| inviato il 26 Ottobre 2015 ore 19:57
Ciao a tutti! Porgo questo mio quesito perché in rete trovo solo "la regola" ma niente di esaustivo riguardo al "perchè"; mi riferisco alla regola dei tempi di sicurezza, ovvero quella (che voi tutti conoscerete) per cui bisogna scattare con un tempo di scatto pari all'incirca al "reciproco" della focale utilizzata. Non so se sto chiedendo troppo, ma son curioso di avere una spiegazione pratica del motivo per cui adottare questo accorgimento comporta l'evitare il micro mosso nelle foto. Spero di esser stato chiaro!, Grazie! |
| inviato il 26 Ottobre 2015 ore 20:08
prova a prendere un binocolo con un fattore di ingrandimento 8x o più, che non sia stabilizzato e vedrai che a mano libera balla tutto. più è il fattore di ingrandimento e + tutto balla nel mirino. Questo perchè il tremolio personale è amplificato dall'ingrandimento. Caso vuole che la coincidenza tra lung. focale e frazione temporale del secondo corrisponda alla progressione dei così detti tempi di sicurezza. se questo caso non ci fosse stato e il secondo durasse il doppio, sarebbe nato un tempo si sicurezza dove la frazione del secondo corrispondeva alla focale ma andava poi dimezzata. es. 50mm con 1/100, 85mm con 1/170, ecc... Il tempo di sicurezza riguardava piccole stampe con focali non stabilizzate. all'aumentare della dimensione di stampa il tempo di sicurezza va abbreviato. con lo stabilizzatore invece può essere allungato fino a 4 volte. |
| inviato il 26 Ottobre 2015 ore 22:13
La regola che citi, e la cui ragione ti è già stata spiegata, vale su fotocamere FF. Per sensori ridotti, il tempo di sicurezza deve essere calcolato come reciproco della focale moltiplicata per il fattore di crop (es.: focale 100mm su APS-C Canon, t = 1/160s). A essere pignoli, bisognerebbe anche tenere conto empiricamente della densità del sensore stesso: più è denso, più il tempo di sicurezza deve essere breve. Naturalmente, stiamo parlando di foto a soggetti fermi, dove il micromosso può essere provocato unicamente dal tremolio del fotografo. |
| inviato il 27 Ottobre 2015 ore 16:55
Più che una regola è una indicazione spannometrica, i fattori sono tanti, per cui non cercare significati troppo profondi sul "reciproco della focale". |
| inviato il 31 Dicembre 2020 ore 19:20
E con un obiettivo stabilizzato il calcolo cambia? |
user30556 | inviato il 31 Dicembre 2020 ore 19:27
Piu' allunghi la focale e piu' devi diminuire il tempo d'esposizione. Poi dipende pure dalla camera(otturatore centrale, reflex e che reflex, ml) per via delle vibrazioni. Pure dalle proprie capacita' (postura, respirazione....). Alla fine dipende pure dalla situazione. Per esperienza personale, sotto il 1/1000, se sei un ingranditore di pixel, non andrei. Oh, poi ci scatto a 1/15 @ 200mm con lo stabilizzatore. Ma e' un'altra storia. Parliamo certamente di soggetti immobili |
| inviato il 31 Dicembre 2020 ore 21:19
Non è una regola, ma solo un'indicazione empirica, che indica una proporzionalità inversa tra lunghezza focale (anche se sarebbe più corretto relazionarlo all'angolo di campo) e tempo di scatto. Funziona abbastanza bene nella maggior parte dei casi. Tuttavia i fattori che concorrono a determinare un "tempo di sicurezza" per evitare il micromosso, oltre alla lunghezza focale (inoltre, più si va verso angoli di campo maggiori, più ampio diventa il margine operativo) sono ad esempio la densità del sensore, la postura del fotografo e soprattutto la sua mano ferma. @ Francesco: certo che cambia. A seconda dello stabilizzatore puoi guadagnare 3-5 stop sul tempo di sicurezza... ovviamente parliamo di foto a soggetti statici. |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 11:05
Grazie |
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