postumia ho scattato senza flash in tutte le occasioni in cui ci sono stato (l'affluenza turistica è sempre notevolissima in ogni stagione) www.juzaphoto.com/me.php?pg=225280&l=it. Per quanto riguarda i diritti di immagine, basterebbe far pagare un modesto ticket ai visitatori fotografi (ormai quasi tutti). Il ricavato supererebbe certamento i profitti sulle eventuali pubblicazioni non acquistate, perchè putroppo pochi comprano libri o libretti, ma tutti (o quasi) fotografano. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |