| inviato il 24 Marzo 2025 ore 20:20
“ Al, da come scrivi forse non hai mai stampato. Ricordati che in stampa, i megapixel, sono l'ultimo dei tuoi problemi. ;-) PS La rincorsa agli MP è un fattore puramente di marketing. „ Credo che siano in parecchi a non avere mai stampato! |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 20:20
Dicono, ma io reali differenze non ne ho viste ( ho una vecchia epson r2880), che sarebbe meglio impostare dei sotto multipli in PPI del driver di stampa Quindi per Epson essendo 5760x1440 andrebbero impostati valori di 360,320,288,240 e cosi via.... ppi Ecco questa e' anche l'unica interazione fra dpi e ppi che io abbia sentito o ne sia a conoscenza- Sinceramente lascio quello che viene impostato da PS Poi per stampe di grandi dimensioni puo' darsi cambi qualcosa |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 20:29
Sì, so anche io che in Epson il valore impostato normalmente è di 360 PPI, mentre ( e onestamente solo ora mi sono posto il problema) in Canon si parla di 300, anche se le specifiche della mia stampante Canon sono decisamente più alte. Prima avevo una Nikon D300, da qualche anno ho una Sony da 42 MP che sforna file che di risoluzione indicano 350PPI e ho cominciato a dubitare di alcune certezze. Quasi sempre stampo in A4 oppure in A3 per cui non mi è mai capitato di dover aumentare le dimensioni di una foto, ma sempre di ridurle. Anni fa nel libro di Photoshop di Scott Kelby si suggeriva di non spuntare RICAMPIONA IMMAGINE possibilmente, ma , così facendo, diminuendo le dimensioni di una foto, aumenta molto la risoluzione che può diventare il doppio o il triplo di 300. E mi chiedevo cosa fare, se stampare così, se ridurre la risoluzione o ricampionare |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 20:50
Il driver CANON usa 4800x2400 dpi quindi 300 perche' e' un sottomultiplo secondo questa teoria La macchina non imposta nessun ppi ,i 350 che vedi sono di default o impostati ma non fanno parte del file dell'immagine Fai delle prove e vedi se noti differenze |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 20:56
Sì, infatti. E io, senza chiedermi troppo perchè, da tanti anni impostavo 300, anche perchè con la mia precedente D800 , aprendo Photoshop su immagine- dimensione immagine , mi appariva di default un file con risoluzione 300 PPI e tenevo spuntato il ricampionamento che mi lasciava sempre fisso il 300 PPI. Con Sony ho un valore di default di 350 PPI e ho cominciato a chiedermi perche tenere attivo il ricampionamento. Su stampe piccole vengono valori elevatissimi di PPI. Farò come dici tu, farò delle prove e se si vedono differenze in stampa. Secondo me non si vedrà niente ma vorrei capire il razionale |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 21:10
Credo che solo Canon possa spiegarti come gestisce i dati di entrata e li trasforma in immagine su carta. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 21:50
Io ho Sony e non esce 350 dpi ma 240. Dipende da come hai settata l'esportazione del tuo RAW converter. Ma è un valore senza senso se non associato alle dimensioni di stampa. In ogni caso non mi farei tanti problemi. Photoshop sa quello che deve fare in base alla stampante ed al suo driver. Io con Canon imposto 300dpi e via e ricampiono sembre. Ci sono tanti algoritmi sia di riduzione che di ingrandimento. Perché farlo fare al driver della stampante? |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 22:01
Se hai letto bene i 350 PPI di risoluzione sono associati a misure specifiche in cm, 57x38. Ma io stampo sempre in dimensioni minori ( A4 e A3). Chiedevo proprio questo: se tenere attivo il campionamento per tenere ferma la risoluzione |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 23:52
Claudio io ricampionerei sempre su Photoshop che prevede un apposito algoritmo per il downscaling (riduzione) ed un'altro per l'upscaling (ingrandimento). Se devi ridurre l'immagine usa l'algoritmo di Photoshop per la riduzione e ricampionando porta il file a 300ppi se usi Canon o 360ppi se usi Epson. In alternativa puoi ricampionare a 600ppi per Canon o 720ppi per Epson, probabilmente non vedrai differenze apprezzabili sul risultato di stampa, però potrebbe rallentare la partenza della stampa essendo più grande il file che le stai passando. |
