| inviato il 23 Luglio 2015 ore 11:30
Ciao a tutti, possiedo un Nikon D7100 e avevo intenzione di comprare un grandangolare. Avevo visto il Sigma 8-16mm e mi piaceva ma sia un po' il prezzo sia il fatto di non poter montare filtri mi blocca un po'. Così guardando in giro ho visto obiettivi grandangolari che partono da 10mm sia Zoom che fissi (ma questa sarà un'altra decisione). Allora la mia domanda è quanto cambia da 8mm a 10mm su APS-C Nikon (x1,5) ? Grazie in anticipo |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 12:27
L'8mm su APS-C è l'equivalente di un 12mm su FF, quindi hai un angolo di campo di 122 gradi. Il 10mm è l'equivalente di un 15mm, quindi l'angolo è di 110 gradi. Vedi un po' tu se quei 12 gradi in più ti servono. Non so se hai esperienza di wide estremi... non sono facilissimi da gestire: basta una minima variazione dell'inclinazione e le linee cadenti cambiano visibilmente. Entra "tannta robba" nell'inquadratura, zone più o meno illuminate, possibili elementi di disturbo. Con un 8mm se c'è il sole è facile che ti trovi dentro o quest'ultimo oppure la tua ombra. A saperli usare comunque si possono realizzare immagini di grande impatto, ma penso che vadano utilizzati alle focali estreme con criterio: se avessi un 8-16 raramente lo userei a 8mm. Considera che 10mm su APS-C ti da comunque un angolo di campo notevole e se, di tanto in tanto, ti servisse un angolo maggiore, puoi sempre scattare una serie di foto tenendo la macchina in verticale e unirle poi in post-produzione. |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 12:29
Cambia tantissimo. |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 21:11
Con un 8 16 parti da 8 e per arrivare a 20/24 fai un crop. Con un 10 20/24 non puoi scendere a 8. è un'ottica estrema per aps-c e per nulla facile da usare. L'ho provata su D7000 D300S D60 e mi è piaciuta nonostante per i miei gusti sia troppo 'wide' |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 21:27
Occhio che gestire un wide del genere è parecchio complicato. Oltre a quanto ti hanno detto, rischi di ottenere scatti dove c'è sì tutto, ma quel "tutto" è piccolissimo e non si capisce niente. Alla fine la foto risulta vuota. È il tipico errore che si fa con i paesaggi. |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 21:32
Io non lo uso nemmeno a 10 mm perché inquadro l holder dei filtri a lastra. Parto a usarlo da 12 con i filtri |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 21:33
Roby +1 |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 22:01
Molto può dipendere anche dai soggetti che vuoi fotografare. Se fai foto di paesaggio la differenza si sente di meno, inquadrare qualche albero e metro di spiaggia in più ecc. cose che puoi recuperare tranquillamente facendo qualche passo indietro. Invece se sai di trovarti in posizioni obbligate, come negli interni di edifici ecc., allora quei 2 mm fanno molta differenza perchè non puoi arretrare in alcun modo per includere altri elementi. Quindi se per te l'uso dei filtri è molto importante darei precedenza a questa necessità che non riusciresti a soddisfare con l'8-16. Ma con l'8-16 si può sfruttare anche l'effetto super grandangolare, proprio l'esasperazione prospettica spesso viene usata come elemento del linguaggio fotografico. Come vedi le varianti non sono poche e io ho risolto in maniera salomonica: ho sia il Sigma 8-16 che il Tokina 11-16 !!! Quest'ultimo comprato usato ad un buon prezzo mi ha permesso sia di usare i filtri ( poche volte in verità) ma sopratutto di avere più luminosità per foto notturne. |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 23:41
“ Oltre a quanto ti hanno detto, rischi di ottenere scatti dove c'è sì tutto, ma quel "tutto" è piccolissimo e non si capisce niente. Alla fine la foto risulta vuota. È il tipico errore che si fa con i paesaggi. „ Anche di questo si deve tener conto. E anche della notevole distorsione anamorfica che interessa i bordi e gli angoli dei grandangoli estremi. Inoltre si deve considerare l'effetto di dilatazione degli spazi che queste focali generano. Questo può essere sfruttato proficuamente se si cercano determinati effetti, immagini con un certo impatto visivo; ma può essere controproducente se si effettuano, ad esempio, foto di architettura con intento documentario. Una stanzetta finisce per assomigliare a un salone. Se si vuole dare un'idea della reale misura degli spazi, piuttosto che far entrare tutto in una sola foto con un wide estremo, può essere più conveniente fare una sequenza di immagini con focali più moderate. Anche nei paesaggi di montagna ho notato che, a volte, il grandangolo molto spinto ha effetti indesiderati, togliendo la "maestosità" ai soggetti delle foto, ad esempio facendo somigliare le cime di un massiccio montuoso ai dentelli si una sega; oppure riducendo illusoriamente la pendenza del monte inquadrato. Ciò non toglie, naturalmente, che anche nelle foto di montagna con il super wide si possano fare delle cose notevoli, tutto sta a saperlo usare. |
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