user44306 | inviato il 05 Giugno 2016 ore 19:12
La resa ad alti ISO della 5d3 e della d750 sono sostanzialmente equivalenti. La d750 vince a mani basse sulla gamma dinamica, quindi rumore nelle zone più in ombra e ISO-invariance ovvero possibilità di schiarire in post senza perdere in rumore rispetto ad aver direttamente scattato ad uso più alti! L'af dovrebbe essere ancora appannaggio della 5d3, anche se di poco, e come lenti le migliori stanno dal lato di Canon. La funzionalità ne ha di più la d750 (in primis il collegamento dell'esposizione al punto di messa a fuoco e l'auto ISO anche in manuale e con la compensazione dell'esposizione) |
| inviato il 05 Giugno 2016 ore 19:19
Le più belle fotografie della storia del pugilato sono state scattate con la Rolleiflex a pellicola e il flash. Neil Leifer, giovane fotografo di Sports Illustrated, ha scelto il suo lato del ring. Su quello opposto si è piazzato Herbie Scharfman, un collega della stessa rivista, uno che ha scattato delle splendide immagini del grande Rocky Marciano. La loro, come quella di ogni bravo fotografo, è una vera e propria sfida a chi riuscirà a rubare lo scatto migliore. Usano Rolleiflex con flash stroboscopico. Hanno un unico scatto, poi sono costretti ad avvolgere la pellicola e aspettare dai tre ai cinque secondi affinché il flash si ricaricasse. Ogni volta che lo fanno, rischiano di perdere il momento magico. alifaccia1 In sala ci sono più poliziotti che spettatori. Ogni persona che entra deve essere perquisita. È il 25 maggio del 1965, Cassius Clay ha abbracciato la religione dei Musulmani Neri e cambiato il suo nome. Prima in Cassius X, per poi diventare per tutti Muhammad Ali. L'America non ha ancora deciso se amare l'ex galeotto o quello sbruffone che si prende gioco dei rivali, fino a plagiarli. Al terzo destro scagliato da Ali, Liston stramazza al tappeto subito dopo avere abbozzato un jab sinistro. Un lampo e l'Orso è lì, disteso, quasi immobile. Il campione gli sta sopra e lo sfida urlandogli addosso. «Alzati, brutto Orso. E fallo in fretta, siamo in televisione». È andato giù dopo 1:44, si era rialzato a 1:56, solo a 2:12 l'arbitro ha decretato il ko. Er astato un pugno fantasma a chiudere la sfida. walcott1 L'arbitro è Jersey Joe Walcott, vecchio campione del mondo dei pesi massimi. Liston è al tappeto. È scivolato giù lentamente, come un vecchio edificio che si sgretola dopo essere stato colpito dalla palla di acciaio. È lì a terra, steso come se fosse stato appena folgorato. Walcott comincia a contare, perde tempo nel mandare Muhammad all'angolo neutro, si innervosisce, si lascia sfuggire il controllo del match, torna al centro del ring quando i due hanno già ricominciato a boxare. Da bordoring gli urlano di fermarsi, gli gridano che il match è finito. C'è Nat Fleischer in prima fila, è l'editore e il direttore di The Ring: la rivista che viene considerata la bibbia del pugilato. Fleischer: È finita Joe, ferma l'incontro Walcott: Perché? Fleischer: Liston è rimasto giù 14 secondi Urla anche il cronometrista. Walcott: Quanto è rimasto a terra Liston? Cronometrista: Oltre 12 secondi Jersey Joe Walcott ripercorre lentamente camminando all'indietro lo spazio che lo separa dai pugili, ferma la loro azione e alza il braccio di Ali. Il ragazzo di Louisville si è confermato campione. Ha vinto per ko con un pugno che nessuno ha visto. La gente strilla. “Buffoni, imbroglioni.” Sono tutti in piedi e gridano. “t*fatori.” liston1 Adesso cercano di sfuggire alla rabbia della folla. Un deputato chiede al Congresso di abolire la boxe. I giornali parlano di una gigantesca t*fa sulle scommesse, della mafia che ha manipolato il risultato, dei Mussulmani Neri che hanno bisogno di un campione del mondo per propagandare la loro dottrina. Liston ha perso il titolo, ma continua attraverso la Inter-Continental Promotions a prendere la percentuale sulle borse del nuovo campione. Liston è steso al tappeto. Le mani sopra la testa, la gamba destra leggermente flessa. L'immagine perfetta della resa. Le luci sono a posto, i condensatori stanno facendo il loro lavoro. Non c'è tanta pubblicità a inquinare la scena. La gente fuma e questo crea un effetto foschia. Non si può chiedere di più. Scatta Neil Leifer, scatta Herbie Scharfman. SI1 Una grande foto ha bisogno di una grande fortuna. Tutto