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Il senso degli originali.


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avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 11:16

Il collaudo di produzione al 100% non esiste più da secoli per produzioni industriali.


questa e' una baggianata.. ho fatto l'elettronica di collaudo per le linee di produzione di particolari automotive e, SI' il collaudo avviene sul 100% della produzione. Poi il materiale viene selezionato e marchiato a punzone con sigle diverse in funzione della qualita'.

E' chiaro che se parliamo di un portapacchi da bicicletta il collaudo sara' piuttosto andante.. Ma se si parla di componentistica sofisticata, il discorso cambia. Il produttore DEVE garantire che cio' che esce dalla linea rispetti le specifiche di contratto. Altrimenti e' lui che si assume il costo di eventuali riparazioni.
Pensa ad un termostato di un motore... o al pressostato. Se non funziona e' una grana. Del resto e' cosi' semplice fare un collaudo in linea....


Comunque.. detto per inciso, non amo leica e trovo i loro prodotti troppo cari in funzione della qualita' offerta.
Non e' comunque detto che domani cambi idea MrGreen ad oggi pero' e' cosi'.

E' pero' altrettanto vero che, istintivamente, non considero il marchio leica stampato su una panasonic con lo stesso valore del marchio leica di un obiettivo prodotto in germania. La percezione e' diversa.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 11:24

Ho il dubbio che molti fotografi scelgano la lente griffata più per il piacere di avere il top della casa, che per una reale necessità.


è una vecchia storia ... i fotografi amatorial/dilettanti scelgono molto spesso l'attrezzatura blasonata. Poi davanti alla stessa foto, fatta con lenti differenti, non sanno riconoscere quella fatta con la loro lente. MrGreen Un classicone ... Sorriso che si applica a tutti gli hobby.

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 11:25

Oggi si può essere soddisfatti anche acquistando lenti non originali.
Io ad esempio su D700 ho apprezzato molto il Nikon AFD 85/1.8 ma anche il Sigma Art 35/1.4.
L'85/1.8 AFD è più congeniale al mio modo di fotografare sia per lunghezza focale sia per resa ottica ma
il 35/1.4 Art quando serve un angolo di campo più largo permette di lavorare anche a f/1.4 con ottimi risultati.
Nel passato (analogico con Nikon FM) preferivo comunque gli originali (105/2.5 Ai e 35/2 Ai).

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 11:44

@Salt non metto in dubbio che nel tuo caso sia stato industrializzato il controllo di qualità.

La mia esperienza è diversa dipende probabilmente da prodotto e prodotto.

Per esempio so per certo per valvole elettromeccaniche il controllo viene effettuato a campione su lotti, come per molte componentistiche, e come dici tu i lotti con meno varianza vengono venduti ai produttori di maggior livello che pagano di più gli altri meno riusciti a produttore per mercato del terzo mondo.

Non so quanto sia automatizzabile il controllo di qualità di un manufatto complesso quale una lente e quanto cubi il controllo in tempo di tempo risorse per condurlo.

Stiamo ragionando su dati che non conosciamo, basandoci magari su affermazioni del produttore.

Ma se Leica dice che le sue ottiche sono sottoposte a controlli molto stretti ci crediamo senza sapere quali sono i controlli che vengono effettuati la varianza le percentuali di tolleranza: questo si chiama potenza del brand.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 11:44

@Salt
Visto che sei del campo toglimi una curiosità, come mai se si controllano tutti i pezzi a volte ci sono richiami per alcuni seriali? Ci sono parti di fornitori terzi che sfuggono al controllo post assemblaggio?
Se così fosse a loro volta non dovrebbero controllare pezzo per pezzo?
Grazie

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 11:49

Oggi si può essere soddisfatti anche acquistando lenti non originali.


massi' ultimamente ho comprato un'infilata di TTartisan e simili. Vanno benissimo, son buoni, costano pochissimo.

Alla fine otticamente oggi si sono allineati tutti. Non e' piu' come 50 anni fa, dove servivano macchine per la lavorazione del vetro sofisticatissime. Oggi le lenti son composite e stampate.

Grande innovazione non c'e' e le fotocamere correggono agevolmente ogni errore in camera o, nei casi peggiori, si interviene in PP.

