| inviato il 12 Agosto 2025 ore 7:42
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| inviato il 12 Agosto 2025 ore 8:13
Premetto che non faccio street, mi interessa proprio nulla, il genere. Ieri sera ho portato la fotocamera a un'importante evento di piazza, che dura più giorni. L'ho fatto perché mia figlia piccola ama essere fotografata da me. È una sorta di gioco tra me e mia figlia, la quale mi sollecita costantemente a portare la fotocamera, quando usciamo, perché ritiene di gratificare la mia passione per la fotografia. Porto la fotocamera dentro una borsa e la estraggo solo quando serve. Ieri sera l'ho estratta due o tre volte per riprendere mia figlia, in situazioni dove molte persone si muovevano tra i diversi spazi dell'evento. È incredibile verificare come all'apparire della fotocamera le persone si scansino, quasi come per evitare un contagio, ma non hanno la stessa reazione nei confronti di coloro che camminano con il telefonino puntato verso gli astanti, mentre riprendono. Mi sembrerebbe che la fotocamera venga ormai percepita come automaticamente violante della privacy delle persone, indipendentemente dalle intenzioni del fotografo. Mi scuso per l'OT. |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 8:21
Mario, un bel paragone fuori luogo che ritengo inutile commentare. |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 8:24
Quoto Grohmann in assoluto: la deriva, negativissima ed evidente, nel giudizio tra mezzi e risultati è palese. Con smartphone o telecamerina sei quasi invisibile alla percezione collettiva, puoi fare la qualsiasi; una fotocamera invece attiva i recettori della privacy che il Garante si sogna. La gente è scema, inappellabilmente. |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 8:50
Fcl hai usato la stessa logica della paura che limita la libertà, non è fuori luogo il paragone è fuori luogo la paura dei vili che vuole limitare le libertà di tutti. Tu hai paura benissimo ma non dire di non andare nel bosco perché ci sono i lupi, limitati ad evitare il bosco. PS perdi colpi, sarà l'età, ma ti sei ripetuto o forse è la paura... |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 8:54
Ah ah |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 8:57
Grohmann sempre pertinente e mai fuoriluogo, non ti racconto cosa è capitato al sottoscritto nelle vicinanze di un asilo, adiacente un piccolo parchetto alberato, con un blando obiettivo 50÷230 montato sulla mia piccola Fuji: i genitori scattano in allerta come se fosse stato gridato sulla spiaggia di Rimini Nord per Ferragosto : "Squaloooooooo !!!!!!!!!!!! " Grazie per il tuo saggio e realistico intervento. |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 9:21
“ Ah ah „ Risus abundat in ore stultorum |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 9:30
In Svizzera, visto che se ne parla (ma penso sia lo stesso in Italia), si può scattare ma non pubblicare, come detto 39 volte. Il problema è semplicemente la zona grigia che definisce "arte", "editorialismo", "soggetto", che sono tutti termini che un giudice può definire quasi a piacere e che definiscono la pubblicazione come lecita o meno. (Se faccio una composizione di persone dove nessuna è il soggetto ma nell'insieme lo sono tutte, la posso pubblicare?) In ogni caso non ho mai conosciuto nessuno che fosse finito per vie legali per una foto street pubblicata online. Certo che se uno va a fotografare le ragazzine in minigonna con un 300mm (come qualche rispettato utente su questo forum che però le posta solo su flickr...) senza un minimo di senso artistico (anche quello difficile da dimostrare, ovviamente) forse qualche grana se la meriterebbe. Detto questo, piccolo OT: penso che la cosa piû triste di tuto il discorso siano i fotografi che dicono ad altri fotografi "fotografate altro", come se chi fa street lo facesse solo per sfogo, non come forma d'arte. Io spero vivamente che i fotografi europei si inizi un pochino a svegliare e facciano sentire la propria voce. Tra 50 anni non avremo foto di nessuno, solo qualche uomo (donne e bambini mai perché sennò sei un maiale o un pedxxxlo) rigorosamente di spalle o fatte con l'ia. Poi ci lamentiamo che la fotografia sta morendo... certo, la stanno ammazzando e noi o non diciamo niente o addirittura siamo a favore. "eh ma se ci sei tu nella foto, ti farebbe piacere?" mi farebbe piacere come mi fa piacere essere sul telefono di ogni persona che fa il video per la strada con l'iphone, ergo non me ne frega una cippa. Viviamo in un stato di controllo, dove ogni angolo c'è una telecamera ma con la parvenza di libertà perché possiamo andare a Parigi senza fare il visto... che tristezza. Immaginate Alex Webb che corre dietro a 20 persone per farsi firmare la liberatoria o che arriva a casa e pensa "uh non so se i genitori del bambino che ho fotografato fossero d'accordo. Va beh, metto la foto nel cassetto.". |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 9:34
“ Detto questo, piccolo OT: penso che la cosa piû triste di tuto il discorso siano i fotografi che dicono ad altri fotografi "fotografate altro", come se chi fa street lo facesse solo per sfogo, non come forma d'arte. „ Sante parole! |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 9:44
GKorg, avendone tu allargato la panoramica a 360° e, forse, ben i nostri attuali tempi (migliori o peggiori ?), soggiunti a codesto punto del dibattito, la doverosa riflessione tra buone persone con buoni intenti e pessime persone con intenti deplorevoli, mi viene spontanea. Chi fotografa bambini seminudi sulle spiagge all'insaputa dei genitori per diffonderle in siti malevoli o ignare ragazze/donne sotto le gonne ai supermercati, andrebbe incenerito all'istante. Sullo "stato di controllo" delle immagini nelle quali compare la nostra persona (sotto quante telecamere sono passato questa mattina, non lo so), soprassiedo per un attimo. Grazie ! |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 9:51
Ohne Worte |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 12:20
“…Mi sembrerebbe che la fotocamera venga ormai percepita come automaticamente violante della privacy…” •••••••••••••••••••••••••••••••••• …oppure sinonimo di professionista. Proprio ieri ho fatto un'uscita con la X-H1 con battery grip e zoom. Un bel malloppo vistoso. Le poche persone per strada (sole a picco, 41 gradi) erano tutte a guardarmi; sono addirittura entrato in una proprietà privata (il piazzale di un condominio) approfittando dell'uscita di un'auto che aveva azionato l'apertura automatica del cancello, perché da lì inquadravo meglio la scena che volevo riprendere. Nessuno ha osato dirmi niente |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 12:53
Evviva la libertà di fare quello che si vuole ovunque ! Evviva le foto libere ! Fatele dove vi pare e a chi vi pare, vendetele, regalatele, di nuovo evviva le foto libere !!! |
| inviato il 12 Agosto 2025 ore 13:26
Fcl, un po' anarchico ma ci può stare ... Grazie ,! |
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