| inviato il 26 Settembre 2014 ore 9:19
Hai ragione Giuliano, rinunciare a macro e focali lunghe è un grosso sacrificio. Ho fatto qualche rapida prova con materiale non mio e mi sono accorto che non era cosa per me, anche se il fascino della M è molto forte. A compensare i difetti c'è il grosso pregio delle dimensioni e dei pesi più contenuti rispetto al sistema R. Pensandoci mi viene anche da ridere, cose che adesso vengono spacciate come innovative o rivoluzionarie loro le facevano già decenni or sono. “ l'esperienza della Velvia proiettata potrebbe essere come un virus... „ Da quotare immediatamente |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 9:45
Ringrazio di cuore tutti per i consigli! A questo punto non mi resta che contattare l'inserzionista e sperare in bene! “ Attenzione però, per te che, come dici, sei figlio del digitale, l'esperienza della Velvia proiettata potrebbe essere come un virus... „ Razius così non mi lasci via di scampo!!  |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 10:11
K_project mi ripeto dicendoti negli anni ho visto molti "infettati" (e felicissimi di esserlo) che hanno rivisto il loro corredo in chiave "teutonica"..... A parte gli scherzi, come diceva Giuliano, se ti appassioni alla fedeltà cromatica, al microcontrasto ed all'effetto presenza delle ottiche Leitz, corri il rischio che poi la resa nativa delle lenti Jap non ti piaccia più... |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 13:05
Pensandoci bene ci sarebbe anche un'altra possibilità, ovvero prendere un corpo Nikon a pellicola. Questo consentirebbe di usare le ottiche già trasformate sia sul corpo digitale che su quello analogico. |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 13:44
Stefano questa potrebbe essere una scelta interessante! Quale corpo macchina mi consiglieresti allora? Non ci sarebbe grossa differenza con una Leica giusto? |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 14:27
Roberto, te ne vai a spasso con una barca come quelle delle foto? Beato te! Io ho una barchetta a quattro ruote ma la uso sempre meno. www.flickr.com/photos/outlawpete65/4581825447/in/photolist-7ZaYxN-81qc Certamente cambiare ottica e governare l'imbarcazione nello stesso tempo non deve essere semplicissimo, meglio qualcosa con uno zoom fisso e di abbondante escursione, magari nella tipologia "ragged" che va di moda adesso. Davide io ti consiglierei un vecchio corpo completamente manuale, tipo la mia FM2 tanto per intenderci. ma ci sono anche altri modelli validi. Magari la tiro fuori e ci faccio qualche prova. Dopo tutto lo stigmometro a linea spezzata per la messa a fuoco manuale è perfetto. A parità di ottica e di pellicola posso supporre che non ci sia nessuna differenza rispetto alle reflex R. O meglio, la differenza è nel diaframma che nel corpo originale sta aperto e in quello Nikon no, ma a questo credo tu sia abituato. |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 15:11
@ Stefano Il cutter aurico inglese della foto purtroppo non non è mio. La mia barca è molto più prosaica: www.dropbox.com/s/thncig8xucqqdlf/P1030823.jpg?dl=0 (La foto è bruttina, ma l'ho fatta solo per le pratiche burocratiche per la targa) Rispetto al cutter che ho linkato prima è come una Panda prima serie vicino una Bentley d'epoca. Si tratta di un monotipo Meteor di 6m., varato nel 1973 e acquistato da me nel 1999. Anni fa ci ho anche fatto qualche regata contro le altre barche della stessa classe senza ottenere grandi successi (il miglior risultato è stato un 4° posto su 10), ma mi sono divertito lo stesso. Ora ci faccio solo crociere giornaliere. @ Davide Mi associo al consiglio di Stefano: La FM2 è stata una gran macchina. Aveva fatto sensazione il suo otturatore con tendina in lega di titanio che permetteva 1:4000 di sec., credo che all'epoca fosse un record. Mi verrebbe voglia di consigliarti la F3, una delle più belle reflex di sempre (disegnata da Giuggiaro), che all'epoca costava un rene e ora vien via a cifre ridicole se si considera l'inflazione. Però aveva un'elettronica già piuttosto sofisticata: mi sembra che nel mirino venissero proiettate i dati in cifre digitali a 7 segmenti. Se da delle noie ho paura che non sia facile ripararla. Forse in LTR sarebbero ancora in grado ma non so che cifra ti chiederebbero. Mi fiderei più di una FM2. Come diceva Henry Ford, per giustificare la spartaneria del modello T: "Quel che non c'è non si rompe". |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 16:23
