| inviato il 03 Dicembre 2013 ore 14:52
Una cosa che mi piace della Monochrome è la quasi totale assenza di loghi, sopratutto del bollino rosso. |
| inviato il 03 Dicembre 2013 ore 15:15
mi spiegate questa cosa di grigi a piu' di 256 valori? Che io sappia il jpg non li supporta quindi bisogna usare solo il raw (giustamente direi) Poi se sono piu' di 8 bit allora il prossimo step sono 10 bit di scala di grigi ma... Ma i Mac non supportano ancora i 10 bit, Windows da 7 in poi credo che li supporti ma ci vuole tutta la catena: sistema operativo, drivers delle schede grafiche (solo le top li supportano), il monitor (anche qui non son molti) ed infine il software di fotoritocco ed anche qui ci sono problemi perche PS li supporta ma con alcuni problemi (avevo letto che ad esempio se fai un clone questo si tiene gli 8 bit); per concludere anche avendo tutta la catena a 10 bit, ho letto di problemi sugli altri rogrammi presenti nel pc che non supportnao i 10 bit. Tutta questa spataffiata per chiedere se qulacuno li ha poi mai visti questi grigi a 10 bit e come poi appaiono a schermo. Non e assolutamente polemica, e' per capire |
| inviato il 03 Dicembre 2013 ore 16:40
“ Una cosa che mi piace della Monochrome è la quasi totale assenza di loghi, sopratutto del bollino rosso. „ Piace anche a me. Ma non è una prerogativa della Monochrom. Sono così anche la M9P e la MP (a pellicola). |
| inviato il 03 Dicembre 2013 ore 21:53
“ Una cosa che mi piace della Monochrome è la quasi totale assenza di loghi, sopratutto del bollino rosso. „ si può anche coprire
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| inviato il 03 Dicembre 2013 ore 23:28
“ Tutta questa spataffiata per chiedere se qulacuno li ha poi mai visti questi grigi a 10 bit e come poi appaiono a schermo. „ Vedo grigi fantastici, schermo e stampa su baritata! Manrico, visto che non hai avuto seguito, provo a risponderti anche se non credo di essere così tecnico. In ragione di questo, rimanendo solo ed esclusivamente sul discorso "grigi" e non monitor o Windows 7 anche se immagino siano facilmente correlati i livelli di profondità, ho ripreso un vecchio LFI (mensile Leica in inglese) relativamente un elaborato articolo sulla macchina dal titolo "Mastering the M Monochrom". Abbozzo una veloce traduzione: Monochrom adotta una semplice procedura al fine di non far perdere dati, nell'effettivo riduce gli originali 16,384 livelli di brillantezza di grigio (brightness levels) ai 256 supportati via sw senza una perdita visibile in termini di qualità d'immagine. Nonostante la rappresentazione grossolana (coarse) dei valori tonali nei dati grezzi compressi, l'interpolazione tra più pixel del sensore per ricavare una serie completa di dati RGB nell'immagine finale, crea un istogramma finemente risolto senza lacune evidenti. Dal momento che questa fase di demosaicizzazione manca della canalizzazione (pipeline) d'elaborazione delle immagini di una fotocamera BW, il diradamento (thinning out the full gamut) dell'intera gamma di valori tonali avrebbe un effetto visibile, la perdita (lossy) di compressione quindi non è un'opzione per BW photography. Mi raccomando non rispondetemi "cioè?" |
| inviato il 03 Dicembre 2013 ore 23:36
 Vi farei vedere tanto volentieri la stampa di questo ritratto su Baritata impressa da pigmenti carbone. A3+ in qualità museo da tif >100mega generato da DNG non compresso di Monochrom e 75AA in TA, minima distanza di fuoco. Via web rende, ma messi su carta sono un'altra cosa, spero di essere creduto sulla parola. Hanno stra straragione tutti quelli che dicono che i file Monochrom vanno stampati, chiaramente a dovere. Verissimo. Ecco perchè dico che è la digitale più vicina all'analogico. |
user24904 | inviato il 03 Dicembre 2013 ore 23:43
A parte la catena da macchina a PC/monitor, se ci aggiungiamo la stampa Fineart i 10 bit sono inutili se non deleteri, come i tiff salvati a più di 8 bit. |
| inviato il 04 Dicembre 2013 ore 1:47
Bellissima foto, Billo101! |
user24904 | inviato il 04 Dicembre 2013 ore 12:15
Se il tuo flusso di lavoro è orientato alla stampa, e considerando che le stampanti inkjet con cui fanno fineart lavorano ad 8bit ... un pochetto lo sono inutili ;) |
| inviato il 04 Dicembre 2013 ore 13:17
Eeehhh... almeno il mio flusso di lavoro comprendesse una Leica |
| inviato il 04 Dicembre 2013 ore 14:00
Salve, vorrei portare un piccolo ed affascinante contributo alla discussione. Si tratta nello specifico di un metodo di stampa a cui ha fatto riferimento Marinaio, la stampa al platino palladio, eseguita utilizzando come sorgente un file della MM. Una commistione di tecniche che abbracciano un periodo storico lunghissimo e mostrano come esista sempre un legame tra passato e presente, legame che questa macchina sembra in qualche modo rafforzare. Ho fatto i miei esperimenti in camera oscura, stampa su baritata, viraggi, stampa con emulsione ed altro, è qualcosa che conosco un po' ed apprezzo molto anche se ho dismesso il tutto da qualche anno. In questo video si può osservare una tecnica ed un artigiano di grande livello che per l' occasione testa la bontà della LeicaMM ed esprime un giudizio di certo degno di considerazione. Buona visione |
| inviato il 04 Dicembre 2013 ore 14:43
video meraviglioso!! grazie per il tuo contributo! |
| inviato il 04 Dicembre 2013 ore 14:49
peccato che una stampa del genere ti venga a costare come mezza Leica! |
| inviato il 04 Dicembre 2013 ore 14:50
comunque si il video è veramente bello. |
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