| inviato il 29 Gennaio 2013 ore 16:10
“ Tuttavia l'utilizzo di apparecchiature di richiamo può interferire negativamente con le attività degli uccelli e in tal caso si configura un disturbo deliberato vietato ai sensi dell'art. 21 lett. o) della legge 157/92. La norma vale però solo per le specie protette . La sanzione amministrativa viene comminata ai sensi delle disposizioni regionali. „ In pratica, correggetemi se interpreto in maniera errata, il "Non cacciatore" che utilizzi i richiami, è passibile di una sanzione amministrativa (multa) in qualsiasi periodo dell'anno, se i richiami utilizzati appartengono a specie protette. Penso che se per legge, in ITALIA, si arriva a questo, il rischio nell'utilizzo dei richiami sia oggettivo ... Certo, essendo in Italia le specie non protette non ha senso salvaguardarle...Prima le facciamo quasi estinguere con calma, e poi le introdurremo nella lista delle specie protette...   Comunque, non volevo riportare solo questa mia considerazione personale e parzialmente polemica, quanto invece segnalare questo link della LIPU: www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-p (attenzione che sono TRE PAGINE ) Cerco sempre collaborazione da parte vostra per avvisarmi se sbaglio nelle mie interpretazioni... Il link (che mi sembra faccia proprio riferimento alla succitata 157/92) dovrebbe riportare le specie per cui non è lecito utilizzare i richiami, in nessun periodo dell'anno. Giusto? Ecco, invito gli utilizzatori di richiami a darci un'occhiata... Grazie dell'attenzione e alla prossima... |
| inviato il 29 Gennaio 2013 ore 16:22
Ciao Prof, purtroppo non è così "giusto" come pensi, in quanto la sanzione è comminata solo se è dimostrato il disturbo e solo ai danni di una specie protetta. L'hai ribadito anche tu qualche riga sopra, si tratta di un rischio, non di una certezza, dachhè ne deduco che il fotoamatore si accolla facilmente tale rischio (consapevolmente o meno) se il risultato può essere uno scatto juzianamente perfetto e valevole per l'aggiornamento del bulimico contacommenti Ciao |
| inviato il 29 Gennaio 2013 ore 16:58
Ok Ale... Però qui “ Tuttavia l'utilizzo di apparecchiature di richiamo può interferire negativamente con le attività degli uccelli e in tal caso si configura un disturbo deliberato vietato ai sensi dell'art. 21 lett. o) della legge 157/92. La norma vale però solo per le specie protette . La sanzione amministrativa viene comminata ai sensi delle disposizioni regionali. „ mi si dice che con l'utilizzo del richiamo, per il fatto che esiste la possibilità di un interferenza negativa con le attività degli uccelli, SI CONFIGURA una violazione. La legge mi dice che la violazione sussiste quando si verifichi "il disturbo". Poi che venga dimostrato (e come?) o che l'utilizzatore venga multato, è un altro discorso... A me personalmente interessa che la legge contempli l'esistenza oggettiva dell'interferenza, e mi sembra che lo faccia. E' già un qualcosa di importante. Poi sono sempre convinto, pur nella mia consueta e ottimistica ingenuità, che la stragrande maggioranza delle persone una volta portata a conoscenza di questi aspetti, assumerà comportamenti positivi, scegliendo di farlo secondo coscenza... L'importante è che la gente abbia almeno un minimo di informazioni per poter fare una scelta. Ci si becca... |
| inviato il 29 Gennaio 2013 ore 21:40
Messaggio dal brutto, cattivo, peloso e aggiungerei puzzone a Prof Chaos..... .... pace fatta.... si, ovviamente anche perchè non abbiamo mai litigato ma esposto in modo reciprocamente corretto i propri pensieri. Un paio di considerazioni...... uso dei richiami in modalità politically correct (o meno)...... siamo seri dai, quando mai si usa un richiamo per un rapace ? Io non l'ho mai fatto, in primis perchè può essere di disturbo per altre specie, in secundis perchè sono convinto che non serva assolutamenta a nulla. Se proprio volessi avvicinare uno sparviere (cosa che ho anche fatto ma non mi ha per nulla gratificato) farei solo sovralimentazione delle mangiatoie per passeriformi. Con