il mondo ricorderà lo scatto di Leifer, l'immagine di Ali con il braccio destro piegato, fino a raggiungere con il pugno la spalla sinistra, e il viso trasformato da un misto di rabbia e orgoglio. Sotto di lui, Liston è la rappresentazione di un uomo che non ha più nulla da chiedere. Nello scatto c'è anche un signore pelato e con gli occhiali. È proprio accanto alla gamba destra di Ali, intento a ricaricare la macchinetta fotografica. Quel signore è Herbie Scharfman. Ha scelto il lato sbagliato. Nessuno nella piccola arena di Lewiston ha visto andare a segno il pugno che ha mandato giù Sonny Liston, dopo appena 1:44 dall'inizio del match. È stato un lampo d'immaginazione che solo l'ironia di Ali può raccontare come se sia veramente accaduto. «I miei colpi sono talmente veloci che devi tenere sempre gli occhi aperti. Un battito di ciglia e hai perso quello del kappaò….» Ali2 Dicono che c'è stata una t*fa gigantesca sulle scommesse (ma Liston era dato favorito solo a 5/6), che la mafia ha pilotato il risultato, che i Musulmani Neri hanno bisogno di Ali campione del mondo per propagandare la loro religione. Ne dicono tante. L'unica cosa certa è che Liston ha perso anche la rivincita mondiale, ma è entrato in una società che gestiva i guadagni pugilistici del campione. Neil Leifer è felice. Sa di avere in macchina lo scatto buono. Ha usato il grandangolare a 180° al momento del knock out e ha fermato per sempre un'immagine storica. Una foto che vale più di mille parole. Ali è stato immortalato nel pieno della sua forza. Potente, strafottente, clownesco, sicuro. Una bellezza plastica in grado di ipnotizzare le folle. E Leister ha tutto dentro la sua Rolleiflex. Ma Sports Illustrated non giudica quello scatto degno della copertina, lì finisce una foto di George Silk. Solo molti anni dopo, capito l'errore, quella foto sarebbe finita sulla copertina della rivista come uno dei più grandi scatti di sempre. kover1 «C'è una qualità di Ali che ho sempre ammirato più delle altre: la sua abilità unica di sommare energia e coraggio davanti alle avversità, di attraversare la tempesta senza mai perdere la strada». Con queste parole Obama ricorda il campione nell'articolo scritto per l'edizione speciale con cui Usa Today nel 2010 ha celebrato i cinquant'anni dell'ingresso di Ali nella grande boxe. C'erano 2.434 spettatori quella notte a Lewiston, lì dove la grande avventura ha preso il volo. Muhammad Ali, l'uomo che avrebbe conquistato il mondo, è partito da un piccolo pubblico radunato in una piccola Arena di una piccola città che conosceva assai poco la boxe. Non è stata l'unica contraddizione nella vita dell'uomo che ha riscritto la storia del pugilato. news.boxeringweb.net/rubriche/storie-di-boxe-dario-torromeo/38052-uno-
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| inviato il 05 Giugno 2016 ore 19:40
Ho sempre avuto Canon poi ho preso la d750, dopo 2 mesi l'ho rivenduta e ho preso la 5d iii come sensore, gamma dinamica e tenuta ad alti iso la d750 è migliore ma per quello che riguarda il menù, la disposizione dei pulsanti, l'ergonomia, gli obiettivi Canon e sopratutto l'esposimetro per le foto sportive la 5d iii secondo me è meglio. Ormai sono circa quattro mesi che uso la 5d iii e sono sempre più convinto della scelta che ho fatto, per la semplicità d'uso potrei usarla anche a occhi chiusi ma poi sarebbe dura scattare le foto. |
| inviato il 05 Giugno 2016 ore 19:58
Interessante la storia di ali,me la sono letta tutta. Vi ringrazio a tutti. |
| inviato il 05 Giugno 2016 ore 20:34
ciao, io parlo per la mark iii ( la nikon non l'ho mai avuta), posso dirti che è davvero un'ottima fotocamera, nel tuo caso può andare più che bene .. mi sono ritrovato a seguire una squadra di pallavolo e devo dire che col il 70/200 gli scatti consegnati erano davvero buoni ... ergonomia calza a pennello, pulsanti disposti nei posti più idonei, il feeling è immediato .... gamma dinamica, è vero rconfrontando gli scatti con chi avevo accanto col la d800, nelle ombre siamo indietro ..... e a mio avviso in certe situazioni a 6400 iso il rumore diventa superiore addirittura a iso 12800 .... però sono condizioni un pò limite.... però nonostante queste due annotazioni... la mark iii te la consiglio ad occhi chiusi |
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