Stiamo parlando di un falso problema... un po' come in meccanica... 50 anni fa le mercedes facevano 250mila km e le fiat a centomila erano finite.
Oggi , grazie all'elettronica, fanno tutte i 300mila km, le mercedes son renault rimarchiate e le fiat e opel sono rimarchi di coreane o giapponesi.MrGreen In compenso son diventate tutte carissime MrGreen


avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 12:11

Visto che sei del campo toglimi una curiosità, come mai se si controllano tutti i pezzi a volte ci sono richiami per alcuni seriali? Ci sono parti di fornitori terzi che sfuggono al controllo post assemblaggio?


Ti faccio un esempio capitato realmente.
Linea di montaggio pressostati. Escono quattro pressostati al secondo, finiti collaudati e divisi per classe di qualita'. pronti per essere inscatolati.
Di punto in bianco la linea comincia a dare i numeri. Passa per buoni i pressostati fallati, mentre qualifica come scarto pressostati buoni. ma solo nel 25% dei casi.
il loro tecnico non riesce a venirne a capo, per cui partiamo.
Chiediamo ripetutamente se fossero stati eseguiti interventi, ma la risposta e' sempre negativa. Di punto in bianco l'apparecchio si e' messo a sbagliare i collaudi.
Dopo una decina di ore passate a fare misure si scopre l'arcano.
nel turno di notte uno degli operai, impigliandosi con un attrezzo, ha strappato un cablaggio di un connettore.
Non ha detto nulla a nessuno e ha risaldato i fili, scambiandone due. ed ha riavviato la linea.MrGreen
Risultato: 400mila pressostati certificati a muzzo. un danno considerevole. per fortuna non erano ancora partiti per essere montati.. altrimenti ci sarebbe stato un richiamo per 400mila vetture.

A volte invece sono errori di progetto. Per esempio un serbatoio del liquido lavavetri di una casa italiana. Si rompevano le staffe e cadeva nel motore MrGreen E' bastato fare un raccordo sulle staffe per risolvere il problema.

Di casi ce ne sarebbero fino a domani..

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 12:25

Sorriso

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 13:47

Ci sono comunque ottiche originali non ancora presenti fra gli universali: 28-70mm f2 Canon e Sony, 135mm f1.8 Canon (unico con quella apertura stabilizzato), 24-105mm f2.8 Canon IS, 12-24mm f2.8 Sony, Canon 24-70mm f2.8 IS (l'unico per Mirrorless stabilizzato, Canon 10-20mm f4 IS, Sony 100mm f2.8 STF, Nikon 400mm f2.8 TC, Nikon 600mm f2.8 TC, Canon 100-300mm f2.8 IS, Sony 300mm f2.8 (unico così piccolo e leggero), 85mm f1.2 Canon e Nikon...

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 13:53

Non per niente noi siamo degli azzeccagarbugli che si perdono in discussioni infinite ad ogni livello, dalla politica, alla giustizia, ai forum


in@ulatori di mosche...MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:10

Nel passato (analogico con Nikon FM) preferivo comunque gli originali (105/2.5 Ai e 35/2 Ai).
********** **********

Erano altri tempi, c'erano un mucchio di brevetti in essere, c'erano ben altri controlli di qualità, peraltro molto più blandi rispetto agli odierni, ma soprattutto erano ben altri gli universali.
In sostanza la discrepanza di prezzo era in gran parte giustificata, oggi non è più così.
E non lo è più dall'introduzione degli ART nel catalogo di Sigma.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:12