sovralimentazione e conseguente sovvrapopolamento di "passerame" vario si può star certi che se esiste uno sparviere nei dintorni, ne farà terreno di caccia abituale e si vedranno delle belle scene. Come dicevo l'ho fatto ma quando ho visto una cinciarella devastata dal predatore a pochi metri da me ho attuato un programma di "decalation" ed ho allontanato il predatore. Sull'uso dei richiamo in vicinanza della nidificazione. Io uso abitualmente il richiamo per i Codirossoni (per esempio) non appena i pulli si sono involtati e, a mio modesto avviso, non si crea alcun disturbo ed è molto meglio che piazzarsi a breve distanza dal nido, in attesa delle imbeccate. Però mi rendo conto di essere uno strano naturalista/fotografo...... uso i richiami ma rifuggo le foto ai nidi dei rapaci (una volta feci esperienze su nido di acquila e dopo una sola uscita decisi di abbandonare perchè disturbavo. Vado nelle arene dei forcelli ma con l'accortezza di arrivare a buio pesto ed andarmente dopo che l'ultimo forcello si è allontanato. Quando vado a scattare su nidi di varia natura (mai di rapaci) posiziono l'attrezzatura e scatto in remoto da distanza considerevole. Sulla base di queste considerazioni (e qui mi rivolgo ad Alemat) non mi sento parte in causa circa l'affermazione "risultato può essere uno scatto juzianamente perfetto e valevole per l'aggiornamento del bulimico contacommenti" in quanto il numero di commenti non mi interessa per niente (anche se mi fa piacere il parere di utenti con grosse cognizioni naturalistiche e fotografiche). Lo scatto, per me, è l'eventuale e non sempre possibile documentazione di un soggetto o di una situazione unica. Ovviamente senza acredine verso nessuno e nel massimo rispetto delle altrui idee come pretendo per le mie. Ciao, fabrizio |
| inviato il 29 Gennaio 2013 ore 21:52
Fabrizio, è ovvio che la mia frase non era riferita a te (men che meno riguardo alle foto, dato che le mie sono ben più uniformate allo standard forumistico rispetto alle tue)! Anzi, se tutti facessero come te che problemi ci sarebbero?... ma purtroppo, tanto per essere seri, non è così. Questa è una certezza, fidati Un saluto Ale |
| inviato il 20 Settembre 2015 ore 12:36
Stai rispondendo ad un topic di 2 anni fa comunque anche quelli a fiato sono vietati in quanto rientrano tra i richiami meccanici! Di a quello della lipu di leggersi le leggi in materia! |
| inviato il 11 Marzo 2017 ore 14:22
Esempio Squallido |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 18:59
La distinzione che c'è tra legge ed etica. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 22:23
Mah: a mio avviso usare richiami o cibo hanno nel caso specifico lo stesso scopo: attirare gli "oggetti" dello scatto il più vicino possibile alla fotocamera. Troppe mangiatoie ho visto posizionate a cinque metri da mimetici capanni nelle oasi del WWF e non solo... e sia in questo caso che in quello dell'attrattiva acustica, di "sportivo" ed "etico" credo vi sia ben poco, secondo il metro di valutazione di molti. L'importante - a mio parere - è che non si vada contra legem. Poi l'etica ognuno la interpreta secondo una propria coscienza che di solito differisce da individuo ad individuo e nessuno in questo ha caso la verità assoluta in tasca. |
| inviato il 02 Dicembre 2018 ore 22:38
Dipende Vincenzo... concentrandoci nell'impiego x fini fotografici richiami: a) il richiamo nel peridodo di nidiate potrebbe far allontanare dal nido chi doveva essere presente perchè in cerca del competitor che non c'è. b) se l'uso di questa pratica è insistente si rischia di aumentare lo stresso al volatile c) nella fase del corteggiamento si rischia di distogliere le coppie dai loro intenti amorosi Punti di ristoro: d) non influenzano chi sta proteggendo il nido (di solito l'uccello adulto lascia il nido se ha chi lo sostituisce) f) nel periodo invernale e verso fine autunno, con le basse temperature notturne e non, sono un valido aiuto per chi è a corto di energie. Si riduce la mortalità dei piccoli passeriformi che nell'arco di un inverno può raggiungere