| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:05
And io invece non sono molto d'accordo con il centro assistenza. La lettura esposimetrica e' una. Se la leggi con la lettura spot sullo stesso target o su una superficie uniforme deve essere quella. E' chiaro che un esposimetro recente tarato da poco ha molte piu' chance di essere preciso di uno con alle spalle qualche decina di anni. Quello che puo' differire sono le letture valutative, cambiano a seconda dei parametri inseriti per il calcolo, e comunque sono sempre approssimativi. Con la pellicola BN poi divendo esporre per le ombre devi per forza usare lo spot se vuoi un risultato accurato. Altra cosa che cambiera' tantissimo e' il risultato e come viene registrata la gamma tonale; un sensore digitale avra' sempre quella risposta mentre un analogica a seconda della pellicola, del rivelatore, dell'energia usata nello sviluppo ti dara' un negativo con caratteristiche differenti. |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:18
Nuovodelforum nei mie interventi non ho mai voluto insultarti, ti ho solo fatto notare che a mio avviso hai valutati in modo scorretto un parametro. Questo parametro lo conosco bene perche' mi trovo spessissimo ad analizzare questi dati. Quando faccio i test della sensibilita' reale della pellicola li faccio con il banco ottico semplicemente perche' e' piu' comodo e perche' su una sola lastra riesco a mettere l'intero regolo zonale; il risultato lo uso sia per il grande formato che per pellicole 120 o 135 senza scostamenti. Credimi che hai confusione su dove e' messo un esposimetro e che tipo di luce legge. Da 2 giorni sono in viaggio per lavoro e scrivo con il cellulare, appena rientro posto un paio di schemi chiarificatori. Ho letto tutto il topic che hai postato e come scritto da Roby si fa riferimento alla grandezza dei fotodiodi con degli assunti errati pero': 1 APS C non ha sempre fotodiodi piu' piccoli 2 le microlenti hanno minimizzato parte di questi problemi Un'azienda con cui collaboro sta analizzando i dati dei sensori e quindi ultimamente mi capita di avere spesso a che fare con queste informazioni. |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:22
Marinaio, da ignorante non posso che assecondare la tua tesi! restando in attesa dei risultati, di certo una cosa l'ho imparata grazie a voi, con il bianco e nero, dovendo esporre per le ombre, è giusto che tenga una sovraesposizione relativa! per lavorare in post con le luci, anche se tutto decade, per il fatto che ho portato il rullo in laboratorio, per quanto siano seri ciò che ne verrà fuori, magari non sarà proprio il risultato che speravo, ma vedremo... grazie ancora. |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:28
Eh il laboratorio non darà mai i risultati che tu desideri purtroppo. Non che siano da buttare, però se in fase di ripresa fai un lavoro certosino di lettura zonale, l'unico modo per appagare gli sforzi è sviluppare e stampare da te. |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:28
Ho ancora un quesito, avendo portato il rullo in laboratorio per lo sviluppo e la stampa potrebbe essere possibile che, in base a ciò che vedranno in termini di scatto nudo e crudo, possano apportare delle modifiche, sia nello sviluppo del negativo sia per le stampe, in modo da migliorare la foto in generale? Voglio dire... possono intervenire per migliorare alcuni parametri dello scatto, dando un risultato finale migliore? |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:32
Fox, io ho fatto questo rullino per testare il funzionamento della F2! è il primo in assoluto che faccio con una reflex di questo tipo! non dimenticatevi che state parlando con uno che, scatta e guarda il display! non che sia proprio ignorante in campo fotografico, ma sono sempre stato abituato a fotografare con ammiraglie digitali! e lo sappiamo tutti che, per fotografare con una F2 ci va il manico! io non credo di averlo! perciò mi accontenterò di vedere se almeno la reflex fa foto! |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:32