@Salt tu stai parlando di controlli funzionali finali di componenti montati...io parlo di lavorazioni meccaniche su pezzi meccanici PRIMA che vengano montati....e li non esiste un tipo di controllo come dici tu...li, ad esempio, in un centro di lavoro/fresatrice/tornio/etc, è direttamente l'utensile ad essere controllato (normalmente da un sistema ottico/laser/etc) nel suo stato di usura (nonchè nei suoi azzeramenti) quando viene automaticamente prelevato dal magazzino utensili...ed è quello che determina le tolleranze che il costruttore vuole che vengano rispettate sui pezzi in lavorazione....poi si misura un pezzo ogni tot per verificare che vada tutto bene, ma non esiste che tra 2 pezzi misurati ne siano stati prodotti in mezzo altri con tolleranze diverse....quindi produrre pezzi con tolleranze diverse presuporrebbe di andare a modificare i parametri della macchina utensile e non che esce un pezzo "questo è venuto bene lo mettiamo nel contenitore per Leica....questo è venuto così così, lo mettiamo per Panasonic". Discorso ancor più valido per un pezzo stampato...dove oggi non siamo più negli stabilimenti di 50/60 anni fa dove in inverno iniziavano a stampare al mattino con 5° di temperatura e in estate al pomeriggio erano con 35° e più....oggi se vuoi fare 2 pezzi stampati con tolleranze così diverse non è affatto semplice.
Per altro bisogna sfatare sto mito della "Precisione altissima" come una cosa intoccabile in meccanica....tutti gli strumenti che devono operare in condizioni di grandi differenze di temperature e non hanno un loro sistema di termostatazione proprio, NON POSSONO essere così estremamente precisi in componenti meccanici come quelli a strisciamento e rotolamento....sennò il rischio di "piantaggio" diventa altissimo quando passi da un ambiente caldo a uno freddo o viceversa. Mi piacerebbe smontare uno dei vecchi e idolatrati obiettivi manuali, ripulirlo bene di tutti i grassi appositi messi nelle zone predisposte, rimontarlo a secco e sentire di nuovo gli stessi paroloni sulla sui fluidità (infatti anche i cinesi come TtArtisan, 7artisan etc sono indistinguibili da un vecchio Leica manuale quando azioni una ghiera di maf...perchè non è li che sono migliorati, ma negli schemi ottici e lavorazioni delle lenti).....e questa, in ambito meccanico è una cosa risaputa da sempre....io ho 66 anni, e ricordo che già mia nonna raccontava sempre di un famoso episodio accaduto dove lei e mia mamma lavoravano (nello storico cotonificio di Napoleone Leumann)....arrivarono tutta una serie di telai nuovi per la produzione di tele...ma ebbero da subito una marea di problemi...fino a quando arrivò direttamente un tecnico dalla Germania e iniziò a far dare molto più gioco a tutti i componenti meccanici....dopodichè non ebbero mai più un intoppo (stiamo parlando di 70/80 fa). Altro esempio illuminante è l'orologeria...prova a mettere tolleranze ristrette sulla precisione di rotolamento degli ingranaggi di un movimento meccanico...poi vedrai come si pianta che è un piacere....

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:25

Secondo me fate troppa filosofia.... io la realtà la vedo più semplice.

Io credo che, banalmente, se sono il Sig. Tamron o Cosina costruisco le mie ottiche al meglio delle mie capacità.

Se poi viene da me il Sig. Leitz (altrimenti detto Panasonic) o Nikon e mi chiede, col cappello in mano, di rimarchiare un mio prodotto con il loro nome, lo faccio volentieri purchè anche io, ovviamente, ci possa guadagnare di più rispetto al mio prodotto (che guarda caso, ironia della sorte, è proprio quello l'originaleMrGreen). Altrimenti non farei di certo i miei interessi.

In ogni caso mi guarderò bene dal dare loro i "pezzi" migliori, semmai quelli me li tengo per venderli col mio marchio originale, altrimenti mi darei martellate sui testicoli.....


avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:32

Se non altro le ottiche Sigma sono tutte "Made in Japan"; su Nadir, dove prima suggerivano lenti Zeiss (quindi uno standard non esattamente basso), adesso consigliano soprattutto queste.

avatarsenior
inviato il 03 Febbraio 2025 ore 14:38

Nel passato (analogico con Nikon FM) preferivo comunque gli originali (105/2.5 Ai e 35/2 Ai).
********** **********

Erano altri tempi, c'erano un mucchio di brevetti in essere, c'erano ben altri controlli di qualità, peraltro molto più blandi rispetto agli odierni, ma soprattutto erano ben altri gli universali.
In sostanza la discrepanza di prezzo era in gran parte giustificata, oggi non è più così.
E non lo è più dall'introduzione degli ART nel catalogo di Sigma.


sono d'accordissimo, pensate che io ancora oggi mi compro dei Nikkor AI/AIs e mi guardo bene da prendere dei Sigma, Tamron, Cosina, Vivitar, ecc. ecc. so benissimo come erano mal costruiti e che comunque non erano all'altezza dei Nikkor di allora.
A me un Sigma negli anni '80 mi restò in mano in due metà come un meloneEeeek!!!
Quando presi il 50mm ART lo feci con una certa apprensione, ma subito mi resi conto che ero di fronte ad un cambiamente che definirlo epocale era poco. Ironia della sorte quel Sigma andò a sostituire un 50mm/1,4 Nikkor AFSG!! Il mondo cambia ragazzi ;-)

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