anche il 70% di una sola popolazione. La perdita di peso di un uccello durante una notte fredda può oscillare tra il 30 e il 50%. I punti d) e f) valgono anche per chi non è fotografo ma organizza nel periodo autunno/inverno dei punti di ristoro per i soggetti stanziali nella propria tenuta o in altre locations nelle vicinanze = Birdgardening Deve solo ricordarsi di non usare molliche di pane, pannettone e cioccolata -il pane contiene il sale che gli uccelli non sono in grado di metabolizzare -la mollica, una volta ingerita tende a rigonfiarsi nello stomaco dopo che l'uccello si abbevera: gli uccelli di taglia piccola rischiano quindi la vita -La cioccolata contiene un composto chiamato teobromina che è tossica non solo per uccelli ma anche per cani e gatti . I segni di tossicita' del cioccolato comprendono: , diarrea, iperattivita', vomito, aritmie cardiache, colpi apoplettici, feci di colore scuro e morte |
| inviato il 03 Dicembre 2018 ore 22:01
A me sono invisi entrambi i metodi, anche perché non mi piacciono gli scatti da appostamento, preferendo quelli in forma vagante. Potendo poi contare sul fatto di essere residente da sempre in un paesino di provincia, conosco il territorio agreste delle mie zone come le mie tasche, in quanto frequentato fin dalla più tenera età. Ergo, non abbisognando di pratiche artificiali per avvicinare gli animali perché a conoscenza dei luoghi di pastura, abbeveramento e quant'altro, riesco - quando ho tempo a disposizione - a scattare qualche foto passabile comunque, nonostante l'attrezzatura da semplice amatore. Di più, facendo photohunting soltanto per mero diletto personale e non a livello professionale, mi accontento di stare a contatto il più possibile con la natura, poi ... se riesco ad immortalare qualche scatto decente, la cosa non mi dispiace, ovviamente. A proposito di disturbi reali, invece, credo che questi vengano arrecati ai selvatici in misura maggiore di quelli in parola - specie nel periodo riproduttivo - da orde di runners, montain-bikers ed escursionisti vari, quando li incontri nei fine settimana primaverili\estivi (e negli ultimi anni anche nelle rimanenti stagioni) nelle loro mises multicolori, intenti a violare il sacro e magnifico silenzio della wilderness con il loro vociare continuo ed a tratti schiamazzante. |
| inviato il 04 Dicembre 2018 ore 0:25
Vincenzo: L'etica: "dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo di fronte ai due concetti del bene e del male", non può essere interpretata. I concetti di bene e male sono ben chiari nella coscienza di ogni persona che sia stata educata al bene comune. Ovvero chi si comporta contro l'etica comune lo fa perchè o non è stato educato o è cosciente di fare il male. |
| inviato il 04 Dicembre 2018 ore 22:32
Ciccio59, mi trovi in disaccordo: al di là delle definizioni che ognuno può saccheggiare su Wikipedia, bisogna poi fare i conti con la realtà effettuale, che però varia ineluttabilmente a seconda del tempo e dello spazio in cui è contestualizzata. In termini pratici, ciò che si può definire "eticamente accettabile" oggi nel mondo arabo, ad esempio la poligamia, oltre che illegittimo, sarebbe eticamente disdicevole nel mondo occidentale. Altro piccolo esempio: ciò che oggigiorno non solo eticamente è accettabile, ma simbolo di affetto verso gli animali, ovvero l'amore per un gattino nero con tanto di sbaciucchiamenti ed effusioni varie , qualche secolo fa ti faceva finire bruciato legato ad un palo. E potrei continuare fino a domattina con migliaia di esempi che dimostrerebbero inconfutabilmente che i concetti di bene e male - come l'etica - sono stati sempre interpretati ed interpretabili , spesso, anzi quasi sempre, secondo i dettami di chi in quel momento storico deteneva il potere in un determinato spazio geografico. E con questo ti saluto, sperando che chi ci vada a leggere non si tedi troppo: grazie a Dio su Juza si discetta di fotografia, e con certe speculazioni filosofiche si va invariabilmente fuori tema, temo. |
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