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Aleksandr Michajlovič Rodčenko







avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 14:03

Rodchenko cominciò ad avvicinarsi alla fotografia per produrre materiali utili ai suoi fotomontaggi, che utilizzava per manifesti e per Illustrazioni di libri. In un paese, la Russia, in cui vi era un alto tasso di analfabetismo, il fotomontaggio si rivelò un innovativo ed efficace mezzo di comunicazione e si inseriva nella poetica costruttivista, nemica di uno stile individuale ed esclusivo.

Il fotomontaggio era già usato alla fine della Grande Guerra come strumento di denuncia dai dada berlinesi (George Grosz e altri) e del Bauhaus (László Moholy-Nagy e altri), coi quali Rodchenko aveva stretti rapporti.
In possesso di una camera Leica, Rodchenko cominciò a fotografare balconi, scale, finestre e muri, dando all'oggetto ordinario e quotidiano una nuova interpretazione, grazie a tagli obliqui e punti di vista inconsueti.

Nel 1928 Rodčenko scriveva: «Se si desidera insegnare all'occhio umano a vedere in una nuova maniera, è necessario mostrargli gli oggetti quotidiani e familiari da prospettive ed angolazioni totalmente inaspettati e in situazioni inaspettate; gli oggetti nuovi dovrebbero essere fotografati da angolazioni differenti per offrire una rappresentazione completa dell'oggetto».

Alla fine degli anni venti la posizione di Rodčenko divenne, tuttavia, sempre più difficile. Il suo modo di fotografare veniva considerato troppo "formalista" e, con l'avvento dello stalinismo e di un'estetica di stato, l'accusa divenne piuttosto grave. Fotografi come Šajchet e Al'pert accusarono Rodchenko di seguire le orme di fotografi "occidentali" come László Moholy-Nagy e Man Ray.

Rodčenko fu inoltre accusato di aver dato troppa importanza all'estetica a scapito del contenuto, tradendo così quello che veniva considerato vero fotogiornalismo. In seguito, furono messe al bando le sue fotografie di giovani pionieri: il loro sguardo rivolto verso il cielo venne interpretato come un messaggio onirico e fantastico, non in linea con gli ideali del regime.

gaetanolopresti.files.wordpress.com/2013/01/1-rodcenko-583983_51.jpg
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raimondorizzo.files.wordpress.com/2015/04/rodc-enko-21.jpg?w=460&h=634
lacameradichiara.blog.tiscali.it/files/2010/12/rod-steps_30.jpg
www.meglioviaggiare.it/wp-content/uploads/2014/03/Aleksandr-Rodchenko%
www.fotografareindigitale.com/wp-content/uploads/2013/10/Rodc%C2%8Denk
gaetanolopresti.files.wordpress.com/2013/01/1-rodcenko-2013-01-05-16-4
media.clickblog.it/a/ale/aleksandr-rodcenko-al-palazzo-delle-esposizio

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 14:11

Consiglio anche questa lettura:
www.palazzoesposizioni.it/categorie/aleksandr-rodenko-gli-esordi-della

user39791
avatar
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 15:21

Un grande artista, tra i protagonisti dell'avanguardia russa.;-)

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 15:22

Ce nè sono altri e facevano lavori molto interessanti, ma in genere sono spariti in Siberia nello stalinismo e movimento si è praticamente esaurito

user39791
avatar
inviato il 08 Febbraio 2017 ore 15:29

Mise a punto un suo sistema di lavoro all'epoca molto originale, che prese il suo nome il "Metodo Rodčenko".

Cito una sua frase interessante.
«Se si desidera insegnare all'occhio umano a vedere in una nuova maniera, è necessario mostrargli gli oggetti quotidiani e familiari da prospettive ed angolazioni totalmente inaspettati e in situazioni inaspettate; gli oggetti nuovi dovrebbero essere fotografati da angolazioni differenti per offrire una rappresentazione completa dell'oggetto»

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