L'esposimetro e' al punto 9 www1.nital.it/uploads/200910/fo_gallery_4ac908e0ed19f_gallery107021761 And no, non devi sovraesporre la lettura, devi prenderla nel punto giusto con lo spot, e cioe' nelle ombre dove vuoi avere dettaglio (Zona III). Quel valore poi devi sottoesporlo di II stop per esporre in modo neutro. Se poi sviluppi in casa o vai da un laboratorio che sviluppa da se la pellicola in modo accurato (sempre piu' rari e costosi) devi prendere anche la lettura spot nelle alteluci per adattare lo sviluppo al contrasto della scena. |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:36
And in sviluppo secondo me non faranno niente, svilupperanno in modo standard. In stampa se stampano in analogico con una macchina automatica la macchina apportera' modifiche all'esposizione e al contrasto per cercare di stampare al meglio le foto. Se scansionano e stampano in digitale poi potrebbe uscire fuori di tutto in base allo scanner che usano, alle curve che applicano e ai metodi di stampa. Per questo l'unico modo per capire veramente come hai scattato e' quello di fotografare anche con un cellulare il negativo retroilluminato e non attraverso la scansione |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:38
Che pellicola hai usato? Comunque nessuna 400 ASA ha una sensibilita' reale di 400 ASA, al massimo arrivano a 200 |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:38
Ho capito! sti caxxi!!!!!!!!! è davvero molto molto difficile fare un buon lavoro quindi! ci va talento alla pari della passione... francamente sono un po scoraggiato... ho comprato questa reflex perchè amo il suo glorioso passato e la sua forma estetica! ma... per usarla beh... forse sarei dovuto nascere in quel tempo e aver fatto foto sempre con quel tipo di macchine, non demordo! ma... ho paura che diventerà un bellissimo fermacarte da arredo anche se farò di tutto per avitarlo e usarla, almeno per qualche rullo ogni tanto! |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:40
Ilford 400 ASA, haaaa quindi considerando che ho fatto foto in interni, con un f2,5 e avendo esposto al valore reale della pellicola, minimo sarò tutto sottoesposto, senza contare i mossi va beh.... ho capito |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:43
Mentre per le pellicole a colori, il valore nominale della pellicola resta anche quello reale? Voglio dire... un 200 ISO è davvero un 200 ISO??? se monto un film a colori con sensibilità 200, sulla ghiera della reflex imposto sempre 200 ISO? |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:46
Delta o HP5? Le sviluppo in HC-110 la maggiorparte delle volte, la HP5 la espongo a 160 ASA mentre la delta 400 a 200 ASA Sono parametri che vanno profilati un base al rivelatore, all'ingranditore, alla carta e alla sviluppo carta che usi. Sembra complicato mentre in realta' e' piu' facile e meno costoso che calibrare un monitor e una stampante digitale. Comunque se il prossimo rullo lo esponi per 200 ASA vedrai che avrai un risultato migliore. Mi raccomando segnalalo al laboratorio altrimenti avrai un sovrasviluppo a meno che la scena ripresa non abbia un contrasto bassissimo. |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:47
Si la pellicola a colori, sia negativo che dia, si espone e si sviluppa al valore nominale. PS quasi sempre :-) |
| inviato il 15 Maggio 2014 ore 8:48
Ma non ti scoraggiare. Se tu può consolare in settimana vado a ritirare due macchine analogiche che ho fatto riparare e poi inizierò anche io per la prima volta a fotografare e sviluppare in analogico. Non è che verranno foto brutte, però potresti trovarti con zone troppo scure o troppo chiare. A differenza del digitale, ad esempio, le ombre le devi esporre già bene in fase di ripresa perché durante lo sviluppo non ci sono margini di miglioramento. E lo sviluppo sarà determinato poi da quanta differenza in termini di stop c'era tra le zone in ombra e quelle delle alte luci. Sembra molto ostico, però all fine il concetto è abbastanza semplice, si tratta solo di fare pratica e avere pazienza. Al pari di quando impari a fare PP. :-) Poi nessuno ti vieta di divertirti e scattare senza troppi patemi, ottenendo in determinate situazioni buone foto. Però seguendo la regola di esposizione per le ombre e sviluppo per le luci i risultai saranno decisamente più appaganti. |
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