| inviato il 25 Marzo 2025 ore 6:50
"Il driver CANON usa 4800x2400 dpi quindi 300 perche' e' un sottomultiplo secondo questa teoria" Non è solo una teoria: al solito, uno fa delle prove e si toglie i dubbi. Io le prove le feci circa 10 anni fa, avevo allora l'ottima Epson 3880, mentre oggi ho il vile cesso Epson SC P900, ed impostando 300 PPI invece che 360 PPI c'era, in stampa, una leggerissima differenza di resa di nitidezza su l'erba di un campo, quasi impercettibile, ma c'era, a 360 PPI il driver non si ricostruiva l'immagine, a 300 PPI sì. I driver sono migliorati molto nel tempo rispetto a 10 anni fa, e gli interpolatori pure, magari oggi non c'è più, ed io non ho più rifatto alcuna prova, ma non vedo perché non continuare ad usare i 360 PPI senza far spappolare e poi ricostruire l'immagine al driver, ed io i 360 PPI li uso con le Epson. |
| inviato il 25 Marzo 2025 ore 7:01
" se tenere attivo il campionamento per tenere ferma la risoluzione" Riducendo il formato, è sempre bene tenere acceso il campionamento, ed il motivo è semplicissimo: 1) Riducendo il formato, Photoshop spappola e si ricostruisce comunque la fotografia, non può fare altro per rifarla più piccola. 2) Se la risoluzione scelta è 360 PPI per le Epson e/o 300 PPI per le Canon, il driver della stampante non si ricostruisce l'immagine spappolandola prima. 3) Se non ricampioni l'immagine riducendola in formato, la risoluzione che Photoshop ti rifila, è molto più alta di 360 o 300 PPI (se aumenti le dimensioni è più bassa o diversa da 360/300 PPI) e ti trovi due fatti negativi: - il driver della stampante si ricostruisce l'immagine, perché la stampante stampa solo alla sua risoluzione impostata in DPI , che è comunque multiplo (= fattore di dithering della stampante) di 360 PPI per le Epson, 300 PPI per le Canon - ti ritrovi un file immagine inutilmente grande. Tra spappolare e ricostruirsi l'immagine due volte oppure una volta, la scelta è ovvia, come pure tra avere un file che pesa meno e fa il suo lavoro bene ed uno che inutilmente pesa di più, la scelta è altrettanto ovvia. |
| inviato il 25 Marzo 2025 ore 7:12
"Photoshop sa quello che deve fare in base alla stampante ed al suo driver" No. Photoshop fa solo ed esclusivamente quello che gli comanda l'operatore, e stop. |
| inviato il 25 Marzo 2025 ore 7:13
"...In alternativa puoi ricampionare a 600ppi per Canon o 720ppi per Epson" No. Se alla stampante, supponiamo Canon, gli dai in pasto un file a 600 PPI (= 300 x 2) il driver della stampante si spappola e si ricostruisce comunque l'immagine perché 600 PPI sono il doppio della sua necessita di PPI per stampare alla massima risoluzione possibile sua, la stampate non può raddoppiare i suoi limiti di risoluzione. Alle stampanti, per spaccare il capello sulla qualità di stampa, è bene dargli files soltanto alla loro risoluzione nativa in PPI, ossia 360 PPI per le Epson, 300 PPI per le Canon. Chiaramente, uno può fare quello che gli pare, ma se vuole fare le cose per bene, le linee guida sono esclusivamente quelle citate qui sopra. |
| inviato il 25 Marzo 2025 ore 7:36
Anni fa, quando stampavo da me feci varie prove con una HP DesignJet 130NR e carta fotografica HP (non il massimo, concordo). Le immagini erano sia in grafica vettoriale che fotografiche. Il risultato fu che sopra i 200 dpi non si notava alcuna differenza con risoluzioni di stampa maggiori. Suppongo che oggi le cose siano migliorate, ma comunque dubito ci siano accoppiate stampante inkjet e carta fine art in grado di raggiungere i 600dpi reali. Direi che 300/350 sono probabilmente il limite. |
| inviato il 25 Marzo 2025 ore 7:41
"..200 dpi .." Occhio che ti sbagli, fai il solito errore, confusione tra DPI e PPI. 200 DPI sono una risoluzione estremamente bassa di stampa, forniscono una qualità perfida, appena sufficiente per un testo stampato, male, non parliamo di fotografia nemmeno da lontano. Si è parlato di PPI e DPI fino ad adesso e tu te ne esci scrivendo quello....mahhh.... |
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