Ford era un saggio, e tu hai buona memoria: il tempo di 1/4000 con otturatore meccanico era un record. E' rimasta in produzione per diciotto anni, adesso sembrano tanti anche diciotto mesi. Un altro bel corpo era quello della F90X, ma l'elettronica abbondava e non so se sia ancora affidabile. Di certo è che si trova per una miseria. Stasera farò le prove del caso sia con la FM2 che con la F301 e vi terrò informati. ps: mai avuto la fortuna di possedere una Bentley, però ricordo di aver fatto la scuola guida con una Panda 750 prima serie. Una macchina terribile, leggera come una piuma, poco stabile, l'imbottitura dei sedili sembrava quella delle sedie a sdraio che si portano in spiaggia, però aveva delle soluzioni molto intelligenti e innovative, con quel trattorino ho imparato a guidare e la ricordo con affetto. |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 16:37
Io comprai la panda 900 nel 1979.....rossa !Una delle prime arrivate ad ivrea. |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 16:47
La 900 era già di lusso, se non ricordo male aveva il primo motore fire 903 ma non sono sicurissimo, quella della mia scuola guida invece aveva il 750 di vecchia concezione, dovrei fare delle ricerche ma mi pare fosse di derivazione Fiat 126 e sicuramente era ancora raffreddato ad aria. |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 17:34
Io la F90x col grip ce l'ho ancora... Giusto per ricordarmi le tante escursioni sui monti, ma anche la F3 con Md-4!;) |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 17:45
@ Giuliano “ Il sistema M non permette macrofotografia né serie foto con i teleobiettivi.Un ottimo sistema ma specifico per reportage. Certo,avessi tenuto tutti quegli obiettivi, ora sarei ...ricco. „ Arrivati alla nostra età si finisce per rammentare le cose che abbiamo avuto e venduto, oppure siamo stati vicini a comperare e poi abbiamo cambiato idea - poi sono cresciute di valore in maniera clamorosa - In base alla statistica, questo è inevitabile. Quadri di autori poco quotati che poi hanno trovato il critico "giusto" che li ha supportati... Mobili di epoche e stili e stili considerati "sfigati" che poi sono stati rivalutati alla grande... A volere a tutti i costi farsi del male, si potrebbe rimpiangere di non aver messo qualche migliaio di $, ai primissimi anni '80, in azioni Apple o Microsoft. A quest'ora si sarebbe nelle liste di Forbes e Bloomberg degli uomini più ricchi del mondo... “ Io comprai la panda 900 nel 1979.....rossa !Una delle prime arrivate ad ivrea. „ Nel '77 mio padre mi ha regalato un'A112 Elegant con lo stesso motore: il 903 cmq da 45 HP con distribuzione ad aste e bilancieri. La mia era color amaranto. |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 17:52
Avevo anche io la A112 amaranto, in versione Elite. Mamma mia, quello che non ho fatto con quella macchina a Torino ! Mio cognato di allora aveva un negozio di impianti Hi-Fi e mi installò un impianto audio che faceva concorrenza al Number One...! P.S. Voto anche io per la Nikon FM2 (magari II versione con sincro a 1/250), se proprio non si decidesse per la Leica R5/R6/R7 (quest'ultima la mia preferita). |
| inviato il 26 Settembre 2014 ore 18:44
A questo punto, visto che sono finito a parlare di barche, posto una foto, questa volta con il Nikkor 85mm f/2.0 Ai e un vecchio teleconvertitore Kenko 2X (su APS-C equivalenti a 255mm), che ho scattato dal lungolago di Meina domenica 4 maggio 2014, alle 17.23. Certo non la si può definire bella, ma piuttosto curiosa, bizzarra:
 E' proprio il tipo di scatto che, stando ai manuali, non si dovrebbe effettuare, in cui i soggetti si sovrappongono confondendosi (e se avessi avuto la pellicola non avrei cliccato, perché il fotogamma non era gratuito). Trovo curiosa la forma geometrica risultante dalla sovrapposizione delle vele di entrambe le barche. E' un esercizio da settimana enigmistica individuare quale appartiene ad una e quale all'altra. Questa l'ho scattata 2 secondi dopo:
 La barca in primo piano, che naviga al lasco, è un Soling, classe olimipica dal 1972 al 2000: it.wikipedia.org/wiki/Soling www.soling.com/indexnews.asp a mio parere, una delle più belle barche che siano mai state concepite. Quella in secondo piano, che stringe la bolina, è un X-Yachts 332, eccellente cabinato che può essere impiegato sia in crociera che in regata: www.x-yachts.com/preowned-details/holland-pre-owned-listings/11095?con www.giornaledellavela.com/content/html/index.php?page=barcaDetail&idRe Quella nella foto appartiene a un mio conoscente che la tiene ormeggiata a qualche metro dal mio Meteor. Qualche anno fa regatava anche lui con un Meteor, quindi l'ho avuto come avversario ma lui arrivava sempre davanti a me. Sul lago ce ne sono 5 e o 6, ma la sua la riconosco a distanza per la bellissime vele da regata turchesi. Le foto le ho scattate con la macchina in orizzontale, poi ho "croppato" a scala 160% (la prima) e 140% (la seconda) e le ho impaginate in un formato di 4/3 verticale. Questo infine è l'accrocchio con cui ho fatto queste foto:
 La Nex3 più l'anello adattatore più il teleconverter Kenko più il Nikkor 85. Il tutto è piuttosto macchinoso e non è certo l'optimum come ergonomia e bilanciamento; ma "una tantum" si può usare. |
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